Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Hutchersonswife    12/06/2012    2 recensioni
Dal prologo:
Ho 15 anni e la mia vita è uno schifo. Già qualche volta avevo pensato di suicidarmi ma poi ogni volta penso che sia inutile, che me ne pentirò.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nella mia vita, ho sempre avuto degli idoli, delle passioni che adoro tutt'oggi e rispetto quelli degli altri, anche se non mi piacciono. Ci sono molte persone, anzi quasi tutte, che non lo fanno, ed è questa una delle cose che più mi manda in bestia. Ma cosa importa se quel che piace a me non piace a voi? Lasciatemi perdere, fatemi pensare con la mia testa, non sono obbligata a pensarla come a voi. Non puoi dirglielo, loro sono così maligne che non faranno altro che infangare ancora di più tutto ciò che ti piace, tutto ciò in cui credi; se non glielo dici, continueranno a fare quello che fanno finchè non si saranno stancate di farlo. Vabbè, sono ripetitiva, lo so. Comunque il punto è questo: voglio parlarvi di alcune persone, le quali tutte hanno fatto ciò che ho criticato sopra, altre anche di peggio. Se fino a ora vi ho raccontato la mia storia generalmente a periodi, ora vi voglio raccontare di qualcuno che ne è stato parte. Comincio con quello che per me è più importante: quel ragazzo che avevo conosciuto al mare, proprio lui. Bhè, per me è stato importante per molto tempo. Lo conobbi giocando a pallavolo con una mia amica che lo conosceva: lui venne, si presentò e giocò con noi. Era spiritoso, simpatico, dolce, avevo sempre il sorriso per tutti, era anche abbastanza carino, solo che era un pò basso( è destino che nella mia vita avrò speranze solo con quelli bassi, ma non importa). Lo conobbi che era un martedì e già cominciava a piacermi; due settimane dopo eravamo fidanzati. Ogni giorno ne ero sempre più innamorata, figuratevi dopo il primo bacio che ci eravamo scambiati al cinema. E lui, il giorno dopo, mi disse che mi amava, che tutte le sue ex erano solo puttane, che amava e avrebbe amato solo me, me lo prometteva. Bhè, io, non sapevo che dire, ero stata fidanzata solo una volta non sapevo come comportarmi; alla fine gli dissi anche io che lo amavo, ma non gli ricambiai tutte le promesse. Dopo pensai: non si fa così, ti amo si dice dopo qualche mese, non dovevi dirglielo. E poi riflettei un attimo: lui aveva detto ti amo anche alle sue ex, e poi dopo che era tutto finito diceva che erano puttane. Avrebbe fatto così anche con me? Non lo sapevo, e non mi importava, mi piaceva e volevo vivere al momento. Era solo di un anno più grande di me. Una sera stavamo parlando di Harry Potter, un libro che ci accomunava. La discussione che cambiò tutto per me fu questa, me la ricordo come se fosse ieri:
Io:" Chissà se la Rowling farà altri libri…"
Lui:"Se li farà, andremo a vedere assieme i film tratti da quei libri"
Mi ci volle un momento per capire quello che diceva: lui voleva una storia lunga anni; non mi ricordo a quei tempi quali film erano usciti, ma ricordo che di sicuro gli ultimi due non erano usciti. Ed io, che a quei tempi avevo 12 anni, cosa potevo rispondere? Dissi:
"Già :)"
