Che strano... Mi sembra di aver dormito per un'eternità!
Sarò già sulla terra?
Probabilmente si... Devo solo trovare i Sayan...
Una navicella era atterrata, o meglio, si era schiantata, nel giardino della casa di Bulma e Vegeta, nel bel mezzo della notte. Una tipica astronave sayan, infatti la persona che ne uscì aveva una tuta identica a quella che tempo addietro avevano indossato Radish, Napa e Vegeta. Quella persona era una ragazza. Aveva un'aria intorpidita, sembrava che si fosse appena svegliata in seguito al fastidioso suono di una sveglia rotta che suona con tre ore di anticipo.
Aveva dei lunghi capelli neri e lisci, non poco arruffati, che le ricadevano disordinatamente sulla schiena. Aveva un fisico alto e slanciato e degli occhi freddi del color del ghiaccio.
La ragazza uscì dalla nave e iniziò a fare qualche passo. Si sentiva incredibilmente debole, ogni singolo passo le costava uno sforzo enorme. Doveva trovare Vegeta, così le era stato ordinato. Aveva percepito la sua aura, ed era riuscita a schiantarsi li.
Faceva fatica anche a mettere a fuoco il giardino intorno a se, dopo una vita passata in uno stato simile ad uno strano sonno.

Il rumore dello schianto aveva svegliato tutti in casa. Vegeta, Bulma, Trunks e Bra si erano precipitati nell'enorme giardino per vedere che cosa era successo. Nessuno disse niente neppure quando videro la ragazza che barcollava come ubriaca vicino all'astronave.
Vegeta provò delle emozioni che lui stesso non avrebbe saputo definire nel vedere quella persona con la tipica tuta da Sayan. Anche se una parte di se era stranamente contenta per l'arrivo di qualcosa o qualcuno che rompesse finalmente la monotonia della sua vita.
Nessuno osò avvicinarsi più di tanto a quella persona.
Bra si avvinghiò al braccio del padre per la paura, Vegeta rimase calmo e impassibile e Bulma e Trunks rimasero semplicemente senza alcuna parola da dire.
La ragazza provò un dolore allo stomaco. Si accorse che probabilmente era da tanto tempo che non mangiava, e anche se non lo sapeva, era perchè era rimasta in quell'astronave dieci anni in più di quanto avrebbe dovuto, era quindi da tale tempo che non mangiava.
Provò un senso di felicità dopo tanto tempo nel vedere quelle persone. Capì che uno di loro doveva essere Vegeta, percepì la sua aura.
Capendo di essere finalmente in salvo, si lasciò cadere a terra, sul prato del giardino, sentendo ogni briciola di energia lasciare il suo corpo, e perse completamente i sensi.

Quando la ragazza si svegliò, si sentì stranamente a suo agio, era al caldo, ed era comoda. Vegeta l'aveva messa su un divano, pur non sapendo con esattezza chi fosse quella ragazza, ma sapendo che avrebbe sconvolto quanto bastava la vita di tutta la sua famiglia. Quella persona aveva qualcosa di familiare...
-Oh, si è svegliata!- Disse un'acuta voce femminile proveniente da accanto alla ragazza, vedendo che aveva aperto lievemente gli occhi.
-Mamma, papà, si è svegliata!- Disse una voce maschile.
Nè vegeta nè Bulma sentirono le voci dei figli, erano troppo impegnati a litigare... Come si permetteva Vegeta di portare una sconosciuta in casa solo per come era vestita?
-Hai fame?- Disse amichevolmente Bra porgendole una fetta di torta.
La ragazza, senza fare troppi complimenti, sbranò in due secondi il contenuto del piatto.
-Ho... Fame... Fame...- Balbettò la ragazza.
-Lo vedo!- Disse Bra con un sorriso, dirigendosi in cucina per prendere qualcos'altro.
Intanto, lei ne approfittò per guardarsi intorno. Vicino a lei c'era un ragazzo dai capelli color viola che la guardava con un lieve sorriso.
-Come ti chiami?- Le chiese lui con un sorriso.
Lei dovette sforzarsi per ricordarselo.
-Lylet...-