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Autore: ClaireBlahblah    12/06/2012    6 recensioni
All’alba Castiel sarebbe partito per una missione suicida, con l’intento di ammazzare il diavolo, e quindi il più giovane Winchester, o di morire provandoci; Bisognava festeggiare.
“Za zdorovie!” Sorrise l’ex profeta, prima di bere un sorso.
“Za zdorovie” Ribadì l’altro, e così, bicchiere dopo bicchiere, i due giovani si trovarono, mezzi nudi, ubriachi e disperati, sotto le lenzuola, sdraiati sul materasso buttato in un angolo della baracca.

2014!verse, Future!Cas\Future!Chuck. Future!Dean ha appena annunciato il suo piano a Castiel che, consapevole delle vere intenzione del leader, teme la morte, ma non riesce ad accettare l'idea di deudere l'ospite venuto dal passato, già amareggiato per le condizioni in cui si trova l'ex-angelo. Riuscirà Chuck a salvarlo.. di nuovo?
Spero con tutto il cuore che sia di vostro gradimento.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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I WILL BE FINE

 

“Non puoi andare!” Gli urlò dietro Chuck, cercando di raggiungerlo. “Merda, Castiel, vuoi starmi a sentire? E’ troppo pericoloso!”
Castiel si bloccò di colpo, facendo quasi cozzare Chuck contro le sue spalle. “E’ un suicidio” Lo corresse, fissando un punto indefinito di fronte a sé.
“Esatto! E’ un suicidio!” Ribadì l’altro, con la voce rotta, parandoglisi di fronte ed inchiodandolo con uno sguardo terrorizzato. “Ti prego!”
L’ex-angelo riprese a camminare, spostando con una spallata l’amico, che riprese a corrergli dietro.
“Devo.. Devo preparare la Jeep” aggiunse con freddezza.
“Cazzo, Castiel, non ha senso! Non puoi semplicemente andare a farti ammazzare, non puoi gettarti in pasto ai Croat, solo perché è lui a chiedertelo. Non puoi..”
“Ma non capisci?” Lo interruppe, girandosi verso di lui e raggiungendolo a grandi falcate “Non lo faccio per lui. Ho smesso di fare le cose per lui. E’ per l’altro.. L’altro è..” fece una pausa, “diverso”.
Scosse la testa, rassegnato, poi, con un nuovo scatto, si allontanò verso la sua baracca, più in fretta. Sentiva le lacrime pizzicargli il naso, aveva bisogno di un po’ di erba, o sarebbe esploso.
Fece irruzione in quella baracca da santone arrapato, scostando con ben poca delicatezza la tenda di perline che faceva da porta, e si trovò immerso nella puzza di erba, alcool e sesso che impregnava ogni cosa in quella stanza di tre metri per tre.
Tremando, si attaccò ad una bottiglia di assenzio, e ne bevve un lungo sorso, poi la tendina, alle sue spalle, si mosse di nuovo.
“Cazzo, Chuck, non rompermi le palle. Non ho scelta..” disse, per poi girarsi verso l’amico.
Il giovane lo guardava, con le braccia incrociate contro il petto e gli occhi colmi di lacrime.
Per Castiel fu un pugno in pieno stomaco: qualcuno era preoccupato per lui.
Posò la bottiglia a terra e lo raggiunse. Senza parlare si strinsero in un abbraccio che aveva tutto l’aspetto di un addio.
“Non andare” Singhiozzò Chuck, con il viso nascosto tra il collo e la spalla del ragazzo “Non…”
“Tornerò. Ci vuole ben più di un centinaio di zombie incazzati per farmi fuori” Rispose, staccandosi.
I due giovani rimasero a guardarsi per un po’, dopo di che, Cas si chinò a recuperare la bottiglia, ne bevve un sorso, poi, tendendola verso l’amico, sforzò un sorriso.
“Tranquillo, poi prendo dell’anfetamina. È l’antidoto perfetto all’assenzio..” Così dicendo scosse il recipiente, invitando Chuck a bere con lui, ed il ragazzo, dopo un attimo di incertezza, afferrò la bottiglia, mimando un cincin.
