“Bi-Bit Bi-Bit” era la sveglia, quanto odiavo quel suono, quel suono che fin da piccola ha sempre voluto dire la stessa cosa: alzati è ora di andare a scuola o alzati devi andare a lavorare ma in tutte e due i casi quando bisognava alzarsi era sempre presto.

Mi alzai dal letto ancora mezza addormentata e andai in bagno inciampando tra vestiti e scarpe sparse per il pavimento.

Quando mi guardai allo specchio quasi non urlai dallo spavento: ero orrenda avevo due occhiaie che facevano paura e dei capelli che sembravano quelli di un leone, gonfi e metà mossi e metà lisci.

Presi subito la mia trouse dei trucchi e inizia a darmi una sistemata, solo dopo un'ora ero ritornata normale.

Arrivata al lavoro, George, il proprietario del bar in cui lavoravo, non appena mi vide mi fece la stessa ramanzina di tutti i giorni: “Sei in ritardo, ...” “Non hai finito di lavare i piatti ieri sera, ...” e blah blah blah.

Come al solito mentre servivo i clienti ascoltavo la musica alla radio e riflettevo su quello che avrei potuto fare se nn avessi abbandonato la scuola a 17 anni, tutte le volte che ci pensavo mi pentivo e mi rendevo conto che i mie genitori avevano ragione solo che allora non potevo saperlo ero solo una piccola stupida ragazzina che odiava la scuola...ma adesso che ho 19 mi rendo conto di molte cose. Avrei voluto sentirmi dire da mia mamma “Te l'avevo detto io” ma non succederà, perché non solo ho smesso di andare a scuola ma mi sono pure trasferita in Canada a Stradfort con la mia migliore amica Spencer.

Proprio in quel momento alla radio locale stavano trasmettendo una canzone del mio migliore amico Justin Bieber, Boyfriend, il ragazzo più dolce che io abbia ma conosciuto, che faceva parte della band più conosciuta di Stradfort, composta da : lui che era il cantante poi cera il suo migliore amico Christian che era il chitarrista e infine Jeremy che era il batterista. Tutte le volte che venivano a suonare nel bar in cui lavoravo cera sempre il pienone e cerano talmente tante ragazzine urlanti che non si capiva mai niente.

Mentre cantavo ascoltando la canzone sentii che una voce maschile mi accompagnava, alzai gli occhi dal panino al formaggio che stavo farcendo e mi ritrovai a pochi centimetri dal naso di Justin, per poco non mi venne un infarto!

“Ciao bellezza! Come va?” mi salutò

“Ciao Juss , a parte il fatto che mi hai fatto venire un'infarto, direi tutto ok. Tu?”

Lui scoppiò in una risata fragorosa e mi prese in giro:

“Oh povera bimba!”

In quel momento arrivò la mia migliore amica Spencer, che era anche la mia coinquilina disordinata.

“Allora glie lo hai detto di sta sera Jastin?”

“No, ci stavo provando... comunque stasera...”

“Suonano al quel famoso pub qui a Stradfort! Aaahh!! sono così eccitata” lo interruppe Spencer

“Emh si grazie Spens, come ha detto Spencer suoniamo al Tric alle 9:00. Vieni vero? Ti ricordo che sei il mio porta-fortuna!”

“Assolutamente si non me lo perderei per nulla al mondo!” Risposi tutta entusiasta dei mie amici

Quella sera non appena finii il mio turno al lavoro mi precipitai a casa dove trovai Spencer sommersa tra vestiti e scarpe che, ovviamente, cercava qualcosa da mettersi per la serata.

“Ah! Meno male che sei arrivata non so cosa mettermi! Uffa!”

“Non ci credo che con tutta la roba che hai non hai niente da metterti!” le risposi.

“be allora aiutami tu!” mi rispose lei con tono da povera bambina afflitta.

Mi diressi verso il suo armadio e presi il primo vestito che trovai e le prime scarpe coi tacci e glie li lancia addosso.

“Non ho niente da mettermi” le feci il verso io dirigendomi verso il bagno per farmi una doccia e truccarmi.

Quando fummo pronte chiamai Jeremy per chiedergli se poteva venire a darci uno strappo al concerto dato che Justin non ci aveva dotto dove si sarebbe svolto il concerto, oppure ce lo aveva detto ma in quel momento eravamo troppo eccitate per ricordarcelo. Eravamo più eccitate noi che loro che dovevano fare il concerto!

Arrivate al Tric prendemmo posto proprio sotto il palco, dove ci stavano gia aspettando Justin e Christian.

Ci salutarono ma subito dopo dovettero andare dietro le quinte perchè era ora.

“Buona fortuna!” gli urlammo noi in coro.

Dopo cinque interminabili minuti finalmente eccoli: i mie migliori amici li che cantavano “All Around The World” poi subito dopo “Boyfriend” poi “Favorite Girl”, “Eenie Meenie”...

Ero veramente fiera di loro, i nostri ragazzi quelli che ci avevano ospitato e quelli con cui avevamo legato subito, ora erano li su un palco a cantare le loro canzoni migliori.

In quel momento Spencer mi diede una gomitata e mi disse:

“C'e Justin che non fa altro che guardarti dall'inizio , secondo me è cotto di te!”

Alzai lo sguardo verso di lui: ere vero mi stava fissando e sorridendo.

Da quando era arrivata a Stedfort lui era diventato subito il mio migliore amico ma mi era sempre piaciuto come ragazzo era così... fantastico aveva sempre un sorriso bellissimo su quelle sue bellissime labbra.

Quando il concerto fini ci fu un'applauso interminabile erano tutti entusiasti, chi lo può mettere in dubbio, erano veramente bravi. Infatti quando uscirono dalle quinte e si unirono a noi: erano contentissimi e fieri di loro.

“Sapete tutti no chi è la Island Records?”

“E' la casa discografica di Amy Winehouse e Lily Allen” Precisò Jeremy

“Ecco prima L.A. Reid ci ha offerto un contratto discografico, che ne dite dovremmo accettare?”

“Assolutamente si!” rispondemmo io e Spens eravamo tutti al settimo cielo.

“Aria posso parlarti un attimo?” mi chiese Justin prendendomi per mano e portandomi in una stanzetta dietro le quinte.

Mi prese la faccia tra le mani e mi disse:

“Aria io ti amo e ti ho sempre amato dal primo giorno in cui ti ho vista alla stazione”

E mi baciò e io... beh ricambiai.

Era un bacio così pieno d'amore che mi sembrava di sognare.