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Autore: EriStefan95    14/06/2012    1 recensioni
Una storia vera nata per caso tra sabbia e mare nella calda estate del 2010. Un'incontro inaspettato che mi ha cambiato la vita.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mauro e Arianna erano appena arrivati,come ogni giorno puntuali nello stesso momento;ho sempre pensato si mettessero d'accordo. Loro sono i miei cosiddetti " amici estivi "; le nostre cabine sono le stesse e vicine da anni ormai, condividiamo ogni ora, ogni secondo, ogni attimo di questa meravigliosa stagione insieme; e per tutti questi anni sono convinta abbiano avuto una cotta l uno per l altra, ma non sono mai riusciti a dirselo. Quelle tipiche coppie di amici che così facendo pensano di non rovinare l'amicizia che li lega. Io invece sono Erica Orfanelli,ho quindici anni e se esiste qualcuno di cui sono follemente innamorata quel qualcuno è Luciano Ligabue.
<< Erica guarda lì >>. Arianna mi indicò con il dito il liberty grigio metalizzato che aveva appena superato il cancello principale del lido. A bordo c'era un ragazzo. Non si vedeva bene come fosse, il casco gli copriva tutta la testa lasciando uscire solo qualche ciuffo dorato che gli cadeva sulla fronte e la posizione in cui era non era delle migliori per stabilire quanto alto fosse; l'unica cosa certa è che ne io ne Arianna lo avevamo mai visto prima. Lo osservammo scrupolosamente in ogni suo movimento. Quando si tolse il casco la sua testa era nuovamente coperta da una matassa di capelli un po arruffati, un miscuglio tra castano e biondo cenere. Scosse la testa più volte,poi si infilò una mano tra i ciuffi per dare una sistemata.
 << Carino >> si limitò a dire Arianna con il suo solito sorriso malizioso;evidentemente la sua testa aveva già cominciato a fantasticare su di lui. La guardai aggrottando le sopracciglia e uno sguardo fulmineo partì anche dagli occhi di mauro che nel frattempo stava stendendo al sole i costumi ancora umidi di ieri. Il ragazzo raccolse tutte le sue cose sparse ovunque in ogni pezzo della moto e venne verso di noi.
<< Dove va? >> chiesi ad Arianna vedendolo avvicinarsi verso le nostre cabine sempre di piu. Una risatina di Mauro alle nostre spalle. Ci voltammo verso di lui e in quel momento anche il nuovo arrivato si fermò al suo tavolo.
 << Ciao >> aveva detto con una punta di imbarazzo. Mauro gli porse la mano e lo invitò a posare le sue cose nella cabina. << Stefano.. Loro sono due mie amiche: Erica e Arianna >> ci presentò abbozzando una risata maliziosa.
<< Erica >> ripetei porgendogli la mano, come se Mauro non fosse stato abbastanza chiaro. La stessa cosa fece Arianna. Passarono alcuni minuti di silenzio imbarazzante dalle presentazioni, poi Mauro propose di andare a fare il bagno e l'idea fu ben accetta. Mi avvicinai a lui senza dare troppo nell'occhio.
<< Perchè non ci hai detto che lo conoscevi ? >> gli sussurrai in un orecchio stringendo i pugni. Lui accennò l'ennesima risatina,poi disse << Volevo godermi la scena, sapevo vi sarebbe piaciuto >> strizzò l'occhio mentre cercava nelle mie espressioni la conferma di quello che aveva appena detto. Conferma che non gli diedi affatto.
<< Sei impazzito, non lo conosco neanche, no no no! >> cercai di far evadere dalla sua testa tutte le idiozie che aveva pensato.
<< Perchè ti scaldi tanto ? >> mi diede una pacca sulla spalla e corse a tuffarsi. Rimasi ferma a guardargli per pochi minuti , tempo necessario per sbollire quel leggero nervosismo che aveva preso il sopravvento dentro di me; sapevo di cosa fosse capace Mauro e sapevo anche che se fossi andata a fare il bagno con loro non mi avrebbe privata certo di figure di merda.
 << Allora ? Che fai vieni? >>. La voce squillante di Arianna che si dimenava per convinvermi ad entrare rimbombò per tutta la spiaggia.
<< Un'attimo! >> gridai in tutta risposta. Appoggiai sul muro della rotonda il pareo che avevo legato alla vita e corsi in acqua attirando l'attenzione di quasi tutti i presenti.
<< Ci voleva tanto ? >> mi prese in giro Mauro.
<< Stai attento a quello che dici tu >> gli lanciai uno sguardo fulmineo,tanto che chinò la testa e alzò le mani; strizzai l'occhio in segno di approvazione e abbozzai un sorriso, quasi di sollievo.
