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Autore: MerahKegilaannya    13/06/2012    1 recensioni
Questa non è una storia d'amore... non so cos'è con esattezza, qualcuno prova dolore, qualcuno amore, forse è un raccontino di terz'ordine così strano da indurti ad amare chi dovresti odiare perchè il bene e il male si confondono nella lattescente marea dell'Essere.
-Hanna è tutto quello che lui non è .
Lei è, semplicemente è. -
Storia di un ossessione.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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She.. Salveee =) Prima di iniziare la lettura vorrei mettere alcune precisazioni.
Questa storia è raccontata dal punto di vista di una persona malata, di un pazzo in pratica, nel vero senso della parola... è una storia triste che si è scritta da sola liberamente ispirato ad un disegno... avrò disegnato una ventina di volte questa ragazza che dorme, dai lunghi capelli rossi, le ciglia lunghe, le labbra carnose,la pelle abbronzata e l'espressione corrucciata, ho voluto dare un nome a questa ragazza che ormai mi perseguitava ad ogni angolo di carta straccia, era diventata per me una vera fissazione disegnarla e ridisegnarla, aggiustarla e cambiarla , l'ho fatta evolvere per poi pentirmene e farla redregrire al punto di partenza.
In pratica questa storia è il frutto di un ossessione, e così l'ho trasportata sulla carta, la storia di un ossessione morbosa di un individuo disturbato.
Non ci saranno scene di sesso, ne di violenza o linguaggio scurrile, ho messo il rating arancione per la trama in generale e l'argomento crudo che tratta qesta storia quale l'ossessione di un disturbato.
Se ancora vi va di leggere sappiate che non rubo le mutandine alla mia vicina di pianerottolo (anche perchè è mia nonna o.O)
La trama subirà continui sbalzi temporali per spaziare nell'arco di quattro anni, se alcuni pezzi sembrano perdere aderenza con il brano, beh è puramente voluto, le ripetizione spasmodiche sono volute... QUESTO E' UN ESPERIMENTO.  
Se vi va aiutatemi a migliorare, perchè non ne sono affatto convinta... solo infondo anche io mi sono innamorata di Lei, e non potevo lasciarla a marcire nel blocchetta degli appunti ù_ù
La storia è breve, forse solo un po pesantuccia... beh, se qualcuno è ancora vivo dopo questo "piccolo" angolino di precisazioni...beh, Buona Lettura!!!
Key _

She.


Ryuk poteva passare ore a osservare tragicamente immobile quella chioma rossa.

