Who am I?

Prologo

"La vita, la sventura, l'isolamento, l'abbandono, la povertà... sono campi di battaglia che hanno i loro eroi. Eroi oscuri a volte più grandi degli eroi illustri"

- Victor Hugo, i miserabili

Avevo appena compiuto un anno quando fui abbandonata ai piedi della chiesa di St. Louise, Bradford, Inghilterra. Nevicava così forte, quel due dicembre del duemilanove, che nessuno aveva avuto il coraggio di avventurarsi fuori dalle proprie abitazioni. Era un inverno così rigido e freddo, quello, tremendamente silenzioso.

Ero avvolta in una delicata coperta blu notte, trapuntata da stelle d'argento, e non avevo niente con me... se non una catenina d'oro che mi pendeva al collo. Me n'ero stata in silenzio fin quando la neve non mi aveva coperto completamente, e la fame aveva cominciato a farsi sentire. Poi, quella tranquillità sepolcrare, venne spezzata dal mio pianto trillante.

Padre Jake sobbalzò nel sonno in cui era appena caduto, e si diresse spaventato verso il portone d'ottone dell'unica chiesa della cittadina, aprendola senza alcuno sforzo. Lì, avvolta dal candore della neve, c'ero io. Un unico ciuffo rosso che mi ricadeva sulla fronte, e le mani cicciotte che stringevano il ciondolo a forma di "P" che ricadeva oltre la catenina d'oro. 

L'uomo prima si guardò attorno, preoccupato, e poi mi prese delicatamente tra le braccia, stringendomi forte. Racconta ancora di come io avessi bloccato il mio pianto disperato appena lui aveva posato un delicato bacio sulla mia fronte, incantandolo con i miei occhi grandi e marroni. 

"Una benedizione" mi aveva detto. Lui stesso mi diede un nome: Samantha. Più volte aveva sussurrato che non era un nome comune come poteva sembrare, significava Fanciulla sacra, e per lui lo ero stato dal primo momento. Mi registrò al Ministero, poi mi portò all'orfanotrofio "Santa casa", dove crescerò amata, odiata.

Crescerò tra i rimproveri di Sorella Jane, quelli della Madre superiore. Tra la dolcezza di Padre Jake, e i sorrisi timidi e insicuri di Elisabeth Smith. Imparerò ad amare con Joshua Black. Poi... un nuovo mondo si spalancherà dinnanzi ai miei occhi.

Il passato riaprirà le sue porte, e quella "P" a forma di ciondolo che pende da ben diciassette anni sul mio petto, sarà un segno di riconoscimento. Perché Sam... non è colei che tutti si aspettano. Perché io... dopo diciassette anni, scoprirò finalmente chi sono.