Nota: ci troviamo in Giappone, ben prima che Natsume entrasse all' accademia.
Ci sono giorni in cui il vento rinfresca e il sole sulla pelle riscalda e conscola.
Ci sono attimi che non vorresti finissero mai e infine ci sono giorni come l' ultimo dell' anno in cui tutto sembra possibile.
Il capodanno è una festa, ricca di opportunità e speranza, ogni anno Natsume e la sua sorellina Aoi si adoperano con entusiasmo a costruire decorazioni fatte con pezzi di bambù, rami di pino e corde intrecciate, poi si divertono a sparpagliarle per la casa, certi che terranno lontani gli spiriti maligni almeno per quella notte magica.
I giorni immediatamente prima al 31 dicembre Aoi si lecca i baffi al solo pensiero degli osechiryouri, il pasto che durerà per i primi tre giorni di gennaio. Viene custodito in delle costose scatole laccate rosse, ogni anno mangiarlo è un evento.
A capodanno si mangia assieme alla famiglia e poi dopo mangiato arriva la parte migliore, si va al tempio buddhista.
Il signor Hyuuga fa indossare a Aoi quel grazioso kimono bianco che le aveva comprato sua madre e Natsume invece ogni anno si fa sempre trovare pronto col kimono blu, non gli importa che gli sia piccolo, non gli intressano le occhiate divertite dei coetanei, no perchè lui la notte del 31 dicembre ha una missione importante da compiere.
Aspetta concentrato che i templi vengano aperti a mezzanotte, appena sente risuonare la campana va davanti all' altare, batte due volte le mani e recita la sua preghiera: che l' anno dopo non siano più costretti a scappare, che possano avere una casa fissa e degli amici.
La campana suona 108 volte perchè tanti sono i desideri e i peccati che l' uomo porta dentro e che devono essere cacciati fuori.
Dopo aver portato a termine la sua missione Natsume si sente più libero e insieme alla sorellina Aoi accende col suo alice le stelline di capodanno. Passerebbe delle ore a fissarle e a guardare i loro giochi di luce, ma loro come il capodanno prima o poi finiscono.
E a Natsume e Aoi non resta che sussurrare yoi otoshi ovvero buon anno.
Angolo dell' autrice:
I miei amici ogni anno la notte del 31 dicembre a mezzanotte spaccata mi mandano dei messaggi davvero divertenti eccone uno:
A tutti quelli che lo scorso
anno mi hanno inviato auguri di pace, prosperità, gioia ,serenità, amore,
benessere, etc.. comunico che: NON SONO SERVITI A UN TUBO...
Per il nuovo anno quindi si prega di inviare soldi contanti e/o assegni, buoni
benzina e/o gasolio, generi alimentari possibilmente a lunga conservazione (no
made in china). GRAZIE di cuore e auguri di buon anno!