La mattina lei si sveglia alle sei, o meglio, la sua sveglia nera e blu, è impostata per cominciare a trasmettere metal pseudo satanico a partire dalle cinque meno un quarto e continuare a suonare stridulamente fastidiosa e distorta a intervalli di quindici minuti, fino a quando scoccate le sei 
Lei  non la zittisce definitivamente; arranca assonnata verso la cucina , attacca la moka, quella elettrica tanto carina che incomincia a muggire forsennatamente quando il caffè sta per uscire.
Ciabatta verso il bagno, si siede sulla tazza  per fare pipì e quasi ci si addormenta sopra, riesce ad alzarsi solo dopo una decina di minuti, si fa il bidet e lancia le  mutandine nel cesto del bucato sporco, a volte lo centra, altre no, e sconfortata le abbandona per terra.
Si lava la faccia con uno scrub esfoliante dalla confezione azzurrognola, si strofina i denti (questo mese lo spazzolino è arancione... ) con un dentifricio zuccherato , da bambini; si mette i pantaloncini e va a spegnere la  caffettiera  che ormai da dieci minuti muggisce disperatamente, prende un barattolo di yogurt dal freezer e mangia la sua personale ricetta di yogurt alla frutta gelato 
, poi qualche cucchiaiata di cereali presi direttamente dalla scatola. 
Si veste, a volte, con cura maniacale, abbinando colori in gradazione ascendente, marche, stili e innumerevoli accessori .
In quei giorni si acconcia altrettanto maniacalmente i lunghi capelli  in morbide volute ricce, sistemando uno per uno i boccoli rosso fuoco; si trucca osservando attentamente ciò che deve indossare e  generalmente si tinge le labbra di rosso.
Lei, ha quindici tonalità di rossetti rossi ordinatamente riposti sotto la specchiera, dall'amaranto all'aranciato, dal magenta al bordò, dal rosso pallido al carminio, poi tre stick di quello che il suo colore di rossetto preferito , rosso sangue.
Passa il mascara sulle ciglia che incorniciano gli occhi verdi, indossa un paio di orecchini vistosi, travasa il suo universo da una borsa all'altra, indossa i tacchi, prende le chiavi di casa e quelle delle sua mini rossa parcheggiata sotto casa.
Esce , va a lavoro, arriva ad un set fotografico  a caso o si incerotta i piedi preparandosi a sfilare per ore con scarpe di tre taglie più piccole della sua. 
Altre volte si fa la doccia, si asciuga i capelli lasciandoli gonfi e disordinati usando l'unica accortezza di fermarli con una grande fascia blu per evitare di esserne infastidita, un paio a caso di pantaloni , possibilmente molto neri, molto larghi e dal cavallo molto basso o un paio di jeans rattoppati, una canottiera , una felpa, gli anfibi viola, neri o blu.
Prende la tracolla Invicta nera e verde e guida fino alla facoltà di archeologia .
Pranza tutti i giorni ad un ristorante dove lavora la sua migliore amica, Suzanne , o, a volte va all' 'Oriental Express', un grande ristorante specializzato in cucina orientale (Cinese,Giapponese e Thailandese), dove si trascina dietro Suzanne nei suoi giorni liberi e insieme ordinano uno spropositato numero si pietanze che poi divorano con un abile lavoro di bacchette. 


Ryuk è anonimo.
Piacevole ma non simpatico, educato ma non di buona compagnia, curato ma non bello, intelligente ma non geniale. 
Sempre ben piazzato ma mai il migliore. 
1,81 , capelli castani, mascella tonda, naso dritto, labbra sottile e occhi di un azzurro talmente cupo da sembrare grigio, magro senza muscoli.
Le camicie bianche che indossa ogni giorno sono sempre ben stirate, la cravatta sempre nera è ben annodata, jeans scuri, dritti e anonimi, giacche bigie .
Vive in un appartamento di tutto rispetto al quinto piano di un vecchio palazzo vittoriano.

Dall'altra parte del pianerottolo vive Hanna Stain.
Lei è tutto . 
Lei è simpatica, l'anima della festa, bellissima, geniale. 
Mai ben piazzata, sempre la migliore. 
Hanna è tutto quello che lui non è .
Lei è, semplicemente è. 


Si erano incontrati per la prima volta quattro anni prima quando lei si era trasferita a ventun'anni .
Inerpicava per gli scaloni con una valigia sulla schiena, gli occhiali da vista in equilibrio precario sul naso.
Era Agosto, il caldo ti scioglieva le ossa e lei dirigeva i traslocatori come un capo cantiere dirige i manovali.

A quell'epoca i suoi capelli erano ancora neri. 

La incontra sulle scale, parlano, si presentano, cortesemente .
L
ui le chiede se può fare qualcosa per lei come amministratore del condominio.
Lei lo squadra, "è un tipo a posto" pensa, "di quelli che un giorno diventeranno ottimi padri di famiglia". 
Gli porge una chiave  e gli chiede se per cortesia  potrebbe andare a farle fare una copia delle chiavi nuove dal ferramenta all'angolo . 
Si salutano.
Ryuk fa fare una copia in più che conserva insieme alle altre otto, nel cassetto del suo comodino. 