All’alba Castiel sarebbe partito per una missione suicida, con l’intento di ammazzare il diavolo, e quindi il più giovane Winchester, o di morire provandoci; Bisognava festeggiare.
Za zdorovie!” Sorrise l’ex profeta, prima di bere un sorso.
Za zdorovie” Ribadì l’altro, e così, bicchiere dopo bicchiere, i due giovani si trovarono, mezzi nudi, ubriachi e disperati, sotto le lenzuola, sdraiati sul materasso buttato in un angolo della baracca.
“Cas?” Lo chiamò il ragazzo.
“Mh-mh?!” Biascicò l’altro, mezzo addormentato, girando la testa vergo il compagno.
“Ce la farete?” Chiese, ansioso.
“Non chiedermelo” Tagliò corto l’angelo.
“Ti fidi di lui?”
Non chiedermelo!” Aveva la voce rotta.
“Non dovresti andare” Insistette.
“Devo, invece”
“Vi farete ammazzare” Affermò, rassegnato, e, dopo un lungo silenzio, aggiunse “Promettimi che non ti farai ammazzare” avvicinando ancora un po’ il suo viso a quello dell’angelo.
“Io..” esitò un attimo “Io te lo prometto”, concluse, per poi baciarlo sulla fronte.
Bugiardo. Castiel sapeva che sarebbe morto, sapeva che nessuno di loro avrebbe avuto scampo, che non erano altro che dei diversivi. Lui lo sapeva, conosceva Dean troppo bene.
Lo sapeva, sì, ma sarebbe partito comunque, sperando solo che sarebbe stato abbastanza fatto da non accorgersi dell’avvicinarsi della fine.
L’angelo si rese conto di aver iniziato a piangere solo quando Chuck allungò il collo per baciare una lacrima colata fin sul mento.
Il loro primo bacio fu disperato, doloroso. Niente cazzate di amore, di romanticismo. Solo il bisogno fisico di sentirsi vicini, di sentirsi insieme..
Aveva paura, Castiel. Dean l’avrebbe portato a morire, e lui non voleva morire. Non più.
Ci aveva provato un paio di volte, dopo l’ennesima umiliazione subita da quel cazzone di leader, ma era sempre arrivato Chuck a togliergli il fucile dalle mani, o a fargli rivomitare tutta la merda che si era messo in corpo.
“Devi finirla” Gli diceva sempre, “devi riflettere: non sei più un angelo, e, decisamente, non sei umano, e il Paradiso, bhè, lo sai meglio di me, non esiste più, per quanto ne sappiamo. Non puoi semplicemente smettere di esistere, Castiel. Non te lo permetterò.
Quindi ora stringi i denti e trascina il tuo culo fuori da questo cesso, non abbiamo abbastanza carta igienica per tutti i tuoi crolli emotivi” Concludeva, giocando, aiutandolo a tirarsi su prima di abbracciarlo.
Si erano trovati, quei due; entrambi avevano perso tutto quello che li rendeva utili, Cas le ali, Chuck i poteri che derivavano dall’essere Profeta del Signore. Erano stati abbandonati dal Cielo, e, con il tempo, anche dagli altri umani, anche da Dean.
Chuck, però, si era ripreso: si era dedicato agli inventari, all’organizzazione, e il camp Chiquita aveva ritrovato in lui una figura fondamentale. Castiel, al contrario, sempre più ferito e disperato, si era abbandonato prima al sesso, poi all’alcool e poi, alla fine, alla droga, ed era diventato, in pratica, il sacco da box di Dean Winchester, primo, vero amore dell’angelo, ora suo più grande tormento.
Tremando, a quel pensiero, Cas si portò sul compagno e lo baciò nuovamente, con più dolcezza, quasi con gratitudine.
“Andrà bene”, sussurrò l’ex profeta, tra le lacrime ed i baci, con le labbra premute su quelle dell’angelo “Starai bene”.
Dormirono abbracciati, quella notte, quasi avvinghiati, come fossero l’uno l’ancora di salvezza dell’altro.
 
