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Autore: Martychan Fantasy    12/06/2012    6 recensioni
“La Forza di Volontà, è il potere racchiuso nel cuore di ogni essere vivente, sia persone che animale, potente persino più dell’Ambizione. Essa non si esprime nella stessa forma, e non ha la stessa quantità di energia in ogni diverso essere. Ma si manifesta, solo in quei pochi fortunati, che hanno un animo puro e limpido, e desiderano davvero con tutto il loro essere, la realizzazione di qualcosa. -Silvers Rayligh-“
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Fight for Fire - Ocean J. Eve -'
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Fight for Fire 2

Ocean J. Eve – Il Ritorno (Parte Quarta-1) - La Risposta-

 

 

Quando Ace ed Eve arrivarono al grande portone d’ingresso della Moby Dick, la ragazza non potè fare a meno di alzare il suo limpido sguardo ammirato sulla figura imponente ed elegante di Barbabianca. Non riuscì a trattenersi dal fare al vecchio imperatore un sorriso colmo di affetto, e questi, felicemente colpito, allungò una mano immensa, per prendere quella della fanciulla, chinandosi di molto data la sua incredibile stazza, baciandogliela con dolcezza. Eve arrossì a quel gesto così profondamente toccante per lei e per ciò che provava per quel grande uomo di mare.

-Benvenuta, mia cara Ocean!^^- le sorrise poi gentile, rimettendosi dritto in piedi.

-Vi ringrazio!^^- sorrise Eve allo stesso modo.

E finalmente, seguendo Barbabianca, sempre guidata al braccio di Ace, Eve entrò per la prima volta all’interno della grande nave pirata. Un corridoio molto spazioso e profondo, si stagliava ai suoi occhi. C’erano molte porte ai lati, ed altri corridoi secondari più piccoli che apparivano ogni tanto durante il tragitto. Chissà quante stanze e sale nascondeva dentro di sé quella nave enorme!. Eve era affascinata, e si guardava intorno con occhi sgranati, nella penombra del grande corridoio, illuminato solo da fievoli lanterne disposte a distanza regolare lungo tutto il percorso del soffitto. Si sentivano le risate e i chiacchiericci di tutti i pirati alle sue spalle, tutti felici ed esaltati, e la cosa faceva ad Eve molto piacere, soprattutto nel sentire anche le voci dei suoi uomini, mischiarsi alla perfezione con quelle degli uomini di Barbabianca. Chissà come sarebbe stato bello..poter rimanere sempre con loro!.

-!!- arrossì violentemente a quell’improvviso pensiero così prepotente. Non doveva fare così. Non doveva permettere alle sue speranze nascoste di prendere il sopravvento su di lei!. Era già abbastanza unica, la possibilità che stava vivendo in quel momento, di poter prendere parte a dei preziosi momenti con Barbabianca, Rufy, Ace e tutti gli altri!. Sarebbe finito tutto con quella serata però!. Non aveva alcuna intenzione di imporre loro la sua presenza, approfittando della loro gratitudine!. Ace non la conosceva, e doveva essere libero! Doveva continuare ad essere libero di vivere le sue avventure, senza lei di mezzo. Chissà, magari un giorno la “vera” donna della sua vita sarebbe arrivata!. Ma non poteva certo essere lei…saltata fuori improvvisamente da un’altra realtà!. Lei non era di quel mondo, non ci sarebbe mai stata in origine, se non fosse stato per la morte orribile di Ace, e tutte le conseguenze!. Lei era solo una “distorsione” di quella storia e di quel mondo, e non voleva in alcun modo, sconvolgerlo ulteriormente con la sua presenza!. Avrebbe festeggiato, sarebbe stata felice di tutto, ma poi, se ne sarebbe andata di nuovo per la sua strada coi suoi compagni, lasciando ad Ace la sua libertà e la possibilità di continuare indisturbato le sue avventure.

Quei tristi pensieri, si materializzarono sul suo viso, rendendolo malinconico e pensieroso. Non si guardava più attorno stupita e felice, ma teneva il capo chino al pavimento, con aria abbattuta. Ace, che ogni tanto la osservava rapito, con la coda dell’occhio, quando la notò così improvvisamente triste, si preoccupò. Cosa le stava succedendo di colpo? Come mai, prima era così felice, e ora triste?. Non sapeva perché, ma vederla in quel modo non gli piaceva per niente, ed anzi, lo rendeva ancor di più smanioso di avere la possibilità di parlarle e conoscerne i sentimenti.

-Ehi..Eve..Tutto bene?- le domandò sottovoce con gentilezza, chinandosi di poco verso di lei.

Eve si riscosse dalle sue tristi convinzioni, alzando lievemente il capo, girandosi a guardarlo. Arrossì di colpo, nel vedere la faccia di Ace chinata un po’ verso di lei.

-C-come?- riuscì a biascicare, mentre gli occhi del fireboy le annebbiavano completamente la testa. Era decisamente troppo vicino!.

-Ti vedo triste..prima eri così felice..Che ti succede?- continuò a domandarle con più dolcezza, sorridendo della sua timidezza così lampante.

Si vedeva tanto? Ma..la stava osservando?Non poteva crederci!. Non pensava davvero che addirittura la osservasse senza che lei se ne rendesse conto!. Era senza parole, sempre di più dal comportamento di quel ragazzo. Ma non riusciva però a capacitarsi che davvero, lui potesse anche solo sentire una minima parte del suo bruciante sentimento. Cercò di rispondere nella maniera più onesta che trovava congeniale alla situazione, anche se più che “onesta” era decisamente evasiva:

-Ecco io..ho solo avuto degli improvvisi pensieri..Mi dispiace! E’ tutto a posto però! Non devi preoccuparti!^^- cercò di sorridere della sua menzogna, nel modo più gentile che poteva. Non voleva che Ace si preoccupasse, in quello era sincera.

Il ragazzo di fuoco, la guardò un po’ pensieroso. Non gli sembrava davvero che fosse tutto a posto, il viso di Eve di poco prima mostrava chiaramente un’ombra oscura nella ragazza, ma cercò comunque di “credere” nelle sue parole, che volevano essere rassicuranti verso di lui, senza però, togliersi la possibilità di mostrarsi interessato :

-Come vuoi! Ma se vorrai parlarmene..io sarò felice di ascoltarti, quando ti andrà!^^-

Ecco! L’aveva fatta sciogliere di nuovo! Quel suo sorriso così dolce era per lei una vera e propria dolce tortura!. Le fiamme che ardevano dentro di lei, continuavano ad infiammarla ogni volta che le si rivolgeva in quei modi così gentili. Decisamente, non si sarebbe solo bruciata alla fine di quella serata, no! Si sarebbe carbonizzata, se Ace andava avanti in quel modo!!.

-G-grazie!^^- riuscì a balbettargli in risposta, provocando in lui una piccola risatina.

