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Autore: V a m p i r e    14/06/2012    7 recensioni
FLUFF. Durante la seconda metà della settima stagione, Buffy ha bisogno di un po' di svago e manda le potenziali via per una sera, sotto sorveglianza, con l'intenzione di rimanere a poltrire sul divano senza ragazzine intorno. A casa con lei rimane Spike, e i due troveranno un modo decisamente divertente per trascorrere il tempo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Video Game.

Go play a video game
It’s you, it’s you, it’s all for you
Everything I do
I tell you all the time
Heaven is a place on earth with you



«Ti prego Spike... ti prego, togli quel coso.»
«Questo è assolutamente assurdo, cacciatrice. Combatti demoni tutto il giorno.»
«Sì, sì, okay... però spegni la televisione.»
Buffy Summers era accoccolata sul divano della propria casa, con addosso una coperta che non le permetteva di guardare la tv e il sacchetto di popcorn incollato al suo petto.
Spike non aveva intenzione di fermarsi, non nel giorno libero dalle invasioni barbariche made in potenziali, ma non aveva potuto far altro che ridere davanti alla potente cacciatrice ridotta ad una liceale spaventata da un banale film horror di terz’ordine.
«Spike!»
«Va bene, va bene, anche se sei una visione piacevole tutta tremante.» Ammiccò, prima di fare ciò che la sua Raggio Di Sole gli comandava. Non lo faceva sempre?
«Non dovresti essere fuori, in un locale o a divertirti, pet? Hai mandato via le potenziali perché non ce la facevi più, e poi ti ritrovo a rabbrividire davanti alla televisione.»
Buffy rise, facendo segno di volerlo vicino a lei. Negli ultimi tempi lo aveva evitato, poi cercato, e poi ancora evitato. Il ricordo di ciò che aveva fatto quando era senz’anima la invadeva ancora, ma c’era un sentimento nuovo, diverso dalla passione che provava per lui durante la loro relazione o dal disgusto. Era affetto. Mentre le sorrideva, le teneva lontane le potenziali se si sentiva male, la confortava o la faceva ridere, Buffy si sentiva protetta.
Sì, okay, lei stessa sapeva che protezione non era l’emozione più appropriata. Lui si era ripreso l’anima, però, no? Per lei. In quel momento stava patendo le pene dell’inferno per meritare il suo amore.
«Ti rendi conto di quanto tempo fa mi sono permessa di poltrire su un divano senza due o tre ragazzine accampate nel mio soggiorno?»
«E hai scelto un film horror perché...»
«...Perché sono un’idiota. Non pensavo facesse così paura.» La bionda fece il broncio, e non si ritirò quando Spike le volle fare una carezza.
Una carezza. Non era un comportamento da “old Spike”, il big bad, l’essere senz’anima.
«Amore, è The Ring, una stronzata americana. Fa ridere, altro che paura.»
«Senti, a me fa paura. Non guarderò mai più una cassetta anonima in vita mia.»
«Sei una stupida.» La canzonò, giocando con un ricciolo dei capelli biondi.
«Ha parlato il genio.»
«Sono andato ad Oxford, amore. Comunque, che ne dici di una partita alla playstation? Ti prometto che non ci saranno telefonate strane o bambine che escono dalle televisioni.»
Interpretò il suo sorriso come un sì.


Dieci partite dopo, Buffy non aveva fatto neanche un punto. Spike gongolava come un matto, quel sorriso impertinente sembrava stampato sul bel viso pallido.
«Hai barato!»
«Non è possibile barare alla playstation, sei solamente negata.»
«Devi aver trovato il modo... mi hai distratto!»
«Cacciatrice, ammettilo, io sono bravo in tutto quello che faccio e tu fai pena.»
«In tutto?» Rispose piccata, alludendo fortemente a quello che era successo tra loro.
«No, nel video game. Ti assicuro che in... altre cose, sei fenomenale.»
«Oh, per esempio?» Si mise a cavalcioni, sporgendosi in avanti come una bambina che vuole essere elogiata.
«Be’, c’era quella cosa con la lingua...» Iniziò, ma fu fermato dalla bocca della cacciatrice contro la sua. Gli ci volle un minuto per riprendersi, e dopo rispose al bacio con passione. Le sue mani rimasero sopra ai vestiti, graffiò la sua camicetta e fece cerchi sulle braccia, incapace di spingersi più in là per paura di perderla.
Neanche Buffy sapeva ciò che stava facendo. Ricordare quei momenti – quella terribile situazione, in cui l’unico sprazzo di luce era proprio Spike – l’aveva mandata fuori di testa. In un momento voleva solo le labbra di Spike, che le sue braccia la stringessero, il suo amore. Come prima.
«Quale cosa con la lingua?» Riprese appena si staccarono, tutta sorridente. Spike d’altra parte era stordito.
«Non importa. Dimenticata. Come mi chiamo?»
«Spike, ti chiami Spike. Nome stupido, ma s’intona ai capelli. Mi puoi fare un favore?»
«Sicuro Riccioli D’Oro. Certo, sotto lauta ricompensa.»
«Mi insegni a giocare al video game?» Chiese ritornando la bambina di un momento prima, con gli occhi grandi e una piccola “o” sulle labbra.
«Uhm, dipende. Sono un uomo molto impegnato. Diciamo... un bacio a tentativo?»
«Vedrò di sbagliare il più possibile.»

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Fluff senza senso, già. È che volevo creare qualcosa di dolce su questa coppia che però non fosse già visto, ho ascoltato Video Game di Lana Del Rey e... bum! Mi è venuta questa idea. Ditemi cosa ne pensate! :)
   
 
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