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Autore: Charlotte McGonagall    11/06/2012    5 recensioni
Le riflessioni di Minerva durante il ballo del ceppo.
Tra gelosia e delusione, Minerva riflette sui suoi sentimenti per Albus e le sue inibizioni.
Questa storia si è classificata 2ª al 3º e ultimo turmo del contest "A chi piace il flash" di sole;)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie 'MMADly in love'
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Erano secoli che avrei dovuto pubblicare questa storia! Rimedio ora.
Ringrazio ancora immensamente sole:) per aver indetto questo contest che mi ha accompagnato per molto tempo e mi ha permesso di incontrare persone simpaticissime.

Nick: Charlotte McGonagall
Titolo: L'abito viola
Genere: Introspettivo, sentimentale, malinconico
Rating: verde
Personaggio/i: Minerva McGonagall, apparizione di Albus Dumbledore e altri
Prompt: invidia - viola
NdA: Questa storia non mi soddisfa del tutto, ma è il meglio che sono riuscita a produrre con quei prompt.
La ff si svolge durante il ballo del ceppo (quello dei libri, dove Minerva non balla con Albus).
Avrei voluto dare un "lieto fine" alla storia, ma per farlo avrei dovuto allontanarmi di molto dall'argomento del contest. Al massimo, potrei scrivere un seguito.

L'abito viola

Minerva strinse tra le mani il bicchiere di Acquaviola, fino a farsi sbiancare le nocche.
Guardò Fred Weasley e Angelina Johnson, per poi posare lo sguardo su Cho Chang e Cedric Diggory.
Sospirò; vedere così tante persone felici la indispettiva, le ricordava ancora di più che lei era sola, che l'uomo che amava non l'avrebbe nemmeno degnata di uno sguardo.

Invidiava quei ragazzi che ballavano stretti l'uno all'altra.
Se non fosse stato suo dovere restare, se ne sarebbe già andata.
Se fosse stata una donna diversa, forse avrebbe anche pianto; ma forse, se fosse stata diversa, avrebbe già parlato con Albus molto tempo prima.

Guardò il suo riflesso in una scultura di ghiaccio: non era mai stata bella e non le era mai importato davvero, ma, in quel momento, avrebbe voluto essere una di quelle ragazze che sembravano perfette, nei loro abiti da sera.

Aveva sperato fino all'ultimo che lui la invitasse almeno per un ballo, almeno per dovere, almeno per gentilezza.
Naturalmente, il primo ballo era spettato a Madame Maxime, ma, quando la donna aveva iniziato a danzare con Hagrid e Albus aveva invitato Pomona, si era sentita messa da parte, ferita.

Poi, Ludo Bagman l'aveva invitata; era stato gentile, probabilmente aveva semplicemente avuto pietà di lei, ma almeno le aveva risparmiato l'umiliazione di rimanere sola.

Mentre ballava, i suoi occhi cercavano Albus per tutta la sala.
Tentava di scorgere, tra gli abiti multicolore dei partecipanti al ballo, la sua veste: viola a stelle argento.
Quel colore gli donava molto e lo rappresentava: era misterioso e brillante come lui.
Era paradossale - si disse - che anche l'abito del suo cavaliere fosse viola; ma l'abito a grosse stelle dorate di Ludo non gli conferiva un briciolo della grazia innata di Albus.

Sentiva il suo cuore spezzarsi e il rancore invaderla, l'invidia farsi strada dentro di lei.
Io sono superiore a tutto questo - pensò - devo esserlo. Non sono arrivata fin qui per invidiare delle ragazzine al primo ballo...

Lei era una combattente, una roccia, un punto di riferimento; ma a volte avrebbe voluto solo essere una donna innamorata; avrebbe voluto che Albus l'avesse sottratta a Ludo per prenderla tra le sue braccia e lei avrebbe voluto rimproverarlo come Miss Granger col Signor Weasley, godendosi la libertà di essere gelosa, di suscitare scandalo.

Tuttavia, non l'avrebbe fatto: non aveva diritto di essere gelosa di Albus, né poteva permettersi di manifestare dei sentimenti. Era quello il ruolo che si era scelta, era quello che si aspettavano da lei... Era la sua prigione.
In quel momento, avrebbe dato qualunque cosa per essere un'altra.

2 classificata:

Charlotte McGonagall con  L'abito viola
Grammatica: 10/10
Perfetta! Ecco… oltre a questo non so cosa dire xD ahahah
Stile: 5/5
Lo stile è scorrevole, leggibile e del tutto piacevole!
utilizzo dell’argomento: 5/5
Come non poter mettere 5? L’invidia era prominente in questa storia! :D
utilizzo prompt; 5/5
Secondo me hai utilizzato molto bene il prompt, l’hai anche inserito nel titolo! XD
Titolo: 5/5
E’ un titolo particolare, perché se pur banale attira il lettore a leggere per vedere di chi è questo abito! :D
Gradimento personale: 9.8/10
Secondo me potevi fare di meglio. Avrei preferito leggere un po’ più di vicende, forse una storia un po’ più lunga. Ma è stata comunque piacevole, perché credo che capiti ad un innamorata non corrisposta essere invidiosa. Complimeti! :D
per un totale di: 39.8/40

   
 
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