Dopo circa altri tre minuti di cammino, lungo quel lunghissimo e vasto corridoio, arrivarono finalmente all’immenso salone principale della Moby Dick. Barbabianca si fermò davanti alla gigantesca porta, si voltò verso la sua gradita ospite, e le sorrise raggiante:

-Eccoci arrivati, mia cara! Ti do il benvenuto..alla tua festa!-

Appena il vecchio bianco terminò la sua frase, la porta si aprì dall’interno, tirata ai due lati da due muscolosi uomini. Ace lasciò che Eve si liberasse dal suo braccio, permettendole di essere la prima a varcare quella soglia. La fanciulla, dal canto suo, rimase a bocca ed occhi completamente sgranati. Era..era una sala..enorme..vastissima..addobbata in una maniera così favolosa,come mai aveva visto prima in vita sua!. Le pareti candide, con intarsi d’oro e arazzi, erano abbellite da tendaggi color blu oceano. L’immensa tavolata principale, circondata da altre decine di tavolate più piccole, era un incanto!. Fiori blu e bianchi l’adornavano, e posate d’argento accompagnavano le preziose stoviglie di porcellana finissima, disposte ordinatamente a distanze uguali. I bicchieri di cristallo a calice, brillavano sotto la luce di lampadari immensi e luminosi. Alzando il capo per ammirarli, Eve notò che il soffitto era abbellito da affreschi che rappresentavano alcune scene di vita di mare. Fece alcuni passi all’interno della sala, restando ancor più allibita, quando notò in un lato angolare dell’immenso ambiente, Ninetin Frollo, il suo musico, che la guardava sorridente facendole poi un cenno di saluto riverente col capo. La stessa cosa fecero alcuni uomini dietro di lui, disposti in tre file, con strumenti musicali differenti disposti ai loro fianchi. Incredibile! Avevano persino dei pirati bravi con la musica sulla Moby?! Frollo doveva essersi sbizzarrito non poco con loro!. Il suo fidato compagno era un promettente “Mozart dei mari”, e la sua bravura con la musica poteva essere al pari di quella di Brook, il compagno violinista e canterino della ciurma di Rufy.

Eve ridacchiò tra sé al pensiero. Sapeva fin troppo bene, quanto Frollo fosse maniacale quando si trattava di musica! E nel breve tempo che aveva avuto a disposizione per prepararsi con quei pirati sconosciuti, chissà quanto li aveva fatti dannare poveretti!.

-L’ambiente è di tuo gradimento,mia cara?^^- Barbabianca si avvicinò ad Eve sorridendo, desideroso di sapere se la sua ospite era rimasta contenta di ciò che avevano preparato per lei.

-Oh! Se mi piace?! Questo posto è…è…è semplicemente meraviglioso!!! Non ho mai visto qualcosa di più bello in tutta la mia vita!! ^^- rispose lei raggiante, allargando le braccia come nell’atto di stringere a sé tutta quell’immensa sala brillante.

Risolini e commenti compiaciuti, da parte di tutti si levarono alle spalle di Eve. Erano soddisfatti del loro impegno, e del fatto che la loro ospite gradisse così tanto ciò che avevano preparato per lei.

-Gurarara! Ne sono felicissimo, mia cara! Vieni allora! Diamo inizio ai festeggiamenti!!!- affermò altisonante Newgate, prendendo poi con una mano quella piccola di Eve, conducendola con gentilezza alla lunghissima tavolata principale al centro del salone.

Eve si lasciò condurre dal suo idolo, rapita da tutto lo scintillio che la circondava, non riuscendo a credere che fosse tutto vero. Era tremendamente bello,bellissimo!. Barbabianca, la condusse alla sua elegante sedia, che si trovava al lato sinistro della tavola, proprio accanto al capotavola, dove il vecchio si accomodò in un’enorme poltrona fatta apposta per lui. Ace che era subito dietro di loro, spostò la sedia ad Eve facendola accomodare con un sorriso, e poi, si sedette a sua volta proprio accanto a lei. Eve credette di svenire. Era seduta alla sinistra di Barbabianca, con per giunta Ace subito accanto?!. Ecco che il suo cuore partiva per l’ennesima volta al galoppo. Tutta la serata con pugno di fuoco al fianco, l’avrebbe retta??. Rayligh si accomodò invece alla destra di Barbabianca con accanto Rufy, che in quel modo era seduto di fronte al fratello. Accanto a Rufy, si sedette Marco, seguito da Vista, Izo, Halta, Jaws, Blenheim, e tutti i restanti comandanti delle divisioni della Moby Dick. Accanto ad Ace, si accomodò Viola, seguita da Bett Mary, Tuono, Neil e tutti i vice capitani dell’Asso di Cuori, tranne Oscar e Frollo che si trovava a dirigere la musica per la serata. Di seguito ai comandanti e capitani delle due navi, si accomodarono alcuni dei migliori sottoposti. I restanti pirati, occuparono le altre tavolate presenti nel salone.

Eve si guardò intorno, cercando di vedere Oscar tra la folla. Dove si era andato a cacciare suo fratello?!. Stava per chiederlo a Barbabianca, quando eccolo spuntare dal fondo della sala, da una porta secondaria, vestito elegante, ma con un bel grembiule bianco da cucina intorno ai fianchi. Si portò accanto a lei e Barbabianca, salutando il vecchio bianco con rispetto, facendole poi un sorriso fraterno e rassicurante.

-Oscar! Ecco dov’eri finito! Mi stavo preoccupando..- sorrise Eve al turchino compagno

-Mi spiace sorellina! Ma sono stato impegnato, coi preparativi per la cena! Non potevo proprio evitarmi di farlo, dato che si trattava di te! Ehe! Ci ho messo tutto il mio impegno!^^- le rispose orgoglioso

-Oscar…- pronunciò il suo nome con infinito affetto. Era davvero un ragazzo straordinario il suo primo vice capitano!. Si era prodigato al meglio, come avevano fatto anche tutti gli altri, e solo per lei. Si sentiva terribilmente lusingata per quelle premure, e un po’ si domandava nella sua insicurezza di donna, se si meritasse poi tutto quanto.

-Signori! Spero gradirete le pietanze che ho preparato per voi questa sera! E spero davvero di cuore..di aver reso onore anche al vostro compagno Satch ed alla sua cucina!- proruppe Oscar a gran voce, rivolgendosi a tutta la tavolata.

-YEEEEHH!!!- fu la risposta di approvazione in coro, da parte di tutti i pirati.

-Se lo permettete, Signore…inizierei col servirvi gli antipasti!- si rivolse rispettoso a Barbabianca

-Oh oh oh! Ma certo, ragazzo! Procedi pure!!- asserì l’imperatore con allegria.

Oscar allora, dopo aver salutato nuovamente Eve, tornò da dove era venuto, sparendo dalla porta secondaria sul fondo della sala. Doveva essere collegata alle cucine della nave, fu il pensiero di Eve quando lo vide sparire dietro il legno lavorato con intarsi d’orati.

Pochi istanti dopo, iniziarono ad arrivare alcuni pirati vestiti elegantemente, che portavano birra, acqua ed i primi antipasti di pesce, serviti in grandi boccali e grossissimi vassoi d’argento battuto. Quando alcool e cibo, furono posati nei punti centrali della tavolata, Eve rimase davvero a bocca aperta per l’incredulità. Si sarebbe aspettata un’avventarsi cannibalosamente e sbavevolmentesulle succulente pietanze, da parte prima di tutto di Rufy ed Ace, seguiti a ruota libera da tutti gli altri…ma non successe nulla di tutto questo, anzi!. Tutti , ma dico, proprio tutti i pirati restavano seri e composti addentando con eleganza alcuni bocconi presi col contagocce dai grandi vassoi. Li guardò tutti stralunata, a bocca aperta. Cos’era quel fine atteggiamento da milord impolverati??! Dove diavolo erano finiti i rudi e casinisti masticatori di carne?!. Era allibita. Si stavano comportando a quel modo così garbato, per lei??!. Quando vide sia Rufy che Ace tremare leggermente, mentre con delicatezza tastavano il cibo e lo portavano alla bocca masticandolo garbatamente.. Eve non ce la fece davvero più. Si era trattenuta anche troppo, ma la sua spontaneità ebbe come al solito il sopravvento su di lei, esplodendo in prepotenti e grasse risate a squarcia gola:

-Pfff…pp..PFFF!!!! BWAHHH AH AH AHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAH!!!!!-

A quello scoppio goliardico improvviso, sia Ace, che Rufy, Barbabianca e gli altri, si fermarono a guardarla con tanto d’occhi. Eve, rideva e rideva! Rideva come una matta, non potendo davvero vederli in quelle vesti così dannatamente da damerini consumati!.

-AHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHA!!! OH NO! Vi prego!! AH AH AH AH! Vi prego FERMATEVI!!!- gridò tra le risate, che iniziarono a contagiare anche Barbabianca e Rayligh che la osservavano divertiti:

-Ah ah ah! Santo cielo! Che state facendo tutti quanti?! Vi prego! Siate voi stessi anche questa sera! Avete già fatto così tanto per me..non è necessario davvero anche questo! Mangiate in tutta libertà! Ah ah ah ah!^^-

Allora, anche Ace e Rufy sorrisero, per poi mettersi a ridere contenti. Alla fine, le risate furono generali, e dunque, tutti i pirati, non si lasciarono pregare dalla bella ospite due volte, e sfoggiarono le loro proverbiali doti masticatrici e divoratrici, che tanto lei aveva sempre amato di loro, tra le altre cose. In pochi minuti, in tutte le tavolate era un caos tremendo, tra rumori di forchette e coltelli che cozzavano contro le porcellane, sedie ribaltate mentre alcuni si contendevano i bocconi più succulenti, pezzi di pesce sparsi ovunque a terra e sul candido lino delle tovaglie, brindisi continui con boccali di legno contenenti freschissima birra d’orata. Gli antipasti furono voracemente finiti in pochi secondi, e , se non fosse stato per Ace che mentre lottava con Rufy per la sua parte, difendeva anche la sua, Eve non sarebbe riuscita a mangiare niente. Era davvero gentile con lei, non solo si arrabattava le cibarie coi suoi compagni facendo lotta all’ultimo sangue, ma si preoccupava al contempo che lei riuscisse a mangiare qualcosa. Dopo gli antipasti, il cibo prese ad arrivare con una velocità assurda, per riuscire a stare ai ritmi degli ingordissimi commensali. Arrivarono come minimo tre primi, che sparirono alla velocità di movimento delle mascelle di Ace e Rufy, e subito dietro, i secondi, con tema dominante la carne. Gli occhi di Rufy nel veder arrivare quei succulenti cosciotti fumanti, si infiammarono all’istante, e non lasciò nemmeno il tempo al povero cameriere pirata di turno, di posarli sul tavolo, che vi saltò sopra con prepotente voracità, sbavando ed ansimando a più non posso, mentre addentava, masticava ed ingoiava ad una velocità da far invidia a Flash Gordon!. Ace, cercò in tutti i modi di staccare i tentacoli del fratellino dal vassoio, giusto per recuperare qualcosa da dare a Eve, ma non ci fu niente da fare. Rufy schivava tutti i suoi tentativi con maestria, facendo incavolare sempre di più il fiammifero. Dalle mani, i due presero a “sfidarsi a duello” con le posate, levandosi in piedi e combattendo strenuamente per riuscire ad avere la meglio.

-GURARARA! Che ragazzi pieni di energie!!- rideva divertito Newgate mentre si scolava l’ennesimo boccale di birra come fosse acqua Sangemini, buona per la digestione di bambini e anziani!. O meglio ancora come fosse Uliveto, che aiuta a digerire e vivere in forma!!.

-Ah! Ah! Ah! Sono davvero unici!^^- rideva Eve divertita da tutto il gran caos che i due D. brothers stavano tirando in piedi.

-Allora cara Eve! Come ti trovi a vivere in questo nostro mondo?- si intromise con abilità Rayleigh seduto di fronte a lei, mentre posava il suo calice sul tavolo, osservandola con aria curiosa.

Eve perse di colpo la voglia di ridere, girandosi a guardare il vecchio saggio pirata, direttamente negli occhi. L’aveva colta di sorpresa per la seconda volta con le sue sconvolgenti affermazioni. Lo guardò diventando seria, molto seria e concentrata. Quell’uomo, aveva capito tutto, a quanto sembrava, e lei sapeva di dovere a tutti loro delle spiegazioni. Prima di rispondere, gettò uno sguardo su Ace che ancora litigava con Rufy per i cosciotti, e poi su Barbabianca, che stava ascoltando interessato quell’inizio di conversazione tra lei ed il suo vecchio amico. Sospirò infine, facendo un sorriso lievemente triste.

-Sono..felice! Immensamente felice di avere questa nuova possibilità di vita!- rispose riportando i suoi occhi al pari di quelli di Silvers.

Non aveva voluto usare giri di parole o altro. Già dalla prima volta che l’aveva salutata come “ragazza di un altro mondo”, Eve aveva perfettamente capito, che con Rayligh non servivano.

-Come hai fatto ad attraversare ‘il confine’? E’ un’impresa quasi impossibile da compiere!- continuò il vecchio Ray, facendo scintillare i suoi tondi occhiali, e guardandola con più intensità.

Eve, con un veloce movimento dello sguardo, si assicurò che Ace non stesse ascoltando. Non perché non volesse renderlo partecipe, ma semplicemente, perché si vergognava ancora troppo di rivelargli quelli che erano i suoi sentimenti per lui. Sicura allora, che pugno di fuoco fosse troppo preso a litigare per la pagnotta non più solo con Rufy, ma anche con Vista e Jaws, riprese il suo discorso col vecchio pirata di Roger:

-A causa del dolore- rispose con un’espressione davvero triste, lasciando Barbabianca con tanto d’occhi, mentre Rayligh allargava il suo enigmatico sorriso. Eve non se ne accorse, ma anche Marco, si era messo ad ascoltare i suoi discorsi coi due vecchi pirati. –Il dolore per la morte di Ace a Marineford, mi ha permesso di superare quel ‘confine’ di cui voi parlate, maestro Rayligh!- continuò a spiegare assorta nei suoi ricordi.

-Quindi, mi confermi davvero..che tu provieni da un altro mondo, differente dal nostro, e che hai mutato la nostra realtà?-

-Nel mondo da cui io provengo..voi..siete tutti personaggi di un…”libro illustrato” ideato da un grande disegnatore!- cercò di sostituire la parola “fumetto” non convinta che sapessero di cosa si trattasse, sostituendola con una di più facile comprensione. –Ed io..ho sempre seguito con grande amore e passione..tutte le vostre avventure!- le nacque un piccolo sorriso nostalgico, ricordandosi gli anni trascorsi davanti al televisore a bearsi delle avventure di Cappello di Paglia e compagni.

-Dici davvero,mia cara? Pazzesco! Gurararara!- commentò il vecchio bianco, senza mostrarsi affatto sconvolto dalle sue rivelazioni. Quell’uomo la sorprendeva piacevolmente più passava il tempo in sua compagnia. Era davvero immenso, anche nella sua capacità di raziocinio, davanti ad affermazioni come le sue, che per altri, sarebbero risultate di una pazza malata di mente!.