Che stronza fui, me ne rendo conto. Lui voleva una storia seria, non di quelle che durano tre mesi. Voleva quella che durava anni. Io ho avuto paura: mia zia, la sorella di mia madre, a 13 anni si era fidanzata con uno di 18 e credetemi se dico che ancora ora stanno assieme da fidanzati, non convivono nemmeno. Ognuno a casa dei suoi genitori. Quando metto in mezzo l'argomento del matrimonio, loro dicono che non si sposano per mancanza di soldi, ma io non ci credo. Non si amano più, si vede subito. Stanno assieme perché, alla loro età e dopo quasi trent'anni di fidanzamento, non saprebbero che fare, chi amare. Ma questa è un'altra storia. Resta il fatti che non volevo fare la loro fine. Così, qualche tempo dopo, lo lasciai. Lui la prese male, disse che aveva passato la notte intera a piangere. Io non sapevo come fare a calmarlo, sembrava una furia. C'è da dire anche il fatto che i miei non vogliono fidanzamenti prima dei 16 anni, quindi ci saremmo dovuti vedere, se ci andava bene, solo il sabato. Alla fine si calmò  e rimanemmo con la promessa di diventare amici, anche se prima di questo mi disse che era stata la relazione più "merdosa" di quel che aveva avuto. Per un pò  si comportò da amico, poi il nostro rapporto si raffreddò. Poi cominciai a fare la seconda, e non si fece più sentire. Poi, dopo le vacanze natalizia, mi mandava tanti messaggi e io lo rispondevo. Ok, rileggendo i messaggi a distanza di tempo, mi rendo conto che rispondevo in maniera troppo….aperta,ecco. Ma era una cosa involontaria. Io lo ritenevo il mio migliore amico. Lui, invece, pensò che io ci provavo e quando gli dissi che non era vero,bhè, non sapere quante me ne disse. Mi mandò un messaggio di 10 pagine sul cellulare, e fu una cosa straziante, per me. Mi chiamò zoccola, puttana, inutile, mi disse quanto riteneva stupido il mio amore per Tiziano Ferro, per Harry Potter,e per tutto quello che amavo. Mi disse quello che veramente pensava di me, cose che non pensavo potessero mai essere create nella sua mente. A un certo punto pensai fosse uno scherzo. E perlopiù, il bastardo, questo messaggio lo mandò di notte, che io passai insonne e piangente. Io non ci sono rimasta altro che una merda, una vera e propria merda. Io potevo offenderlo, potevo attaccarlo, dirgli quanto era stato stronzo ma non lo feci. Perché? Per gli stessi motivi per i quali non offesi Lea. E poi lui andava a scuola in centro, conosceva più persone ed era molto conosciuto anche lei, ci metteva meno di un secondo a sputtanarmi se voleva, meno di un secondo a rendere la mia vita peggiore di quella che era. Così gli dissi che non doveva trattarmi così, non me lo meritavo, e che avevo dei problemi in famiglia e a a scuola. La seconda cosa era vera, la prima no, ma lo sarebbe diventata ben presto; questa è un'altra storia, però. Lui pian piano si calmò, ma mi disse che gli sarei sempre piaciuta, poi i rapporti ridivennero più freddi, ci siamo sentiti qualche volta e  a mare in estete ci parlavamo sempre. Comincerò fra poco il mare, chissà quale sarà il suo comportamento. Quel  ragazzo lo ritenevo il mio migliore amico, mi confidavo, gli raccontavo le mie paure, gli parlavo di come amavo i miei idoli, le mie passioni. Lui ogni volta mi faceva credere di comprendermi, ma non lo ha mai fatto sul serio, e alla fine si è dimostrato per quello che era. Sono contenta di avermelo lasciato alle spalle.