Quel palazzo ha cinque piani, due appartamenti per piano per un totale di dieci appartamenti.
Ryuk ha istallato cicimici e microcamere in ogni casa; in una stanza tra la cucina e il bagno, tiene i computer collegati a nove linee dirette, chiusi sotto chiave.
In dieci anni nessuno lo aveva mai scoperto, ne aveva mai sospettato niente.
Ryuk ha trentun'anni, è un impiegato modello, preciso e incolore, è cronicamente annoiato, trae pacere solo nel filmare , catalogare e studiare i suoi coinquilini.
Sa tutto di tutti. 
S
a che la signora Smith , del quarto piano, tradisce il marito con il garzone del panettiere. 
Sa che la figlia dei Martin,Christi, del terzo piano, è lesbica e che il fidanzamento con Robert (anche lui gay); figlio primogenito dei Ketcher, anche loro del terzo piano;  è solo una copertura e che nell'appartamento che i loro genitori gli hanno comprato al primo piano vivono si due coppie ma contrariamente da quel che credono i rispettivi genitori : Christi e la sua ragazza Miki, e Robert e il suo ragazzo Iury.
Sa che Barbara Benson, sempre al primo, viene picchiata soventemente da sua marito .
Sa che i vicini degli Smith, gli Hernandez hanno insane abitudini alimentari e che la loro figlia adolescente vomita tutto quello che sua madre le fa ingurgitare a forza.

Quando li incontra sorride sempre.
Sorride a quelle nove famiglie felici , ipocritamente sorridenti e prefette e ride ancora di più dentro di se, sapendo che di li a poco il suo computer ricomincerà a registrare e catalogare altre nefandezze e ne è contento, ne è soddisfatto .

Lei  si trasferisce e poco dopo Ryuk se ne accorge.
Hanna è lei .
Lo sente, lo sa, lo vede, lo esige, ma lei a malapena si accorge della sua esistenza, lo saluta sorridente, lo chiama "Signor Amministratore" con quella sua voce brillante e talmente adorabile. 
Ma non di più.
Ma mai di più .
L
o sapeva e ci conviveva da anni, limitandosi a fissare quella sua nera chioma ribelle, a tappezzare quella stanza con le sue foto , quando i capelli si erano tinti di rosso , quelli che trova su internet, sulle riviste e i fotogrammi che estrapola dai suoi filmati. 
Lei dappertutto. 
La osserva anche quando incomincia a portarsi a casa un ragazzo dopo l'altro, sono tutti muscolosi modelli, giovani ben piazzati, irruenti e maleducati.
Li guarda, li sente, si liquefà nella sua stessa gelosia e gode incommensurabilmente quando lei ,ancora nuda, li butta fori dal suo letto, dalla sua casa e dalla sua vita. 

Si accontenta di spiarla, di amarla silenziosamente, di rubarle i capelli dalla spazzola, un po di shampoo dalle boccette , l'intimo impregnato del suo odore, sistemarle i libri di scuola che ancora deve si è scordata di riporre nella libreria, dare un po di acqua ai gerani che lei non disseta mai e ritornare sui propri passi  chiudendo in modo reverenziale la porta.

Il sette Ottobre, quattro anni dopo il suo arrivo, il sette Ottobre giorno del suo venticinquesimo compleanno.
Hanna si ravviva la tinta, si veste più elegantemente del solito, mette gli orecchini di diamante, si lacca le unghia di nero ed esce. 

Quella notte ritorna con un ragazzo , bello ... bellissimo, curato ... curatissimo. 
R
yuk è abituato. 
Ryuk aspetta pazientemente che  Lei lo cacci fuori per osservare in pace le pieghe che il lenzuolo forma contro il suo corpo, aspetta pazientemente ma i due rimangono abbracciati, a baciarsi e a parlucchiare sottovoce fitto fitto, come dei bambini . 
Si addormentano insieme, si svegliano insieme e dopa aver fatto colazione insieme, vanno all'università insieme. 
Succede anche la notte dopo, e quella dopo ancora, e ancora, e ancora. 
 