-E tu..avresti fatto tutto questo..solo per un ‘personaggio immaginario’,uhm?- le domandò ancora Silvers.

Eve sussultò sul posto a quella domanda, sentendo il cuore battere prepotentemente la cassa toracica. Non c’era derisone o astio nella domanda di quel vecchio furbone, piuttosto unnon so che di tenero. Strinse i pugni sulle ginocchia per cercare il coraggio di rispondere, grata solo del fatto che Ace non la stesse sentendo in quel momento:

-L’ho fatto..per una PERSONA a me molto cara!- iniziò con voce piena di decisione e passione – Dal giorno in cui..seguii le sue avventure ad Alabasta con Rufy, parentesi durante la sua ricerca di Teach..ho sempre profondamente ammirato Ace ed il suo eccezionale ed intraprendente modo di vivere!. Ho potuto..anche se lui non poteva vedermi o sentirmi minimamente..ho potuto davvero respirare l’aria della vera libertà! Ho potuto sentirmi viva, quando lo vedevo realizzare grandi imprese.. Ho potuto essere partecipe dei dolori della sua vita..piangendo quando lui piangeva. Ho potuto ridere delle sue gioie quando lui rideva…Ho potuto ammirare il suo fenomenale fuoco quando combatteva..-

Si stava perdendo in tutte le sue spiegazioni, solo per far capire almeno una briciola di ciò che provava per Ace, a quei due vecchi uomini di mare. Per far sentire loro i suoi sentimenti, senza bisogno di renderli così palesi, rischiando che arrivassero alle orecchie del ragazzo di fuoco lì accanto. Arrossì. Per lei era già tanto, l’essere riuscita ad esprimersi in quella maniera così appassionata, e sperava davvero di essere stata convincente. Ciò che ottenne da Barbabianca, fu una lieve carezza sulla spalla sinistra ed un sorriso paterno, mentre a quanto pareva Rayleighnonostante avesse sorriso gentilmente alle sue parole, non aveva ancora finito. Il vecchio argentato, si sporse in avanti sul tavolo, ponendovi sopra i gomiti ed appoggiando il mento sulle dita intrecciate delle sue mani, continuò:

-Sono davvero puri e profondi i tuoi sentimenti..se ti hanno dato la forza di arrivare davvero fino a noi..e cambiare radicalmente una triste realtà di fatto, con una nuova possibilità- fu il commento di Ray che mandò le guance di Eve in fiamme.

-Da dove proviene… l’incredibile potere del diavolo di cui disponi?- proseguì il vecchio.

-Purtroppo..non so darvi una risposta soddisfacente, maestro Rayligh. Mia nonna comprò quel frutto al mercato un giorno, ed io lo mangiai senza sapere cosa in realtà fosse. Soltanto dopo, quando guardandoallo schermo della tv, i fatti di Marineford, mi resi conto che qualcosa in me era cambiato per sempre!-

-Schermo tv?- domandò perplesso Barbabianca

-E’ come gli schermi giganti utilizzati dalla marina per mostrare le esecuzioni a tutto il mondo, Ed! Non sono diversi tra loro come marchingegni elettronici!- spiegò veloce Silvers. –E..se posso..cosa è successo poi,cara?-

-Mentre osservavo ancora una volta..la scena orribile di quel mostro di Akainu che si gettava su Rufy, ed Ace che si buttava di spalle in sua difesa..ho allungato una mano..e questa…ha attraversato lo schermo..entrando nel vostro mondo ed uscendone a mio piacimento..-

“La forza dello Spirito di Volontà..è molto più potente dell’Ambizione!” si disse Rayligh mentre l’ascoltava..

-..allora..ho creduto con tutte le mie forze..che qualcosa potevo fare..e che Ace non sarebbe dovuto morire ancora!! Così..mi sono gettata contro quello schermo, l’ho attraversato, e sono giunta a voi, nel preciso istante in cui Akainu si stava gettando col suo pugno sulla schiena di Ace!-

-E lì l’hai bloccato..hai impedito che Ace morisse..e hai sconfitto quel verme!-

La voce seria di Marco, giunse improvvisa alle orecchie di Eve, che tremò, alzando il capo nella sua direzione, vedendolo assorto che la osservava, ignorando il gran guazzabuglio di forchette, piedi e pezzi di carne che volavano lì vicino a lui. Eve, seppur scossa dal fatto che la fenice l’avesse ascoltata per tutto quel tempo, non riuscì a non fare un sorriso gentile al primo comandante di Barbabianca, annuendogli gentilmente. Non importava, anzi, era contenta se proprio Marco l’avesse sentita esprimere i suoi sentimenti su Ace. Si fidava molto della saggezza di Marco, e sapeva, che se avesse avuto bisogno, avrebbe potuto contare su di lui. Marco in risposta, le fece un piccolo gentile sorriso. Una vera rarità per com’era fatto, ed Eve, infatti lo apprezzò molto di più del normale, proprio per questo.

-Esatto- confermò la giovane alla fenice, tornando poi a guardare Rayleigh – Mianonna sostiene che sia stata la mia forza di volontà insieme ai miei sentimenti a riportarmi qui, anche dopo aver salvato Ace.-

-Tua nonna è una donna molto saggia- commentò Silvers tornando dritto, appoggiandosi allo schienale della sedia, incrociando le braccia al petto – E io aggiungo..che il tuo destino era questo. Cambiare quello di Ace, e prendere parte alla vita nuova che gli hai ridato!-

Eve sbattè più volte le palpebre, fissando con insistenza la tavola, non sapendo che rispondere a quelle affermazioni.

-Noi ti siamo…infinitamente grati per quello che hai fatto!- le sorrise Barbabianca

Gratitudine.

Ancora gratitudine.

Era felice sì, della loro gratitudine. Ma non voleva, non voleva assolutamente che confondessero la gratitudine con l’affetto, specialmente Ace. Era piombata nella sua vita come un fulmine a ciel sereno, si era messa di mezzo salvandolo, senza dargli quasi il tempo di capirci niente. Poi era sparita, ed era ritornata mesi dopo, presentandosi come la sua salvatrice.Ma era solo questo, la sua salvatrice. Non voleva che Ace o tutti loro, si sentissero in dovere di offrirle di più di quando non dovessero. Non voleva. No.

-..- Marco osservava i mutamenti d’espressione di Eve, studiandoli attentamente, come leggendo e capendo al volo cosa lei stesse pensando.

-I-io…-

>SPLATTT !!!!

Ma prima che potesse dire altro in risposta a Rayligh, un tonfo secco e appiccicoso al suo fianco destro, la fece voltare di scatto.

-YAH AH AH AHAHAHA! SIII!!! HO VINTO IOOO!!!- gridava trionfante Rufy ingurgitando gli ultimi cosciotti rimasti sul vassoio che si stava contendendo col fratello, strappandoli di netto anche dalle mani di Vista e Jaws.

Il rumore che Eve aveva sentito, era stato provocato proprio da Ace, che era caduto improvvisamente vittima di uno dei suoi attacchi di narcolessia, finendo dritto con la faccia nel suo piatto pieno di carne e ossa.

