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Autore: MaryCarry    12/06/2012    5 recensioni
Ciao a tutti :) questa é la prima storia che scrivo e volevo raccontare come reagisce Sebastian alla scoperta che Clary é sua sorella. Premetto che per farlo ho prima dovuto leggere City of lost Soul per conoscere meglio il personaggio, dagli altri libri la sua attenzione per lei non esce ma da quest'ultimo si, ed essendo da parte di Sebastian potete immaginare quanto malata questa possa essere
Dal testo: in quell'istante, non so se a causa del sangue di angelo che le scorreva nelle vene o solo per la sua semplicità, Clarissa era la cosa piú incredibile e bella che avessi mai visto. Quella non Era mia sorella, era la mia ossessione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Clarissa, Jonathan, Valentine Morgenstern
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La porta sbatté all'improvviso, non avevo bisogno di controllare chi fosse, Valentine era tornato dalla missione. Mi diressi in salotto e trovai mio padre sorreggere  un bicchiere di Bourbon  con una mano e la coppa mortale con l'altra, ce l'aveva fatta! Ma non fu certo questo a stupirmi, nessun shadowhunter avrebbe potuto competere con noi, ma il suo volto sorpreso quasi deluso... Ed era solo, non era ciò che il piano prevedeva."padre, che succede?" non che mi preoccupassi per lui, insomma lui era Valentine Morgenstren, non si faceva certo condizionare dalle emozioni, ma la curiosità si impadronì di me "oggi dopo aver rapito Jace ed essermi impadronito della coppa mortale, ho combattuto con Lucian Graymark, il mio parabatai, l'avrei ucciso....ma tua sorella si é intromessa nel combattimento"...mio padre mi aveva raccontato di Lucian, una volta era il suo miglior amico, il suo parabatai, ma poi dopo aver messo mia madre contro mio padre, quest'ultimo, per difendere la sua famiglia, trovó il modo di liberarsene, Graymark venne 'casualmente' morso da un licantropo,trasformandosi in un nascosto. riguardo Jace, invece,sapevo che pensava di essere il figlio di Valentine che si spacciava per Michael Wayland, ma sopratutto pensava di essere me, Jonathan Christopher,  ma mia sorella?? Io non avevo una sorella! "che vuol dire?" ringhiai "a quanto pare tua madre quando é scappata da Idris, quando é scappata da me, lo ha fatto per proteggere la creatura che,a mia insaputa ,portava in grembo,Clarissa, tua sorella". Che emozioni avrei dovuto provare? Conoscevo cosa voleva dire essere arrabbiati, conoscevo la solitudine e la curiosità, ma anche il dolore dell'abbandono, la cattiveria, ma in un istante tutto questo fu spazzato via prima dalla sorpresa e in un secondo momento da un sentimento di possessione verso questa ragazza, Clarissa, MIA sorella; lei era cosa mia, qualcosa che una donna mi aveva negato portandomela via." perché non é con te? E dove sono Jace e Jocelyn?" non potevo chiamarla madre, quella donna mi aveva abbandonato. "Lucian é arrivato con tutta il suo branco di insulsi nascosti e me gli ha portati via tutti, prima mia moglie, poi mia figlia e infine anche Jace" gli occhi di mio padre bruciavano di un fuoco gelido, era furibondo, Certo aveva la coppa, ma non poteva sopportare di perdere sua moglie, di nuovo, glielo si leggeva nel suo sguardo ghiacciato. "ho scoperto qualcosa in questa settimana su di lei" cominciò Valentine per non pensare a Lucian "ho fatto un po' di calcoli e sono arrivato alla conclusione che quando ho iniziato a dare del sangue d'angelo a tua madre lei era già incinta, ciò potrebbe aver influito su Clarissa, ma ancora non so se ha sviluppato doti innate come hai fatto tu alla reazione del sangue di demone. Da quello che ho visto stasera non é stata addestrata, suppongo abbia scoperto da poco di essere una Nephilim, Jocelyn avrà cercato di nasconderla e proteggerla al mondo invisibile