Capitolo uno.

-Che diavolo sta succedendo qui?!-

A Kurt venne quasi un infarto quando entrò in cucina e si trovò davanti uno spettacolo raccapricciante ai suoi occhi:

Un sottile strato di farina ricopriva ogni superficie libera, alcune uova rotte giacevano sul tavolo ed il loro interno stava lentamente colando sul pavimento; i pensili erano aperti,mentre il loro contenuto si trovava sparpagliato per tutta la stanza; all'interno del forno Kurt riuscì a intravedere un ammasso nero e bruciacchiato,e decise di non indagare ulteriormente su cosa fosse.

Il ragazzo dagli occhi color cielo,che in quel momento erano spalancati come la sua bocca,guardò scandalizzato il suo fidanzato,che si trovava in mezzo a quel disastro,circondato da scatolette di tutte le forme e dimensioni,pentole,padelle e cucchiai,

Solo allora si accorse che il riccioluto indossava un grembiule rosa confetto a fiori,e teneva in una mano un mestolo con della sostanza gialla che colava lentamente verso il basso,e nell'altra un enorme libro di ricette.

Magari in un altro momento sarebbe pure scoppiato a ridere a vederlo conciato così,con i suoi adorabili ricci che gli ricadevano sulla fronte e gli occhi color ambra che lo fissavano terrorizzati,ma adesso era troppo paralizzato dallo stupore per pensare a qualsiasi cosa che non fosse “La mia cucina..”.

Intanto Blaine,dopo aver visto Kurt,aveva iniziato a guardarsi intorno,e poi aveva assunto senza nemmeno accorgersene la faccia da cucciolo,segno che era dispiaciuto.

Kurt intanto aveva iniziato a girovagare per la cucina.

-Allora Kurt,ehm,sei tornato prima oggi eh? Non hai trovato traffico?-

Iniziò a balbettare Blaine,mentre il suo ragazzo continuava a ispezionare la stanza.

-In effetti,ho chiesto il pomeriggio libero. Volevo essere a casa prima,oggi.- Gli rispose la voce cristallina del soprano,che intanto si era soffermato ad osservare attentamente la chiara di un uovo che stava colando sul pavimento,lasciando una macchia giallognola sul parquet della cucina.

- Oh,non preoccuparti per quello,Kurt,pulirò tutto io – Disse Blaine,scrutando preoccupato il suo fidanzato. Poi realizzò quello che Kurt gli aveva appena detto. -Come diavolo hai fatto ad avere il pomeriggio libero? Sei sempre così impegnato...-

Chiese Blaine,aggiungendo una nota di amarezza all'ultima frase.

Da quando si erano trasferiti a New York,subito dopo aver trovato un appartamento,Kurt si era impegnato con tutto se stesso per trovare un lavoro che amasse.

Era riuscito ad avere qualche piccola parte in alcuni musical,sopratutto grazie all'influenza di Rachel,oramai stella affermata di Broadway.

Ma Kurt si era presto reso conto che il teatro non faceva per lui.

Non era come quando aveva cantato con Rachel su quel palco di Broadway in un teatro vuoto,per le nazionali del Glee un po' di anni prima.

Nella realtà c'era una grande concorrenza,persone pronte a tutto pur di sfondare in quel mondo,e per quanto Kurt ci avesse provato,non aveva retto alla pressione,ed ogni sera tornava a casa stanco e nervoso,tanto che persino Blaine aveva iniziato a preoccuparsi.

Così Kurt,un po' a malincuore,aveva lasciato le luci del teatro per un lavoro che lo facesse sentire davvero vivo.

E dopo qualche mese l'aveva trovato.

Infatti,cercando tra gli annunci del giornale,uno in particolare aveva attirato la sua attenzione: Una nota rivista di moda cercava stagisti.

Kurt aveva ottenuto il lavoro,e grazie al suo stile particolare ,alla sua perfetta conoscenza del mondo della moda ed alla sua capacità di prevedere le tendenze,aveva scalato in fretta la piramide del giornale,ed era arrivato quasi alla punta: era,infatti,il co-direttore della rivista.

Era molto amato da tutti i suoi collaboratori,ma era anche diventato un uomo molto impegnato.

Blaine era stupito che fosse riuscito a trovare un pomeriggio libero in mezzo a tutti i suoi impegni.

- Bhè,mi ero portato avanti con il lavoro,e la maggior parte degli articoli per l'uscita del mese prossimo sono pronti...inoltre ho fatto anche qualche straordinario,in modo che se anche avessi saltato un pomeriggio,non avrei dovuto passare notti in bianco per rimettermi in pari.- Ammise il soprano,arrossendo leggermente,e smise di osservare l'uovo che colava per fissare lo sguardo in quello di Blaine.

- Ma di certo non pensavo che tornando prima a casa mi sarei trovato davanti a te che tenti cambiare il colore della nostra cucina con l'uso di farina e uova-

le guance del riccioluto si imporporarono improvvisamente,sia per le parole di Kurt,sia per i suoi occhi azzurri che lo fissavano intensamente.

-In realtà,non sto cercando di cambiare il colore della cucina,mi piace quello che hai scelto te.- Rispose imbarazzato Blaine, -L'idea originaria era un'altra.- Continuò.