-EVVIVAA!!! “Mascella Assassina” è crollato!!! APPROFITTIAMONE SUBITO RAGAZZI!!!- gridò trionfale Vista, avventandosi come un forsennato su altro cibo presente sul tavolo, seguito a ruota dagli altri. Ora che Ace, era caduto addormentato, c’erano solo le mascelle masticanti di Rufy a preoccupare, e tutti potevano assicurarsi qualche pezzettino di carne in più. Eve guardò Ace con tanto d’occhi. Aveva la faccia completamente immersa nel piatto colmo di carne, e preoccupanti bollicine d’aria formate dal sugo colato dai cosciotti, uscivano dai lati delle sue guance, scoppiando ad intermittenza.

-GURARARA! IL RAGAZZO E’ PARTITO PER UN ALTRO VIAGGIO NEL MONDO DEI SOGNI!! GURARARA!- scoppiò a ridere Barbabianca, trascinando con sé anche Rayligh e gli altri pirati.

-Oh,poverino!- bisbigliò Eve tra sé, chinandosi verso Ace, prendendogli con delicatezza il capo tra le mani, sollevandoglielo e spostando il piatto da una parte. Gli posò la testa sul tavolo girata di lato a sinistra verso di lei, in modo che, con un tovagliolo bagnato con un po’ d’acqua, potesse ripulirgli il viso sporco di pezzettini di carne e sugo. Lo fece lentamente, e con molta dolcezza, attenta ad usare un tocco leggero su quel viso bellissimo, per non turbarne il sonno e farlo svegliare subito. Mosse con delicatezza le dita, accarezzando con la soffice tela, la fronte spaziosa e liscia, scendendoper quel naso perfetto, passando poi su quelle guance morbide e spruzzate di lentiggini, passandovi le dita più volte, in lente e tenere carezze. Infine, giunse con grande imbarazzo, a ripulirgli anche le labbra, lievemente imbrattate di sugo. Toccarle, anche se separata da loro dalla stoffa del tovagliolo, fu un’emozione unica, che le provocò un intenso calore al ventre. Lo sentì scaldarsi e bruciare sempre di più, mentre con la punta delle dita, muoveva la stoffa da destra a sinistra, prima sul labbro superiore più fine, e poi su quello inferiore, più pieno, carnoso e tremendamente invitante. Il bruciore dal ventre, le salì violento nel petto, fino a raggiungerle la testa, stordendola. Sentì in pochi secondi le guancie andarle letteralmente in fiamme e, anche se consapevole di essere osservata da Marco, Barbabianca e Rayligh, non riuscì a fare a meno, di continuare la sua dolce opera di pulizia su quel volto addormentato, così tenero, così..rilassato?.

Eve lo guardò meglio, una volta terminata la pulizia. Si, aveva davvero un’aria serena e rilassata mentre dormiva. Alzò nuovamente la mano destra su di lui, stavolta senza tovagliolo a dividerle il contatto con la pelle del fireboy, posandola delicatamente sulla guancia sinistra di Ace. Che pelle calda! Era davvero bollente! Le sembrava proprio di sentire il suo stesso calore. Sospirò, facendo un piccolo sorriso tra tristezza e felicità, godendosi appieno quel contatto, convinta che non avrebbe potuto avere altri momenti come quelli, per poterlo toccare o accarezzare in quel modo. Dalla guancia, salì lenta in una dolcissima carezza piena e amorosa, arrivando alla tempia di Ace, scostandogli una ciocca corvina ribelle, che era scesa a coprirli un po’ l’occhio sinistro. Quanto erano morbidi quei capelli lievemente mossi! Sembrava di toccare velluto, tanto le sue dita, potevano sprofondarvi dentro con leggerezza. Chiuse gli occhi, con un altro sospiro, per godersi con maggiore intensità, il piacere di quella tenerezza, e di quel contatto. Ormai era completamente spacciata, lo sapeva perfettamente. Tornare da lui e vederlo, senza pretese, ma solo per la felicità di constatare coi suoi occhi che stava bene, e con le sue mani, potendolo abbracciare, era stata la cosa migliore che potesse mai decidere di fare. Ma, a tratti, anche la peggiore. Si, perché non voleva pensare assolutamente di poter entrare nella vita di quel ragazzo, dal nulla, e solo per gratitudine. Non era proprio quello che voleva. Se solo, avesse potuto leggere nei pensieri di Ace, Eve si sarebbe accorta, che non era solo la gratitudine a muovere le sue azioni verso di lei!.

**

Lasciai che le dita della mia mano, ed il mio palmo, poggiati su quel volto stupendo, si beassero ancora un po’, di quel calore intenso che emanava dalla pelle. Tenevo gli occhi chiusi, cercando di imprimermi nella mente, attraverso il solo tocco, tutta l’emozione che mi trasmetteva quel contatto, per poterlo ricordare per sempre, e tenerlo caro e prezioso nel mio cuore. I rumori, le urla e le risate intorno a noi, erano come ovattate e lontane. Nemmeno gli sguardi di Marco o Rayligh, mi importavano molto in quel momento così speciale. Mi sentivo un po’, come una bambina che ruba le caramelle di nascosto, nello “strappare” ad Ace quella dolcezza a sua insaputa, ma non potevo proprio farne altrimenti!. L’avevo desiderato per tutta la vita, da quando seguivo le sue gesta dal mio mondo, di poterlo anche solo sfiorare una volta, per poter capire cosa si prova a toccare il fuoco. Adesso, potevo finalmente saperlo. Era qualcosa di assolutamente unico e travolgente, una sensazione profonda e a tratti folle, che mi avvolgeva, mi imprigionava, e mi rapiva, attirandomi verso quel fulcro di intenso calore come una potente calamita. Sentivo il mio fuoco, e, incredibilmente, anche il mio fulmine, fondersi dentro il mio corpo, e spingere come fiori assetati di acqua, dal mio interno, desiderosi di unirsi al fuoco di Ace, per potersi dissetare. Era così prepotente il mio sentimento per lui, che provavo dolore al petto, tanta era la forza.

>GRAP!

-AHA!- mi scappò un piccolo urlo di sorpresa, che mi fece sgranare gli occhi di colpo, quando sentii qualcosa afferrarmi d’improvviso il polso.

Non qualcosa o meglio, qualcuno!. Guardai col cuore in gola, e rimasi senza fiato e senza battito cardiaco per dei buoni secondi interminabili. Era stato Ace. Aveva intrappolato il polso della mano che gli tenevo sul viso, con la sua, grande, forte e bollente. Tremai, terrorizzata dall’idea di essere stata beccata da lui con le mani nel sacco, come la bambina colta a rubare le caramelle di nascosto dalla mamma. Come avrei potuto spiegargli, quel gesto tanto affettuoso quanto intimo e famigliare??! Come spiegargli, tanta tenerezza se noi due non ci eravamo mai visti prima??. Ero nel panico più totale, e davvero, credevo che di lì a poco avrei avuto un attacco di cuore. Lo guardai comunque, aspettandomi un suo sguardo, una sua parola di perplessità, o peggio, un suo scostare la mia mano da lui con fastidio…ma non avvenne nulla di tutto ciò che temevo.

