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Autore: Thiana    12/06/2012    6 recensioni
Conosciamo tutti le paure e i timoni di Katniss, il Mockingjay. Ma dopo la vittoria della Rivolta e la fine degli Hunger Games, cosa teme?
E come sarà la sua vita con Peeta?
Shot posta dopo la fine della rivolta, ma prima dell'Epilogo de "Il canto della rivolta."
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Peeta è tutto quello che mi spinge ad aprire gli occhi ogni mattina. Ad alzarmi dal letto e prepararmi per la caccia.
Nonostante siano passati più di quindici anni dal nostro ritorno – e dalla nostra vita insieme -  caccio ancora.
Lui invece ogni mattina, al mio ritorno, mi accoglie con pane appena cotto, biscotti e qualche volta una torta.
Ma finisce sempre con l’avanzare qualcosa e lo vedo nei suoi occhi che a lui, tutto questo, non basta.
E so cosa gli manca. Una della cose che più mi terrorizza.
Così, nel bel mezzo del pranzo, poso il cucchiaio nel piatto e già so che me ne pentirò.
Ma lui mi è stato accanto, ancorandomi alla realtà quando gli incubi mi trascinavano via.
Mi ha rassicurata stringendomi tra le sue braccia, curata, amata e desiderata come mai nessuno prima.
Lo raggiungo sedendomi sulle sue gambe. Ancora non riesco ad abituarmi all’arto di ferro, no!
Gli sfioro una guancia con la punta delle dita e lo osservo, come la prima volta.
Non è più il ragazzo che si è alleato con i Favoriti per proteggermi. E’ un uomo con qualche cicatrice, mani più forti ma gli stessi occhi blu profondi come il mare. La barba però, sempre corta, rende le sue guance più ruvide e due profonde rughe gli segnano una V tra le folte sopracciglia bionde, marcando il suo sguardo.
Anche io sono diversa, non c’è dubbio. Gli anni e il passato ci hanno segnati entrambi. Non sembriamo più degli ibridi, fortunatamente. La pelle si è rimarginata lasciando a me il colorito di sempre e a lui la sua fantastica pelle chiara.
Mi rendo conto che aspetta che io dica qualcosa.
«Lasciami solo chiamarla Primrue.» mormoro, restando poi sorpresa delle mie stesse parole.
Non ho mai voluto che dei bambini crescessero in questo mondo e mai avrei pensato di chiamarne uno con il nome di mia sorella. Oh, Prim… E Rue, la mia piccola amica. Oh, Rue…
Posso sentirlo aggrottare le sopracciglia confuso anche se non lo sto guardando.
«Chi, Katniss?»
«Nostra figlia. Cioè, quella che avremo. Se vuoi ancora, potremmo provarci.»
Vedo tutto il lento mutare dello sguardo.
Confuso, incredulo, felice, raggiante, diffidente, quasi infuriato.
«Non prendermi in giro, Katniss. L’ho voluto per anni e hai sempre rifiutato. Il massimo che sono riuscito ad ottenere è stato prendere quel gatto randagio.»
Gli bacio le labbra con sincerità. «Lasciami solo chiamarla Primrue.» Ripeto ancora una volta. Non so neanche se sarà una femminuccia. Se sarà un maschietto come lo chiameremo? Finnick? No. Non posso dare anche questo ai miei figli. Oltre un mondo in cui è quasi impossibile vivere, il peso di un ricordo.
Ma Prim e Rue…
«Realtà o illusione?» Mormora, posando la fronte contro la mia.
Buffo. Sembra che questa domanda mandi avanti il nostro amore.
Ha aiutato Peeta a tornare in sé, a tornare da me. Ha aiutato me quando non sapevo dirgli che lo amavo.
«Realtà.»
E mentre lo guardo cercare di non piangere dalla gioia, io cerco di non piangere per la paura.
Quando le sue labbra incontrano ancora le mie, torno su quella spiaggia nel momento di quel bacio così diverso dai precedenti.
Mi bacia ancora come se fosse proprio questo il momento giusto per provarci.
 
 

Thia's corner.
Allora, non posso fermarmi. Ancora una volta la notte è stata portatrice di fanfic. (?)
Stavolta si svolge tutto dopo Mockingjay, prima dell’epilogo.
Inizialmente avevo pensato proprio al nome di Primrose, ma… Rue è stata una scintilla che ha fatto scatenare in Katniss le fiamme.
Odio scrivere al predente e in prima persona ma volevo rendere tutto il più possibile simile al libro e allo stile della Collins. Spero di esserci riuscita almeno un po’.
Ovviamente “Realtà o illusione?” non è la traduzione italiana. L’ho letto e “real or not real?” l’ho tradotto così. Ho visto che qui è stato tradotto con “vero o falso?” che onestamente trovo veramente brutto. Comunque questa domandina è frutto della Collins, io l’ho solo sfruttata per rendere tutto più verosimile.
Il bacio a cui si riferisce è quello dei Quarter Quell, sulla spiaggia quando Peeta cerca di convincerla che non potrebbe vivere senza di lei.

Se vi piace Finnick, qui (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1061802&i=1) potete trovare una raccolta interamente dedicata a lui. 
Che dire…
Finger Crossed and may the odds be ever in your mine favor.
   
 
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