Vorrai parlarvi di quella che è stata la mia migliore amica per buona parte di quest'anno. Antonella, è il suo nome. Posso dirlo: è così ottusa che nemmeno sa che cosa sia una fan fiction, non c'è pericolo che legga tutto questo. Io stessa mi chiedo come facevo ad essere la sua migliore amica. Forse perché con lei mi sentivo protetta, non giudicata, ma non era a lei che confidavo tutto, lei non avrebbe capito. Ci vuole un attimo per descriverla, tutti hanno incontrato un tipo come lei: alta, magra, bella in qualunque circostanza,ricca,sempre vestita bene; la classica ragazza che fa foto ogni ora con l'Iphone e in qualunque posa, spesso molte pose da….si, si è capito. Quella che si fidanza con uno senza neanche conoscerlo solo perchè è bello, ma dopo un giorno lo lascia; quella che scrive cuori e "amoreeeeeeeeeeeeee" a tutti, anche se non li conosce. Sul serio, è proprio così. E credetemi quando dico che ancora io non mi capacito di pensare a come ho fatto ad essere la mia migliore amica. Mi trattava male, facendomi fare brutte figure davanti a tutti, spesso usava le mani "per gioco", quando sapeva e glielo ripetevo sempre  che mi dava fastidio. Sapete, anche quelli del paese 2 usavano le mani " per gioco".  Voleva fare le foto e poi metterle su facebook, ma io non volevo. Sapete, non sono molto fotogenica, e la gente dà solo giudizi. Vi ricordate di Lea? Bè, Antonella la odia. Capitò, in quel periodo che quest'ultima era la mia migliore amica, che dovevamo fare una gara a squadre insieme. Io, seppure controvoglia, le dovetti andare a chiedere delle cose, e a un certo punto lei fece una battuta per cui feci un sorrisino stirato; mentre parlavo con lei della gara, guardai Antonella un paio di volte e lei se ne accorse. Così pensò che stavamo parlando male di lei. Ma sul serio aveva così poca fiducia in me? Litigammo e poi lei mi chiese scusa, mi disse che non mi avrebbe trattato più male. Puntualmente, lo rifece. Io tollerai, ma dopo due settimane ci picchiammo per una stronzata: stavamo in macchina, e lei teneva i piedi affianco alle mie gambe e me le sbatteva contro lo sportello. Mi faceva male, e dopo che lo aveva fatto per due minuti e le avevi detto più di una volta di smetterla, le arrivai uno schiaffato sulla gamba. Avevo acceso la miccia di una bomba. Mi ritrovai con due lividi per ogni gamba, più un morso sulla guancia sinistra. Litigammo, di nuovo, ma le dissi sul serio quello che pensavo di lei. Restammo così per tre settimane; poi mia sorella mi disse che conveniva a me fare pace, continuando così lei mi avrebbe solo infangato; mia sorella lo sa, aveva capito capito quello che aveva capito io: fra tutte e due, quello con più influenza sugli altri era lei. Lei che poteva sputtanarmi, lei quella che le persone credevano sempre. E così misi da parte l'orgoglio e chiesi scusa.Lei le accettò, ma io non accettai di essere la sua migliore amica; d'altronde, lei ne aveva tanto. Non una, due, tre ma dieci, forse una ventina. Cazzo, la migliore amica è una e basta. Mi diceva sempre che ero io la sua preferita, ma un giorno lessi i suoi messaggi di nascosto e vidi che diceva lo stesso a tutte.




L'ultima di cui voglio parlarvi si chiama Gaia. Era dolce, quando l'ho conosciuta, simpatica. Arrivai a tal punto di fidarmi di lei da raccontarle una piccola parte di quello che sto raccontando a voi. Poi lei e Antonella divennero migliore amiche e non dico che questo è un male; ma Gaia mi ha dimenticato, come molti hanno fatto, pensa solo ad Antonella, quando non sa che Antonella non pensa a lei. Direte: cosa c'entra questo con quello che scritto all'inizio? C'entra eccome, tutt'e due, come il ragazzo, insultarono i miei idoli le mie passioni, prendendomi in giro pubblicamente e facendomi sembrare una stupida. Scrivevano "Harry Potter è ricchione" sui muri della palestra, senza contare quello che mi hanno detto; non pensavano, credo, di insultare anche me. Io sono fatta così, non so voi: se qualcuno insulta quello a cui tengo, me la prendo, insultano una parte di me e qualcosa che io amo. Gliel'ho detto e loro l'hanno fatto semplicemente con meno frequenza.



Sono stata insultata per il mio aspetto fisico, per il mio carattere, e hanno insultato i miei idoli. Le prime due cose non potevo tenerle nascoste, ed erano difficili da modificare. I miei idoli? Bè, quelli che non ho mai rivelato posso tenerli nascosti, anzi parlarne con chi mi fido. Mi fido di voi. Per questo a voi posso dire quello che a loro non ho detto, quelle cose che per cui farei pazzie, ecco perché a voi posso dire il mio amore  per la chitarra, per  Ed Sheeran, per Hunger Games e per Josh Hutcherson, anche se so che probabilmente niente di queste cose piace anche a voi. Ma voi non mi tradirete. Giusto?






Angoletto dell'autrice:
Non ho ricontrollato il capitolo, volevo caricarlo subito. Scusate per gli eventuali errori :)
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Hutchersonswife