Ace, stava ancora dormendo. Aveva preso il mio polso, probabilmente, con un gesto inconsapevole nel sonno, e adesso, stava spostando la mia mano dal suo viso, poggiandola sul tavolo, proprio a pochi passi dal suo naso e dalle sue labbra. Dal polso, la sua mano, salì, andando ad agganciarsi perfettamente alla mia, stringendomela forte, ma di una forza protettiva. Io rimasi sbalordita da quel gesto inconsapevole, tremando, non riuscendo a connettere col cervello, che ormai aveva deciso di chiudere definitivamente i battenti e prendersi una vacanza, lasciando solo e in balia degli eventi il mio povero cuore affaticato. Sospirai di sollievo. Non avrei davvero trovato le parole per spiegargli quel gesto, sicura che sarei fuggita via come una ladra a gambe levate, se davvero mi avesse vista. Poi, tornai a guardarlo con più calma, sorridendo felice comunque, che nel sonno, lui avesse avuto quel gesto così carino verso di me. Allora, chiusi a mia volta le dita intorno a quelle di Ace, cercando con quel meraviglioso contatto inaspettato, di trasmettergli il mio calore. Lo vidi sorridere, e farfugliare qualcosa di incomprensibile a causa del chiasso che avevamo intorno, ma ne fui comunque immensamente felice. Mi stava regalando uno dei suoi sorrisi più teneri, proprio perché puro ed inconsapevole.

-Ma quanto è tenero questo ragazzo! Eh eh eh!- commentò Viola, seduta accanto ad Ace, che, tenendo il mento poggiato ad una mano, ci osservava con un sorrisetto divertito.

Bett Mary invece, era intenta a contendersi uno degli ultimissimi cosciotti con Blenheim. La vedevo dura la sfida tra loro. Ma non per Bett, bensì per il povero Blenheim. Per quanto fosse grande e grosso quell’uomo, Bett non aveva niente da meno anzi, nascondeva una forza bruta a mio avviso, che poteva essere di gran lunga superiore.

-V-Viola! Stà solo dormendo! Non sa quello che fa!- cercai di negare l’evidenza, troppo insicura, nel poter credere che potesse significare davvero qualcosa.

-Oh andiamo, Eve! E’ proprio quando si dorme invece, che si compiono i gesti più sinceri!- insistette invece la mia navigatrice, con aria appositamente maliziosa e provocante.

Come se lo stesse facendo apposta, seguendo le parole di Viola, Ace, si mosse ancora nel sonno, avvicinando maggiormente la mia mano al suo volto, sprofondandovi così naso e labbra, facendo un piccolo gesto di strusciamento, ed un sospiro beato, lasciando me interdetta, e Viola, accompagnata da Marco, Rayligh e Barbabianca, presi in risate divertite dal mio tremendo turbamento.

-GURARARA! Non devi essere così sconvolta, mia cara! Mio figlio è molto affezionato a te! Gli hai salvato la vita! Ed oltre a questo..è rimasto molto colpito dalla tua persona, credimi! GURARARARA!- commentò Barbabianca tra le risa, aumentando così il rossore delle mie gote e la mia temperatura corporea.

Stava scherzando?! Non potevo davvero credere che fosse vero!!.

Ad impedire un mio sicuro balbettamento insensato in risposta a Barbabianca, arrivarono altre portate di secondi, stavolta con a tema di nuovo il pesce. Rufy non aveva ancora terminato di ingurgitare il suo ennesimo cosciotto di carne, che allungò subito le sue gommose mani, verso i vassoi di pesce, provocando la ribellione di alcuni pirati nella sua fila, che ricominciarono con lui, la strenua lotta per il boccone. Io sospirai, grata che Barbabianca non ebbe insistenze, nell’aspettarsi da me una risposta, rimettendosi a bere allegramente in compagnia di Rayligh che gli stava egregiamente al passo, e, cercai dal canto mio, di terminare quel poco di cibo che mi era rimasto nel piatto, senza smettere di tenere stretta la mia mano con quella di Ace.

Qualche minuto dopo, quando anche la “battaglia del pesce” era terminata, e i camerieri ritiravano i vassoi vuoti dalle tavolate, vidi Oscar raggiungerci nuovamente dalle cucine.

-Fin’ora la cena è stata di vostro gradimento, signori?- chiese prima rivolto a Barbabianca e poi a tutti i commensali

-SSSIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!- fu la risposta concitata e soddisfatta che ricevette in coro da tutti

-Sei stato eccezionale, ragazzo! Satch non avrebbe davvero potuto fare di meglio! Hai reso davvero onore alla sua cucina questa sera!^^- il grande Newgate battè una pacca sulla schiena di Oscar, facendo in quel modo la sua felicità.

Vidi il viso di mio fratello illuminarsi a quel complimento. Sapevo quanto per lui fosse importante, riuscire a soddisfare il palato di chi si affidava alla sua cucina, e, i complimenti di tutti, specie quelli di Barbabianca, lo riempivano di infinito orgoglio e soddisfazione.

-Vi ringrazio di cuore, Signore!! Bene! Serviremo tra pochissimo qualche amaro, poi passeremo ai dolci!- Oscar si inchinò a Barbabianca con gratitudine per poi gonfiarsi come un pavone, sorridendo.

Si voltò verso di me prima di andarsene, e, fissò con un po’ di perplessità la mano che Ace ,ancora beatamente addormentato sul tavolo, mi teneva stretta nella sua, pigiata per giunta sulle sue roventi labbra. Io arrossì allo sguardo indagatore di Oscar, abbassando di riflesso il mio verso le mie ginocchia, incapace di riuscire a dirgli qualcosa. I risolini di chi era seduto intorno a me non aiutavano di certo, facendomi sprofondare sempre di più nell’imbarazzo.

-Ehi, ehi, ehi! A quanto pare il damerino infiammabile ha iniziato la sua lenta opera di piovraggio su di te, eh sorellina?!-

Avrei ucciso Oscar. Non sapevo quando, dove o come, ma l’avrei incenerito prima o poi. La sua affermazione divertita e canzonatoria sulla situazione imbarazzante in cui mi trovavo, mi aveva davvero fatta saltare sulla sedia!. Ovviamente gli altri nelle vicinanze, non poterono evitarsi di infierire un po’ su di me!.

-Che dici Oscar? Non è certo un dispiacere questo per Eve! Non desiderava altro!- rincarò la dose Viola ridacchiando maliziosamente

-Eh eh eh! Quindi alla nostra Ocean non dispiace?? Buono a sapersi direi! Farà la felicità di Ace quando si sveglierà, eh!!- Marco andò dietro alle parole di Viola in sincronia oserei dire, perfetta!.

-YAH AH AH AH AH! Ma daii! Eve! Allora anche a te piace il mio fratellone????!!-

Ecco, era decisamente troppo!. Anche Rufy no!. Ma quello che mi sconcertò, fu la sua frase “anche a te piace”. Che voleva dire?! Non potevo credere che Ace…

-Uuhhmm?? A chi…piace…cosa…??-

-!!!!!!!-persi tre battiti cardiaci in quell’istante, credendo davvero che se il sangue non si fosse sbrigato a circolarmi al cuore, sarei svenuta di sicuro sul colpo!.

In quel preciso istante, in cui Rufy faceva la sua plateale battuta, Ace si era svegliato, ed aveva sentito vagamente qualcosa. Il mio problema però, non era tanto, cosa aveva sentito, ma come avrebbe reagito alla posizione in cui ci trovavamo.

-GURARARA! Rieccolo il nostro principe azzurro che si risveglia dal lungo sonno!!- la battuta di Newgate provocò l’ilarità generale a tutta la nostra tavolata, che, ormai senza più cibarie su cui avventarsi, aveva tutta la completa attenzione su di noi.

