_Prologo

Era Giugno,pioveva a dirotto.Ero in macchina,con un polizziotto,barbuto e con una strana espressione sulla faccia,tra il malinconico e il triste. Eppure non ero triste.3 ore fa,finalmente libera. Libera da quella prigione di litigi fra mamma e papà.Era finita. Erano morti,tutte e due,opera mia. Non ne sentivo ne colpa,ne mancanza.Non erano niente per me,solo un peso.Dopottutto era così anche per loro. Mi stavo dirigendo verso gli assistenti sociali,mio fratello mi ha detto di non avere paura,’’andrà tutto bene’’. Non capisco ancora perché ci hanno separati lui era il mio tutto.Padre,amico,guardia del corpo e fratello.Chissà quando lo rivedrò. I poliziotti credono che ci sia stata una fuga di gas,e sia scoppiata la casa subito dopo,non credo che incolperanno una 14enne.Mio fratello era fuori con amici,perfortuna.Indossavo una maglia larga bianca con una scritta nera ‘’die’’ non a caso,uwna giacca nera lunga,e dei collant neri semi-trasparenti attilati,poi delle converse nere alte,le mie preferite. Mi ero preparata all’arrivo dei poliziotti,mi ero truccata e messa a posto per sembrare carina,ma sembravo più una che andava al funerale. La macchina tutto ad un tratto si ferma. Il poliziotto farfuglia qualcosa. Mi ordina di scendere. Ero davanti ad un edificio bianco alto quasi come un grattacielo,troppo per la mia cittò. Entro,mi accompagna in ascensore.Saliamo di tre piani,camminiamo e mi apre una porta e mi invita ad entrare.Entro. Nel corridoio c’era un via vai di gente,sembravano dottori,ma io non avevo paura. Chiudo la porta e mi siedo.Davanti a me c’è una donna,alta,magra,con gli occhiali.Occhi azzurri e capelli rossi.Davvero bella.Inizia a parlare. 

_buongiorno miss adams._ 

_buongirono signora._

_oh chiamami ashley._ oh sembra giovanile,non mi piacciono quel tipo di persone.Le ho sempre odiate.Inizio a guardare fuori dalla finestra annoiata.Le goccie di pioggia sembrano cadere piano,come foglie da un albero.L’assistente sociale inizia a farfugliare qualcosa,le scocco un occhiata e ritorno alla mia finestra. _okay piccola..vita nuova,e questo che volevi no?lo so sarà difficile,ma la scuola non sarà cosi pesante vedrai._

Mi fa firmare due fogli.’’Andrò alla  Fallen,fantastico’’ penso. La Fallen è una scuola molto rinomata tra gli adolescenti.Si dorme li e si va a casa solo il sabato.Sempre se ce l’hai una casa. E’ una scuola molto grande,anzi grande come una città.E’ molto famosa per le sue chiese ed il suo stile gotico. Sarà un’esperienza ‘’bellissima’’.Peccato che era a londra,Odiavo quella città.

L’assistente comincia a parlarmi della scuola in cui andrò …Oh no aspetta,cosa?! _COSA?!E mio fratello?Io non ci vivrò mai senza!_

_Tuo fratello ha 18 anni ,l’hanno affidato ad un’altra famiglia,e farà l’università,non credo che vi vedrete molto,sarà meglio così vedrai.._

Incomincia a farfugliare qualcosa, mi arriva un messaggio.

‘’Nadiaaaaa chiamami appena puoi,devi raccontarmi tutto! Andrà tutto bene,ti spiegherò. Xx Louis’’

Devo dire che mi manca.L’assistente sociale mi fa uscire.Il poliziotto barbuto apre la porta della sua auto e mi fa sedere.Ha smesso d piovere,c’è il sole. Dopo  5 ore di viaggio si ferma davanti ad una villa gigantesca. Londra . 

 

 

*S m i l e*