<< Guarda che puoi parlare >> disse Arianna al ragazzo mettendolo in imbarazzo. Arianna non se ne tiene una, è di una vivacità innata e ci mette poco a conoscere nuove persone. Stefano, cosi Mauro lo aveva chiamato, si limitò a sorriderle. Giocavamo con l'acqua senza senso, ci tuffavamo l'uno sull'altro non sapendo cos'altro fare. In realtà eravamo tutti e quatto, chi per un motivo chi per un altro, imbarazzati. Mi misi a mollo nell'acqua e non dissi più niente. Mi conoscevo, ero timida difronte a facce nuove, e come via di fuga dall'imbarazzo sceglievo sempre il silenzio. Poi il mio sguardo si posò su di lui : aveva un fisico slanciato,era alto; magro ma non troppo, i bicipidi erano gonfi nel giusto limite; i capelli, quei meravigliosi capelli, svolazzavano sulle note del caldo vento estivo barcollando a destra e a manca con una dolcezza infinita, quasi ipnotici. Si muoveva leggiadro, come se non volesse farsi sentire. Ogni volta che riemergeva dall'acqua passava sempre la mano tra i ciuffi bagnati scoprendo costantemente i due grandi occhi castani che ne risaltavano il viso...
 << Erica ci sei ? >>. La voce di Arianna mi riportò sulla terra, o meglio nell'acqua. Mi resi conto che lo avevo fissato troppo a lungo e pregai Dio affinchè non se ne fosse accorto.
 << Usciamo? >> suggerì Mauro che stava tremando dal freddo; e pensare che era stata sua l'idea di fare il bagno.
<< Si, si è fatto tardi, devo salire a mangiare o mia madre verrà a prendermi per capelli >> risposi. Uscimmo dall'acqua lentamente esitando alla riva per via delle pietre che erano fisse lì costantemente da anni ormai. All'inizio ci lamentavamo sempre, i bambini ci cadevano sopra e piangevano per ore;poi ci siamo abituati all'idea che le avremmo sempre trovate li.
<< Allora io salgo >> dissi.
<< Vengo anche io >> mi raggiunse Arianna che aveva appena scavalcato l'ultima pietra prima del bagnoasciuga. Salutammo i ragazzi con un cenno di mano e ci dirigemmo verso le cabine.
<< Te lo sei mangiato con gli occhi >> mi sussurrò Arianna soffocando una delle sue risatine maliziose; poi si voltò dietro per assicurarsi che non fossero alle nostre spalle.
<< Ma dai, che dici ! >> negai consapevole che non mi stava credendo. Arianna aveva sempre capito tutto quello che mi frullava nella testa e di certo non avrebbe potuto non farlo anche questa volta in quanto ero stata abbastanza esplicita. Mi guardò alzando un sopracciglio.
 << Ok, forse è carino, ma non mi piace , non lo conosco neanche >> mi sforzai di farmi uscire la parola " carino " .
<< Lo sapevo, lo sapevo >> cominciò a ridere euforica senza sosta.
<< Smettila altrimenti ci scoprono >>. Le diedi una spinta per farla stare zitta, poi mi voltai per vedere dove fossero i ragazzi ma non riuscii a vederli.
Quando arrivammo alle cabine loro erano già lì, seduti al tavolo di Mauro che aspettavano di essere serviti da Anna, la mamma di Mauro. Evitai di guardarli, pensai che era stato abbastanza sufficente il mio sguardo infimo e ossessivo di poco fa in acqua. Mi sedetti al mio tavolo lasciando Arianna in piedi al sole che sventolava i capelli fradici nella speranza che si asciugassero quanto prima e attendevo il mio piatto di insaltata di riso.
<< Erica vieni un'attimo >> la voce di Mauro che mi chiamava mi terrorizzò. Mi voltai verso il suo tavolo. Stefano era di spalle e non si girò per niente;era intento a non fare troppo rumore con le posate mentre le intingeva per bene nel piatto. Lanciai un'altro dei miei sguardi a Mauro che abbozzò un sorrisetto e ricominciò a mangiare. [...]
 << Che volevi prima ? >> gli chiesi dopo averlo raggiunto alle sedie dove tutti e tre erano seduti.
<< Stefano voleva sapere cosa comporta essere celiaca >> rispose. Deglutii.
<< Be >> mi rivolsi verso il ragazzo, imbarazzato quanto me << è difficile da spiegare, è che non posso mangiare tante cose se non sono cucinate con la farina senza glutine >> finii. Espirai come se avessi trattenuto il fiato per tutto il tempo.
<< Ho capito >> si limitò a rispondermi rimediando alla freddezza delle sue parole con un sorriso smagliante: denti perfetti e bianchi come la neve.
Mai visto un sorriso così bello!

 

Ciao a tutti,

questa è la prima volta che mi cimento in questo sito e spero di non deludere le vostre aspettative. Accetterò volentieri qualsiasi critica o consiglio :)

Mi auguro che questo mio primo capitolo sia a voi gradito :)

Un bacio,

Eristefan95.

  
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