-YAH AH AH AH! AD EVE, FRATELLONE!! Ad Eve tu pia….AAAAHHHH!!! BRUCIABRUCIABRUCIA BRUCIIIAAAAA!!!!-

Lo feci, non senza un po’ di rammarico, visto che si trattava di Rufy. Ma non mi lasciò proprio altra scelta!. Quella sua proverbiale linguaccia, dal vivo, era ancora più lunga e sciolta di ciò che avevo sempre visto in tv!. Così, per evitarmi ulteriori rischi di infarti, feci schioccare pollice e medio della mia mano sinistra libera, nascosta sotto al tavolo, facendo così prendere fuoco al cravattino di Rufy, che si ribaltò all’indietro cadendo rovinosamente a terra di schiena. Prontamente, Marco gli gettò addosso una caraffa d’acqua, spegnendolo all’istante, mentre tutti se la ridevano grassamente.

-Mmmh? Non ci ho capito niente…ma…che succede?- biascicò ancora Ace, mentre si grattava distrattamente il capo con la mano destra, rimettendosi dritto a sedere, riprendendo lentamente contatto con la realtà.

Io tremai, quando lo vidi bloccarsi, guardare verso il tavolo, e rendersi conto della sua mano che teneva stretta al suo interno la mia. Mi aspettai un gesto veloce, un mollare svelto la presa, perplesso, invece, con mio immenso stupore, lo vidi fissare serio le nostre mani unite, e poi, arrossire.Ace era vistosamente arrossito, ed era passato dal guardare le nostre mani, al guardare me, negli occhi. Pessima idea. Le mie guance a quel punto, presero completamente potere, e divennero se possibile, luminose più delle piccole fiammelle che danzavano lievi sui candelabri preziosi disposti sulla tavolata. Io non riuscii proprio a sostenere quel bellissimo sguardo, ed abbassai gli occhi al pavimento, completamente nel panico. Ciò che mi fece alzare di nuovo gli occhi su di lui, fu il sentire chiaramente, che la sua mano, si era stretta maggiormente intorno alla mia. Mi sorrise, con quel modo così…così..oh! Così che non riuscivo ancora a capire, quando i miei occhi incontrarono nuovamente i suoi. Era sconvolgente, vederlo sorridere in quel modo, rosso in viso.

-E-ehm! Eh eh eh! T-ti chiedo scusa! Quando sono vittima di questi attacchi..alle volte mi muovo senza rendermene conto!^^- mi disse imbarazzato, grattandosi nervosamente dietro la nuca.

-F-figurati! Non è niente…- balbettai io guardando per l’ennesima volta per terra.

Non sapevo assolutamente come uscire da quella situazione, anche perché era chiaramente trapelato, dal tono della mia voce quando gli risposi, che quel contatto non mi dispiaceva affatto, anzi!. Ace sorrise ancora, riuscendo a catturare nuovamente il mio timido sguardo. La musica di Frollo e degli altri pirati musicisti che lo accompagnavano, arrivò dolce alle nostre orecchie, dando ad Ace la possibilità di uscire da quella situazione imbarazzante per entrambi. Mi guardò, con gentilezza, non lasciando andare la mia mano nemmeno per un istante :

-B’è..visto che ormai non è rimasto altro da mettere sotto ai denti..che ne dici di ballare?-

Avevo capito male, o davvero mi stava chiedendo un ballo? Sarei riuscita a non rotolare a terra dall’agitazione?. Non ero per niente sicura che le mie ginocchia avrebbero retto, ma come avrei mai potuto rifiutare un invito più speciale di quello??. Lo guardai a mia volta, sorridendogli con dolcezza, lottando per riuscire almeno a diminuire un po’ il rossore delle mie gote, e per controllare meglio il selvaggio balbettio che si era impossessato delle mie articolazioni vocali:

-Tu…tu sai ballare?- mi uscì ahimè una domanda davvero idiota, condita da puro stupore circa le doti ballerine di Ace, invece del semplice “si certo con piacere” che avrei voluto rispondere.

Perfetto Eve! I miei più vivi complimenti! Il premio “IDIOTA DELL’ANNO” è tuo senza alcun dubbio! Batti di netto quel demente di Buggy il Clown!. Ace mi guardò un istante con tanto d’occhi al mio stupore. Ma era ovvio però! Lui non sapeva da dove io provenissi, ed il fatto che fino a qualche mese fa, avevo seguito tutta la sua vita e sapevo praticamente ogni cosa di lui, a parte il colore di mutande che portava sotto ai pantaloni!(sempre se le portava poi, le mutande! XD).

-Oh! Mi dispiace! I-io…- tentai di rimediare malamente, ma per mia fortuna, non ne ebbi alcun bisogno. Ace mi sorrise di nuovo, con fare davvero galante, si alzò in piedi continuando a tenere unite le nostre mani:

-Eh eh! B’è…non sono un ballerino dei migliori però…con i lenti penso di potermela cavare!^^-

Perduta per sempre.

Si esatto, era proprio così che mi sentivo. Perduta per sempre in quella mano che avvolgeva completamente la mia. Perduta per sempre in quei diamanti oscuri che scintillavano perforando i miei. Perduta per sempre in quel sorriso così bello, e così accattivante in quel momento, da provocare nella mia schiena un brivido caldo. Mi alzai allora, a mia volta, lasciando che mi conducesse al centro del salone immenso, poco distante dalla piccola orchestrina che mandava verso di noi, le sue dolci note di una melodia romantica. Non sapevo esattamente come comportarmi. Non che io non sapessi ballare almeno un po’. Mi era sempre piaciuta molto la musica, di qualsiasi genere. Era con Ace, che non sapevo assolutamente come pormi. Quel ballo lento, richiedeva un certo tipo di contatto fisico, e io non sapevo proprio se era il caso che mi appoggiassi completamente a lui, o tenessi una leggera distanza. Anche in questo caso, fu Ace a prendere in mano la situazione, lasciandomi un’altra volta sorpresa dalle sue azioni nei miei confronti. Mi attirò a sé con gentilezza,avvolgendomicol suo braccio, posando la sua mano destra aperta sulla pelle nuda della mia schiena, mentre con la sinistra, teneva a coppa l’altra mia mano un po’ tremante, avvolgendola con le sue dita. Il contatto tra i nostri corpi, fu incandescente. Quando il mio basso ventre ed il mio petto, si appoggiarono lievi al suo corpo, ebbi un altro sussulto, che non potei in alcun modo controllare, e di cui Ace inevitabilmente si accorse. Non so se fu per via di quel sussulto, o per le mie guance perennemente rosse, ma pugno di fuoco, si comportò con me, in un modo che non avrei mai e poi mai osato sperare neanche nelle mie più rosee immaginazioni. Portò il suo mento accanto alla mia tempia destra, appoggiandolo lievemente, portando così i nostri corpi al massimo contatto, mentre con lenti movimenti fluidi, si muoveva al ritmo della musica. Ero nel panico più totale. Eravamo completamente pigiati l’uno sull’altra, avvolti da una melodia romantica lenta, sotto gli sguardi di più di ottomila pirati. Deglutii lievemente, fissando con insistenza la bellissima spilla d’oro che Ace portava appuntata alla giacca, per tentare di distrarmi da tutte le emozioni che mi stavano vorticando dentro,ma , fu tutto inutile. Il suo mento poggiato lieve alla mia tempia emanava incandescenze, la sua mano aperta sulla mia schiena nuda, provocava continui brividi caldi, ed il suo fiato leggero e solleticante, mi stuzzicava l’orecchio provocandomi piccoli sussulti piacevoli. Ero completamente nelle sue mani, in quel momento, poteva fare di me tutto ciò che voleva, dato che non sarei stata minimamente in grado di opporgli resistenza.

