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Autore: hugmeharoldxx    12/06/2012    1 recensioni
Harry Styles-detto Hazza dal suo migliore amico- camminava freneticamente per le vie di Londra sempre più convinto che sarebbe entrato in classe in ritardo e non avrebbe superato l'esame di matematica che si teneva quella mattina.
Louis Tomlinson quella mattina si era svegliato con la consapevolezza che il suo esame di matematica, sarebbe andato tutto liscio. Infondo, non c'era da aspettarselo, era il primo della classe
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

Harry Styles -detto Hazza dal suo migliore amico- camminava freneticamente per le vie di Londra sempre più convinto che sarebbe entrato in classe in ritardo e non avrebbe superato l'esame di matematica che si teneva quella mattina. Incurante del semaforo rosso per i pedoni, Harry attraversò lo stesso facendosi quasi investire da una macchina, e non girandosi nemmeno quando quello gli mandava insulti in tutte le lingue del mondo. Si era (ri)promesso che in quell'esame sarebbe andato bene, anche se in matematica era una schiappa, ma, avendo studiato per un mese intero - invocando Dio a non mollare tutto- doveva farcela. Non si fermò neanche a prendere il suo milkshake preferito, tanta era la foga di arrivare a scuola in tempo. Di solito non gli importava di arrivare in ritardo, ma quel giorno era importante, cosi finalmente se ne poteva andare da Londra con la sua bella borsa di studio e visitare l'Italia. Sempre non curante del fatto che si trovasse in una strada correndo come un forsennato, Harry attraversò senza neanche guardare, beccandosi un'altra volta insulti e facendosi quasi investire per la 2° volta. Per fortuna era quasi arrivato, e tirò un sospiro di sollievo nel vedere ancora tutti gli studenti fuori dalla scuola. Appena senti il suono della campanella, corse -come se non avesse già fatto abbastanza sforzo- nell'aula di matematica. Si sedette e riprese fiato, almeno fino quando non arrivò il professore e tutta la classe annunciando che l'esame poteva iniziare. Lesse la prima domanda, era facile, la sapeva. Cosi come tutte le altre, si meravigliò di sapere tutte le riposte, e si domandò mentalmente se fosse lui a scrivere o il suo migliore amico Liam, che gli aveva insegnato -con tanta pazienza- matematica nell'ultimo mese. -L'ora dell'esame si può ritenere conclusa...ora- annunciò il prof, mentre tutti giravano i loro fogli e mettevano le matite sul banco. Si alzò e si diresse in direzione bar, per prendersi una camomilla di cui ne aveva un' assoluto bisogno, visto tutte le paranoie che si stava facendo. Appena gli fu servita la sua camomilla si soffermò a pensare che il barista era particolarmente carino. No, un momento....lui non era Gay! Anzi era più etero lui di chi sa chi. Si stava seriamente preoccupando, nella camomilla ci doveva essere di sicuro qualche intruglio. Si si, ne era sicuro.
 
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Louis Tomlinson quella mattina si era svegliato con la consapevolezza che il suo esame di matematica, sarebbe andato tutto liscio. Infondo, non c'era da aspettarselo, era il primo della classe. Mentre camminava tra le vie di Londra, vide un ragazzo ricciolino correre come un forsennato in direzione scuola, facendosi quasi investire più di una volta. Doveva ammettere che era carino e che una scopata gliel'avrebbe fatta volentieri. Appena varcata la soglia della classe si accorse che il ricciolino faceva l'esame insieme a lui, non ci fece troppo caso e si concentrò su quello che doveva fare. Quando il prof diede il via all'esame Louis sapeva esattamente cosa scrivere, e dando occhiate al ricciolino si rese conto che anche lui non scherzava affatto. Con la testa china sul banco, e la matita che andava come una saetta realizzò che quel ragazzo gli avrebbe dato filo da torcere, almeno, in matematica. Appena il prof annunciò la fine dell'esame Louis fece una corsa pazzesca per arrivare al bar e cominciare il suo lavoro. Si, perchè oltre a essere uno studente modello, Louis Tomlinson lavorava anche nel bar della scuola, facendo cosi fare più soldi grazie alle ragazzine che venivano solo per lui, anche se consapevoli che era dell'altra sponda. Si mise il grembiule pronto per iniziare con il primo ordine.
-Una camomilla- chiese una voce roca alle sue spalle. 
-Arriva subito- gli disse Louis senza neanche guardare chi fosse. Prese una bustina, un tegamino, a lo riscaldò con l'acqua calda per fare il caffè. Fini, e gli porse la sua tazza, accorgendosi solo in quel momento che era il ragazzo ricciolino di prima. Ma purtroppo non riuscii a fare conversazione con lui, visto che gli arrivò già il secondo ordine. Mentre faceva i caffe per le ragazze -precisamente 2 macchiati e uno stretto con tanto di numero di telefono- si accorse che il ricciolino lo stava guardando con non poca insistenza. Facendo finta di niente, continuò a fare il suo lavoro, mentre il riccio scuoteva la testa e alzandosi si avviava verso l'uscita. Finito il suo turno, andò a casa a rilassarsi, non togliendosi dalla testa la faccia del riccio. 

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Spazio agli unicorni (?)
Saalve geeente! E' la prima FF che pubblico qui su EFP....
Quivndi, mi lasciate almeno una recensione!? *faccia da cucciolo* Almeno per dirmi come sono andata!?!
Pleeaseeeeee *w*                                                    

  
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