Anime & Manga > Sailor Moon
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    11/06/2012    1 recensioni
Zaffiro riuscì a trattenerla leggermente per il polso, allorché lei si voltò con un'espressione smarrita e confusa dipinta sul volto.
Di tutte le persone che conosceva, lui era l'unico capace di mettere a nudo quel lato nascosto della sua personalità. Solo lui era in grado di farle battere il cuore in quel modo, così come quel piacevole tepore che dal petto le saliva fino alle guance tingendole di rosso.
Ma per quanto lo desiderasse, il suo era destinato a rimanere solo ed unicamente un sogno...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda serie
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le immagini di questa fanfiction
provengono dalla galleria di:
Star-Dusting
alla quale vanno i miei ringraziamenti

Buon Divertimento!

L'Autore

Accadde nel XXX° secolo...

Nemesis era veramente un luogo triste e povero di vita, non era un mondo dove le persone e le cose potevano prosperare. Da quando la stirpe della Luna Nera vi era stata esiliata, il sogno e il desiderio di tornare al loro pianeta di origine sembrava essere ormai quasi completamente cancellato dal loro cuore. A poco a poco, vittime inconsapevoli del potere di soggiogamento del misterioso Saggio Wiseman, il principe Diamond e i suoi sudditi cominciavano infatti a maturare nel loro cuore il seme dell'odio e della vendetta.
Un tempo anche loro appartenevano alla Terra, prima che i loro antenati rifiutassero di farsi purificare dal Cristallo d'Argentodella regina Serenity, e fu proprio grazie al loro antico rancore che il Supremo Fantasma trovò terreno fertile per coltivare i suoi progetti di distruzione. La mente di Diamond, plagiata lentamente e con pazienza dalle parole del Saggio, era offuscata da qualcosa che neanche lui comprendeva con esattezza.
Un tempo lui e Zaffiro, pensando alla triste condizione del loro popolo, desideravano offrire loro un mondo diverso e molto più ospitale di Nemesis. Adesso invece le parole di Diamond sembravano addirittura quelle di un'altra persona: distruzione, annientamento, devastazione e morte...
Come poteva Diamond essere cambiato così tanto?
Zaffiro stentava a credere che il principe suo fratello fosse la stessa persona che, come lui, sapeva gioire e apprezzare i piccoli miracoli di ogni forma di vita ( anche la più umile, come l'erba e i fiori ). L'uomo che sedeva sul trono della Famiglia Nera era diverso: parlava di riprendere possesso del pianeta Terra, ma non poneva alcun limite riguardo i mezzi e l'eventuale spargimento di sangue...
Nonostante i tentativi di Zaffiro di ricondurlo alla ragione, Diamond era praticamente sordo ad ogni parola che non provenisse dal Saggio in persona. In fondo la Terra era il pianeta che li aveva scacciati, dunque non c'era niente di strano nel desiderare la sua scomparsa ed estendere il proprio potere su altre stelle ed altri pianeti dell'universo. Grazie al Supremo Fantasma, nessuno avrebbe potuto opporsi al loro potere e Diamond sarebbe diventato sovrano dell'intero universo.
Il piano per attaccare la Terra, attraverso un varco dimensionale del XX° secolo, si presentava come la soluzione migliore. Modificando ciò che era stato, influendo così sugli eventi che avevano portato all'esilio dei suoi antenati, Diamond decise che la sua vendetta sarebbe stata inesorabile e totale... a cominciare dall'annientamento dell'odiata città di Crystal-City.
D'accordo con il Saggio, Diamond incaricò il fido Ruben della missione. Costui si presentò al cospetto del sovrano, insieme alle quattro Sorelle Persecutrici sue sottoposte, e attese umilmente agli ordini suo signore.

- Tu e la tua squadra vi recherete nella dimensione del XX° secolo, attraverso il varco che il Saggio vi indicherà, e spianerete la strada al nostro potente esercito!
- Come desideri, mio signore - esclamò Ruben, chinando il capo con rispetto. - Non ti deluderò, vedrai, mi dimostrerò all'altezza dell'incarico!

Anche le quattro Sorelle: Kermesire, Bertierite, Pezzite e Calaverite, in ginocchio davanti al Sommo Diamond, giurarono di servire la causa della loro stirpe e di obbedire agli ordini. In particolare Pezzite, la più grande di loro, sembrava la più motivata di tutte. Dotata di grande forza di carattere e determinazione, Pezzite si era guadagnata una posizione di spicco tra le armate di Diamond e senza dubbio ambiva a guadagnarsi ancora di più il rispetto e la stima del sovrano per occupare una carica di grande responsabilità... come quella di Ruben, ad esempio.
Una volta che Diamond l'ebbe congedata assieme agli altri, Pezzite attraversò il corridoio che conduceva fuori dalla Sala del Trono con passo rigido e marziale. Il suo sguardo era duro e severo, e tuttavia i suoi occhi emanavano a tratti una luminosità molto forte ( segno che, dietro alla sua maschera di freddezza, una piccola parte di sensibilità era ancora presente in lei ). Ad un tratto, mentre passava vicino alle colonne, una mano sbucò fuori dall'ombra e la afferrò al braccio.
D'istinto Pezzite si liberò con uno strattone ma, non appena riconobbe la persona che aveva davanti, sbarrò gli occhi per lo stupore.

- Principe Zaffiro - esclamò. - Ma cosa... ?!?
- Ssst - sussurrò l'altro, facendole cenno di seguirlo. - Vieni con me, per favore, è importante!