Ryuk si tranquillizza, è solo il figlio del dirigente dell'agenzia per modelle per cui lavora Lei , 'è solo per interesse lavorativo ' si dice e scaccia malamente il pensiero, la folle ipotesi che Lei si possa essere innamorata.
E
ppure passa un mese, poi due, cinque... sette... nove. 

A giugno Hanna si lascia convincere, Lei sta davvero pensando di abbandonarlo, vuole trasferirsi.

Ryuk perde la testa. 

Ryuk poteva passare ore a osservare tragicamente immobile quella chioma rossa.
La mattina; il pomeriggio, da lontano, a pranzo seduto a due tavoli da lei; la sera quando esce con le amiche,  mentre sente montare una gelosia dilagante e inconcludente.
La osserva, Ryuk, sempre. 
Sa tutto di lei.
Sa che si chiama Hanna, che compie gli anni il sette Ottobre, che ha il piercing alla lingua e un grande tatuaggio che le occupa gran parte della schiena, che aveva i capelli neri ma li tinge di rosso dall'estate dei suoi ventun'anni, sa che ama il rosso e il verde, che ha sviluppato una dipendenza dai cibi orientali, dallo yoga, dalla nicotina, dal the Arancia e Zenzero, dal caffè senza zucchero e dai cornetti ai cereali col miele.

Sa che dorme sempre con una stecca di incenso alle rose accesa sul comodino, che spesso quand'è sola trangugia una manciata di sonniferi per addormentarsi.

Sa che studia archeologia e adora la storia dell'arte, che fa la modella di nascosto ai genitori che vivono in Svezia.

Ryuk sa che Hanna è "Lei".
Che Lei è tutto .
Che Lei semplicemente è. 
Lo sa, ne è conscio e per questo capisce, esige di fare i suoi interessi. Quelli di Lei naturalmente.
Ryuk sa che Lei non sarà felice.
Sa che soffrirà, sa che quella vita non fa di Hanna "Lei".
Ma Hanna è Lei.
Non può essere altrimenti.


Ryuk la guarda dormire, così tranquilla, così da vicino per la prima volta.

Ha raccolto quattordici anni di studi .
Ha resettato il computer e ha mandato tutti i dati a chi sa che  ne farà buon uso.
Diventerà il più grande studio comportamentale della storia
.
Se lo sente. 
Lo sa.
Disattiva microcamere e cimici dall'impianto centrale. 

E' così bella con la canottiera lisa del pigiama e i pantaloncini macchiati di vernice.

Pulisce la casa, vende tutto quello che c'è dentro, si dimette, mette la liquidazione in banca e lascia casa e conto in banca alla sua sorellina.
La piccola dolce e perfetta ventenne Marie.
Marie dai capelli rossi e gli occhi verdi dagli anfibi e dai libri di archeologia nella borsa.
Ryuk sa che la vera 'Lei' è Marie, ma ormai ci ha rinunciato da tempo.
Ad Hanna non può rinunciare, lei è una sostituta troppo perfetta.
Hanna è la sua 'Lei'.

Ryuk lascia le scarpe ai piedi del letto, si appoggia alle lenzuola verdi e lascia cadere la candela che ha in mano , chiude gli occhi sorridente mentre il fuoco già gli artigliava la camicia.

Ryuk ha scambiato i sonniferi di Hanna con altri venti volte più pesanti.
Ora lei è zitta e  quieta accasciata sul sedile accanto al suo, mentre guida verso quella casetta appena fuori città che ha pagato una miseria.

L'ha fatta bella per lei, è piena di fiori, incenso e candele dappertutto, è così bello.
Ryuk lo sa e sorride.

La candela è alla vaniglia, ma non riesce a coprire l'odore acido della benzina.
Al suo fianco , Lei  muore silenziosamente, agonizzante, come lui d'altronde, sorridente perché ora lo sai, che è Lei .
Sa che Lei gli appartiene.
Muore felice, risoluto, soddisfatto, manda un bacio a Marie e si lascia divorare, stretto ad Hanna, dalle fiamme rosse e guizzanti come i capelli di Lei.



Key_











   
 
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