Russian roulette
Sudava.
Sudava e
tremava.
I suoi capelli
color grano erano ormai
zuppi.
Le goccioline
di sudore gli grondavano
dalla fronte.
Le mani,
poggiate sui jeans, non
stavano ferme.
Era agitato.
Aveva paura,
il suo cuore batteva
all'impazzata. Aveva paura, ma non si arrendeva, ormai non aveva
più
nulla da perdere: la ragazza che amava era partita, perché i
suoi
genitori non le permettevano di stare con uno come lui.
Per lui, lei
era la sua ancora di
salvezza.
Lo tirava su
di morale anche quando
nessuno ne sarebbe stato capace. Lo faceva ridere, lo faceva
distrarre dai suoi problemi.
Per lui, lei
era il suo tutto. Erano
ormai passati quattordici mesi da quando lei se ne andò e in
questi
interminabili quattordici mesi, i più brutti della sua vita,
non si
sentirono neppure per telefono. Non era mai piaciuto ai genitori
della ragazza, ma non pensava fossero capaci di fare questo a lui. A
loro, perché anche la ragazza amava Justin in una maniera
incredibile.
Il padre di Justin, da quando sua moglie, Pattie, era morta, si ubriacava ogni notte e picchiava il figlio. Pensava che lui fosse la rovina di tutto, pensava che lui fosse la causa della morte della moglie.
Aveva passato
più notti in carcere per
guida in stato di ebrezza, ma se ne fregava. Al padre, se
così si
poteva definire, non importava minimamente del figlio.
Non importava
del fatto che soffrisse
costantemente anche lui. Del fatto che non aveva più amici
da quando
la mamma era andata via. Adesso la voleva raggiungere, almeno
lì
sarebbe stato bene. Pensava.
Anche se avesse voluto, ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Aveva accettato la sfida, e sperava con tutto se stesso che gli capitasse il proiettile per mettere fine alla sua stupida ed inutile vita.
Non avrebbe
mai avuto il coraggio di
suicidarsi, così prese al volo l'occasione che gli
capitò. Pensava
che se gli fosse capitato il proiettile, non era un vero suicidio.
Era solo sfortuna agli occhi degli altri, ma per lui era ciò
che
desiderava.
Non sopportava
più quel dolore, il più
grande dolore che si può provare. Era solo. Non sarebbe
importato a
nessuno se fosse vivo o morto.
Fece fare un
giro al tamburo della
rivoltella, dopodiché chiuse l'arma da fuoco, la
puntò alla testa
e premette il grilletto, sotto gli sguardi attenti e ansiosi degli
altri giocatori.
Nero.
Era
ciò che voleva, e finalmente, dopo
tanti anni, si sentì bene. Stava in pace con se stesso.
Ciao!
Sono consapevole del fatto che sia una cosa orribile e induce alla depressione, ma sono stata ispirata da Russian Roulette di Rihanna e siccome non ho nulla da fare, ho deciso di sputtanarmi nuovamente lol
Se volete lasciate una recensione, ne sarò felicissima (:
Ronnie - @hesmystrength
Sono consapevole del fatto che sia una cosa orribile e induce alla depressione, ma sono stata ispirata da Russian Roulette di Rihanna e siccome non ho nulla da fare, ho deciso di sputtanarmi nuovamente lol
Se volete lasciate una recensione, ne sarò felicissima (:
Ronnie - @hesmystrength