Pezzite annuì.
Zaffiro si allontanò con lei dal corridoio e, solo quando fu assolutamente sicuro che non ci fossero orecchie indesiderate in giro, decise di metterla a parte dei suoi timori.

- C'è qualcosa di poco chiaro nell'attuale comportamento di mio fratello - spiegò Zaffiro, guardando Pezzite con grande serietà e preoccupazione. - Sono sicuro che il Saggio stia tramando qualcosa alle nostre spalle e, anche se non so come, devo scoprire assolutamente di cosa si tratta!
- Ma che cosa state dicendo? - ribatté lei incredula. - Come potrebbe il Saggio fare qualcosa all'insaputa del nostro principe? E' assurdo...
- Eppure ho motivo di temere che stiamo facendo qualcosa di sbagliato. - la interruppe Zaffiro. - Non mi sono mai fidato di quel vecchio ammantato, e le sue parole non mi convincono; più Diamond dà ascolto ai suoi consigli, più ho la sensazione che il Saggio ci stia usando per uno scopo a noi ignoto!

Pezzite chinò lo sguardo, meditando in silenzio su ogni parola dell'altro. 

- Perché mi state dicendo tutto questo? - domandò.
- Perché sei l'unica di cui posso fidarmi - rispose Zaffiro sincero, cingendola per le spalle. - Ho provato a parlare con mio fratello, cercando di farlo ragionare, ma è tutto inutile... Per favore Pezzite, aiutami a scoprire che cosa ha in mente il Saggio!
- Principe Zaffiro, io...
- Ti prego!

Davanti alla sua richiesta accorata, Pezzite non sapeva assolutamente cosa rispondere.
Zaffiro le era molto caro, fin da quando entrambi erano ancora molto giovani, e non aveva motivo di dubitare delle sue parole. Purtroppo Diamond le aveva già affidato l'incarico di partire con Ruben alla volta della dimensione terrestre del XX° secolo e, se si fosse rifiutata di obbedire agli ordini del sovrano, neppure Zaffiro stesso avrebbe potuto difenderla da una punizione sicura... Per quanto le costasse negargli il suo aiuto, non poteva fare altrimenti.

- Mi dispiace - mormorò lei, senza guardarlo negli occhi. - Ho appena ricevuto l'ordine di unirmi con Ruben e le mie sorelle nella missione che si svolgerà sulla Terra!
- Capisco - fece Zaffiro rassegnato. - Non posso certo chiederti di disobbedire agli ordini... Per favore, fa finta che non ti abbia detto niente!
- Non vi preoccupate - lo tranquillizzò Pezzite. - Vedrete che andrà tutto bene: il Sommo Diamond è il guerriero più forte della galassia, nessuno può pensare di sconfiggerlo o di prendere il suo posto alla guida del nostro popolo; e comunque, una volta portata a termine la mia missione sulla Terra, tornerò immediatamente e potrete contare anche sul mio aiuto... Ve lo prometto!

Zaffiro sorrise.

- Ti ringrazio, ma forse è meglio che tu dimentichi completamente questa conversazione; pensandoci bene in effetti, non voglio che tu abbia dei problemi per causa mia!
- Non vi preoccupate di questo - disse ancora Pezzite, guardandolo con una luce dolce e profonda nello sguardo. - Farei qualunque cosa per voi, principe Zaffiro!
- Ma...

 

Zaffiro pareva alquanto stupito. 
Subito Pezzite si rese conto di ciò che aveva detto e, arrossendo vistosamente, cercò in fretta di ricomporsi. Entrambi si conoscevano da anni e, malgrado fosse evidente che tra loro sussisteva un forte affetto reciproco, Pezzite non aveva mai avuto il coraggio di mettere a parte Zaffiro dei suoi veri sentimenti.
Lui e Diamond erano gli eredi al Trono della Famiglia Nera.
Come poteva lei anche solo sperare in qualcosa di più tra loro?
Per questo motivo Pezzite preferiva tenere nascosto l'amore verso Zaffiro, onde evitare una realtà dolorosa e fin troppo difficile da accettare.

- M... Mi scusi, io volevo dire che... che sono ai suoi ordini, come sempre!

Ciò detto, Pezzite si inchinò dinanzi a lui con deferenza e fece per allontanarsi.

- Pezzite, aspetta!

Zaffiro riuscì a trattenerla leggermente per il polso, allorché lei si voltò con un'espressione smarrita e confusa dipinta sul volto.
Di tutte le persone che conosceva, lui era l'unico capace di mettere a nudo quel lato nascosto della sua personalità. Solo lui era in grado di farle battere il cuore in quel modo, così come quel piacevole tepore che dal petto le saliva fino alle guance tingendole di rosso.
Ma per quanto lo desiderasse, il suo era destinato a rimanere solo ed unicamente un sogno.

- Devo andare, adesso - concluse Pezzite, liberando malvolentieri la mano per raggiungere Ruben davanti all'entrata del varco dimensionale.

Zaffiro la guardò andar via ammutolito, incapace di proferire parola, ciononostante gli era sembrato di scorgere un'ombra di tristezza sul suo volto. Possibile che Pezzite, così dura e riservata nel carattere, potesse manifestare qualcosa come la tristezza? Zaffiro non ricordava di averla mai vista piangere, mai... Eppure per un breve istante, un attimo quasi impercettibile, il principe aveva avuto proprio questa impressione.

- Sii prudente, Zaffiro - mormorò Pezzite sottovoce, camminando lentamente e con un amaro sorriso dipinto sulle labbra. - Sii prudente, amore mio!

FINE

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: telesette