***
 
Quando Chuck si svegliò, il posto accanto al suo era libero.
Senza perdere un secondo, l’ex profeta era scattato in piedi, scalciando via le lenzuola e, mettendosi addosso una camicia sgualcita, senza neanche perdere tempo ad allacciarla, era corso fuori.
Castiel si stava occupando della Jeep, ordinando le armi nel bagagliaio. Era teso, preoccupato, tremava leggermente.
Chuck lo raggiunse, abbracciandolo da dietro le spalle, e sprofondò il viso nella sua camicia azzurra, leggera e profumatissima.
“Buongiorno” Sussurrò l’ex angelo, girandosi verso il compagno e posando le mani sui suoi fianchi.
“Mh-mh” annuì l’altro, stringendoglisi ancora contro.
Rimasero in quella posizione per qualche secondo, poi Castiel, con le lacrime agli occhi, si divincolò, schiarendosi la voce.
“Dammi una mano con queste, okay?” Disse passandogli un paio di fucini e mettendosi in bocca una canna.
In condizioni normali, Chuck si sarebbe incazzato – Continuava ad incazzarsi, nonostante fossero anni che Castiel si faceva di tutta la merda possibile. Era l’unico a provare, ancora, a farlo smettere – ma adesso.. Bhè, adesso era diverso.
Starò bene” se ne uscì, improvvisamente, l’angelo, ad un tratto, mentre si nascondeva la morfina nello zaino.
 
***
 
“Se n’è andato! Se n’è andato, non ci posso credere!” Gridò Jack, il più anziano del gruppo, sparando a qualunque cosa tentasse di avvicinarglisi.
“Figlio di puttana! Figlio di puttana!! Mi aveva detto di fidarmi di lui! Ci ha mandati a morire! Vaffanculo, cazzo!” Risa piangeva, disperata, isterica. Non avevano scampo.
“Sparate a quei figli di puttana! Oh, mio Dio, Jane! Merda!”
“Oddio, moriremo tutti, cazzo”.
 
***
 
I croat li circondavano. Erano centinaia, e di Dean nemmeno l’ombra.
Lo sapevo si disse l’angelo.
Dall’esatto momento in cui gli aveva proposto il piano, l’aveva capito – tanto che non aveva obbiettato neanche quando, davanti all’edificio, Risa l’aveva preso da parte, dicendogli che, secondo lei, qualcosa non andava.
Rise, Castiel, forse a causa della morfina, che iniziava ad entrare in circolo. Rise e pensò a Chuck, l’unico nodo che ancora lo teneva attaccato alla vita.
Rise, e subito dopo pianse, ma non se ne accorse nemmeno.
E non si accorse neanche del mostro che gli si avventava contro, strappandogli via la carne dalla spalla, prima, e dal collo, poi.
Stramazzò al suolo, nel suo stesso sangue, rendendosi appena conto di essere stato morso.
Merda, non voleva morire da mostro!

Niente Paradiso, niente Inferno. E’ più o meno come prima.
Dimmi, che cosa preferivi avere? Pace o Libertà?


A quel pensiero afferrò il fucile e se lo puntò alla testa.
Starò bene” sussurrò, tra i rantoli, appena prima di premere il grilletto.

****SPAZIO AUTRICE****
Ciao, mostriciattoli miei, adorati.
Che dirvi, io amo questa coppia, mi sembrano così simili.. E poi Chuck è così dolce, aaaaah, io lo stramo!
Vabè, come avrete capito, la Fic è ambientata durante la 05x04, in quelle che ore che passano dal momento in cui Dean spiega il suo piano ai ragazzi, a quando questi ultimi partono per la missione.
Voglio dedicare la fic a Luana Destiel, il tesoro che ieri sera l'ha letta (e corretta), e a Castiel Trenchcoat (la mia Casscake *^*). Siete due gnoccone.
Poi ne approfitto anche per dirvi un'altra cosa.. Se c'è qualcuno che si sta preparando psicologicamente per la JIB4, bhè, dia uno sguardo qui: http://jib4diary.tumblr.com/
Mi farebbe un piacere enorme avervi con noi. :'3

CON TANTO TANTO AMORE, Claire. <3

  
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