facendola passare per una mondana...che spreco, quanto meno non é sprovvista di coraggio, questo lo ammetto, ha fatto di tutto per proteggere le persone  che ama, e in particolare ho notato un certo attaccamento nei confronti di Jace e non ho potuto far a meno di sfruttare la cosa a mio vantaggio convincendoli di essere fratelli!. Comunque la nostra missione non é finita, anzi é appena cominciata, dobbiamo prepararci a svolgere il rituale per trasformare la spada mortale, e uccidere uno per ognuna delle quattro specie di nascosti, e Jace, così sconvolto dalla mia rivelazione, potrebbe esserci d'aiuto tanto piú che adesso tutti lo credono essere mio figlio e non di Wayland!". Era passata circa una settimana dal recupero della coppa mortale, ma nonostante ció il mio chiodo fisso rimaneva Clarissa, non perché le volessi bene, non sono capace di provare un simile sentimento, ma ero curioso, volevo vederla e sapere quante piú cose possibili su di lei, era sangue del mio sangue e come me era diversa dagli altri Nephilim, avrei potuto conoscerla, portarla dalla parte mia e di mio padre, allenarla così da farla combattere al nostro fianco per la nostra causa. Mi trovavo con Valentine in un appartamento di New York e lui,dopo aver invocato il demone della paura e fatto uccidere lo stregone servito alla causa, stava terminando di dissanguarne il corpo in vista del rituale. Appoggiato con la schiena contro il muro, lanciando a mio padre uno sguardo annoiato non potevo fare a meno di pensare che LEI abitava proprio qui a NY. "normalmente non interromperei un dissanguamento, ma mi annoio, non mi hai dato neanche la possibilità di ucciderlo quello stregone, potrei sentirmi offeso oltre che irritato, vado a fare un giro...." annunciai " cerca di trattenerti dall'uccidere mezza popolazione per noia Jhonatan! non é proprio il caso che i cacciatori si immischino in un momento tanto delicato del piano!". Camminavo per le vie della città diretto verso Brooklyn, era li che abitava insieme a  Graymark, l'aria fresca di fine settembre mi colpiva il viso, piú o meno come lo sguardo di ogni ragazza che incrociavo camminando. Quando arrivai vidi una luce accesa, graziato dall'oscurità iniziai a guardare cosa c'era oltre la finestra. Questa dava su un salottino, a mio parere squallidamente arredato, c'erano una poltrona e un divano, sulla poltrona un uomo dai capelli scuri con un paio di occhiali a mezza luna appoggiati in fondo al naso, sonnecchiava beatamente, sul divano c'era invece una ragazza. Era piuttosto minuta, piccola di statura e magrissima, aveva il fisico di una bambina di 12 anni circa, indossava un paio di shorts e una felpa decisamente troppo grande per lei. Aveva lunghi capelli rossi, non arancioni, ma rossi, sembravano risplendere di luce propria, come fiamme vive, raccolti malamente da una matita, aveva una carnagione porcellana e occhi verdi acqua terribilmente grandi e profondi con una forma famigliare, nonostante il colore e tutto il resto del suo aspetto, gli occhi di quella ragazza avevano la stessa forma e intensità di quelli di Valentine. Era sdraiata sul divano, teneva in mano una matita e ,appoggiato sulle ginocchia, aveva un album, solo in un secondo momento mi resi conto di ció che stava disegnando: era un ragazzo dell'aria romantica e tenebrosa, aveva la carnagione pallida, i capelli arruffati, gli occhi cosí scuri che le pupille sembravano fondersi con l'iride, gli zigomi alti e gli occhi profondi dalle lunghe ciglia...era identico a me...Mia sorella pur non avendomi mai visto mi conosceva, in quell'istante, non so se a causa del sangue di angelo che le scorreva nelle vene o solo per la sua semplicità, Clarissa era la cosa piú incredibile e bella che avessi mai visto. Quella non Era mia sorella, era la mia ossessione.
  
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