-Allora..ehm..Eve..come ti sembra questa festa? Ti piace?- la sua voce profonda e gentile, risvegliò quel poco di raziocinio che ancora veleggiava in alto mare nel mio cervello fuori uso. Cercai di controllarmi, e mostrarmi il più serena possibile, anche se non ero per nulla sicura del risultato che ottenni :

-O-oh..si! Si! Mi piace! Mi piace tantissimo! Siete stati davvero troppo gentili con me!^^- alzai il capo quel tanto che bastava per guardarlo in viso. Nonostante il mio metro e ottanta abbondante di altezza, Ace mi superava di molto. Non l’avrei mai creduto, ma superava di sicuro il metro e ottantotto di altezza!. Alla mia risposta, ridacchiò allegramente, facendomi sprofondare per la milionesima volta, in un evidentissimo rossore.

-Eh eh eh! Non è niente..in confronto a quello che tu hai fatto per noi…per me..!- asserì passando dalle risate ad uno sguardo dolce ma assorto su di me.

-I-io..- balbettai sentendo la gola secca ed un nodo stretto serrarmi la gola

-Eve..vorrei..vorrei tanto conoscerti! Ho tante domande da farti! Tante cose di te che mi piacerebbe capire..Certo, s-se..se tu me lo permetterai, è ovvio..-

Se un tornado marino in quell’istante, avesse colpito in pieno la nave, trascinandoci via tutti, io nemmeno me ne sarei accorta. Gli occhi mi tremarono, mentre guardavo quel volto meraviglioso, arrossire lievemente di nuovo, mentre quelle succose labbra, pronunciavano quelle parole magiche. Voleva conoscermi! Voleva davvero sapere tutto di me! Qualcosa in lui..si era davvero smosso nei miei confronti? Non erano solo burle e prese in giro quelle di tutti? C’era davvero della verità??. Sgranai gli occhi, che tremanti, si posarono di nuovo su quelli neri e magnetici di Ace. Credevo di avere le travegole, ma sentivo distintamente, non soltanto il mio cuore battere all’impazzata in quel momento, ma, data la nostra pigiatura corporale, sentivo chiaramente che anche il cuore di Ace batteva all’impazzata, all’unisono col mio!. Fra milioni di persone, c’ero io in quel momento, in quel posto, tra quelle forti braccia. Un unico grande sogno, chiuso nel cuore da una vita, prendeva forma in quel momento, nelle parole gentili di quel ragazzo, a cui tanto avevo donato, fino a concedergli, anche se a sua insaputa, tutta me stessa. Stavo vagando completamente con i miei pensieri paradisiaci, non rendendomi bene subito conto, di come Ace mi stesse osservando serio e rapito. Me ne resi conto, quando la pressione della sua mano sulla mia schiena, aumentò, spingendomi ancora di più contro di lui. Gli tremavano gli occhi, oltre ai battiti furiosi del cuore. Era mai possibile, che il mio sentimento, non fosse davvero un patetico senso unico?!. Era davvero così, nonostante io fossi una totale sconosciuta per lui??. Si chinò su di me, poggiando le sue labbra ed il suo naso sul mio capo, tuffandole nei miei capelli lievemente mossi, lasciandomi interdetta. Non si era aspettato troppo una risposta da me. Chissà forse dalla mia reazione, aveva capito che avrebbe ottenuto da me ciò che desiderava. Lo sentii sospirare beatamente, mentre muoveva la bocca sul mio capo, come in una dolcissima carezza, e poi, lo sentii inspirare intensamente :

-Lo sapevo! Tu..hai davvero..un profumo buonissimo..- commentò sottovoce, arrivandomi dritto al cuore.

A quel punto, anche il mio labile raziocinio mi abbandonò per seguire in vacanza il mio cervello, e così, mi comportai in maniera audace per la prima volta in vita mia, in quella serata e con lui. Mi lasciai andare, poggiandomi con una guancia sulla sua spalla sinistra, rilassandomi, e lasciandomi completamente andare alle sue carezze ed alla sua stretta intensa. Non lo potevo vedere, ma Ace, alzò un istante il capo, guardandomi stralunato, convinto che non fosse quasi vero quello che avevo appena fatto. Eppure era così, al diavolo tutto!. Mi ero lasciata andare e guidare appieno dai sentimenti, appoggiandomi completamente a lui. Inspirai a mia volta, con intensità, il suo intenso odore e profumo dalla sua spalla, beandomi, sorridendo come una bambina. Il profumo speziato di Ace, sapeva di terre lontane, di sabbia fine e candida, di acqua cristallina e pura. Sapeva di luna piena e cielo stellato, sapeva di sole incandescente e incensi orientali. Sapeva di fuoco. Se nei gesti ero stata ardita, ora che non usavo più la ragione, lo fui anche nelle parole, rispondendo al suo commento con uno altrettanto dolce e appassionato :

-Anche tu..hai davvero un buonissimo profumo…Ace..-

Lo sentii irrigidirsi e non respirare per alcuni secondi, ma poi si rilassò nuovamente, forse più di prima, mentre il suo cuore tornava a galoppare veloce insieme al mio, e le sue labbra ed il suo naso, si tuffavano nuovamente nel mio capo.

Perfetto.

Quello era davvero un momento perfetto.

 

Fight for Fire2 (Parte Quarta-1)- La Risposta- Fine.

 

NOTE D'AUTRICE:

Eh eh eh!^__^ Allora! Eccoci qua con la "Prima Parte" della "Quarta Parte". (che giro di parole!XD) Ho dovuto fare così però, perchè mi sono ritrovata a scrivere molto di più di quello che pensavo, e così onde evitare un papiro infinito, ho diviso la "Quarta Parte" finale delle One-shot, in 1 e 2. Con la 2 dovrei esserci a finire la serie! Poi inizierò con una mini-fanfiction a capitoli dedicata a qualche vicenda di AcexEve!^^ Posso darvi un anticipo.....il raiting della mini-fanfiction sarà o "arancione" o "rosso" ^////^ eh eh eh! Ebbene sì signore e signori! Non ho ancora deciso il colore, ma se lo stanno contendendo questi due!. Poi, avevo un pensiero per tutti voi amici di EFP che mi seguite con gentilezza ed affetto con le mie ff! E' una piccola dedica che ho fatto per tutti voi. Sia per chi recensice, e sia per chi legge soltanto le mie storie!^^ Se vi piace Ace, questo piccolo pensierino sono sicura vi farà piacere! Andate a questo indirizzo : http://www.youtube.com/user/uncle342ar?feature=mhee il video è in primo piano, non potete sbagliarvi!. Spero di sapere cosa vi è sembrato!.

OK! Per ora è tutto! Passo e chiudo! Ci sentiamo presto! Vi abbraccio tutti! (Ehi, LaCla! Visto che ho postato più in fretta che ho potuto???XD Spero ti faccia piacere!^^)

   
 
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