Felice Anno Nuovo.
So
che non mi amerai mai.
Che
la mia è una mera e amara illusione.
Ma
è così. Ti amo
E
tu?
Tu.
Il ghiaccio.
Gelido,
freddo.
Io
qui.
Sarebbe
inutile avvicinarmi, anche perché non ne ho il coraggio.
Sei
di una bellezza eterea.
Bellezza
fredda, ma pur sempre abbagliante.
Una
bellezza che riesce a farmi battere il cuore.
Impresa
ardua, davvero.
Io
che respingo tutti, ma al tempo stesso li accetto.
Li
uso.
E
lo stesso è per te.
Ottieni
tutto senza chiedere.
I
tuoi falsi sorrisi illudono. Anche me.
Quanta
ammirazione intorno a te.
Al
pari di quella che mi attornia.
Forse
la tua supera la mia.
Non
so dire.
Sei
la persona adatta a stare con me.
Oppure
sei la persona che mi porterà alla distruzione. O che mi renderà la mia vita.
Non
sono capace di dare un freno a tutto il mio amore, a tutta la passione che sto
provando per te.
O
forse è solo invidia.
Forse
ciò che io credo amore è solo una vana sfumatura dell’invidia.
Si.
Sarà così.
Perché
tu hai inevitabilmente più prestigio di me.
Capace
di mettermi in ombra.
I
tuoi capelli biondi. La tua figura fasciata nel nero.
Come
me.
Sciocca
speranza di rendermi uguale a te.
Così
da poterti convincere di essere degno di te, quanto tu
lo sei di me.
Ecco
un’altra figura maschile che ti si avvicina.
“Bella festa”, “Oh si certo” ….Stupidi convenevoli non
trovi?
Sfiorano
la soglia dell’assurdità per toccare con mano l’idiozia.
E’
ovvio che è una bella festa.
Altrimenti
nessuno avrebbe accettato l’invito. Oppure l’avrebbero accettato
ma sarebbero subito andati via. Chi con una scusa chi con un’altra.
E
tu. Lo vedo. Sei del mio stesso avviso.
Ti
fa schifo chi hai davanti.
Feccia.
Lurida
puzzolente feccia.
Ma
tu devi stare al gioco. Tocca a tutti noi purosangue ciò.
Sospiro,
mentre stringo il calice di vino nella mia mano.
Le
persone attorno a me se ne accorgono perché improvvisamente si paralizzano, per
paura di ferirmi in qualche modo.
Mi
defilo stancamente, mormorando qualcosa, per poi uscire dalla sala.
Nel
giardino innevato.
Guardo
il calice di vetro, mentre muovo il liquido ambrato che contiene, per paura che
possa cristallizzarsi e poi congelarsi.
Fa
davvero freddo, ma non sento nulla.
Se
non il mio cuore. Riesco a sentirlo.
Sta
urlando senza sosta la furiosa verità del mio amore.
Ma
nessuno lo sentirà.
Nessuno.
Guardo
ancora il mio vino, mentre un sospiro divertito fugge dalle mie labbra,
condensandosi nel freddo ambiente che lo avvolge.
E’
il 31 dicembre e io sono qui a bere da solo
del vino.
Un
incredibile controsenso.
Dopo
tanto vagare trovo una panchina.
Sarà
sicuramente congelata, quindi muovo la bacchetta per riscaldarla, dopo aver
tolto della neve che la copriva.
Alzo
il volto.
C’è
la luna.
Il
suono più forte e più intenso dei fuochi mi annunciano che manca poco alla
mezzanotte.
Dopo
finalmente potrò sfogarmi con qualcuno di occasionale, incontrato per caso,
scelto per l’effimera bellezza destinata a morire in breve tempo.
“La
solitudine oggi non è consentita. Chi sta da solo la fine dell’anno, sta solo
tutto l’anno.” Pronuncia ironica una voce calda.
Un’altra
donna che non ha capito che Lucius Malfoy non si legherà a nessuno, nemmeno se trascorre con
questa la notte della fine dell’anno.
Si
avvicina, passandomi avanti, ma io non la degno di uno
sguardo.
Respiro
il suo profumo.
Sa
di buono.
Sarà
lei la vittima di questa notte.
“E’
vino?” domanda stranita.
“Qualche
problema?” il suono della mia voce è atono.
Sono
stanco di tutte e di tutti.
Voglio
solo la donna che non potrò mai avere.
Le
altre non mi interessano.
“Potresti
anche guardarmi, sai? Non credo ti cadranno gli occhi.”
Mi
giro lentamente per intimarle di stare zitta, ma mi blocco.
“Narcissa.”
Sono
sorpreso.
Non
credevo fosse lei la proprietaria di quella voce.
Certo,
la conosco da tempo, siamo amici d’infanzia da molto ormai.
“Oh,
Lucius. Non è giusto che tu non ceda alle mie
impegnative avance. Cos’altro dovrò fare?” dice
scherzando.
“Smettila.”
“Perché
mai? Io ti amo, Lucius Malfoy”
scherza ancora, mentre mi abbraccia.
“Fa
freddo perché qui?”
“Perché
mi va. Tu perché mi abbracci?”
“Perché
così non senti freddo.”
“Io
non sento mai freddo.”
“Si,
si. Lo so. Tu sei la grande pietra gialla. Indolore e insapore.”
“Insapore?”
“Non
sai di niente.”
“Lo
avevo intuito, ma perché?”
“Perché
andava bene con indolore.”
“Capisco.”
“Lucius perché senza ragazza?”
“Perché
qualunque di quelle non va bene per me.”
“Come
deve essere allora la tua ragazza? In tutti questi anni non me lo hai mai
spiegato.”
“Deve
essere intelligente.”
“Di
sangue puro, immagino.” Dici ridendo.
“Si sangue puro” ripeto, anch’io sorridendo. E’ questo
l’effetto che mi fa lei.
“Deve
essere solare e simpatica. Deve saper fare breccia al mio cuore.”
“Sembra
che già sai chi sia. Avanti dimmelo” fai gli occhi da
cerbiatta, ma non mi lascio ingannare.
“Ussino. Bello di mamma sua sua. Il patatino della
mamma. Biondarello…”
“Smettila.”
“Tranquillo,
non sono arrivata al peggio. Ricordo perfettamente ogni singolo nomignolo che
ti dava tua madre dai tre anni in su.”
“Come
fai?”
“Me
li scrissi tutti. Erano tanto carini. Un giorno poi trovai quelle pergamene. Le
conservai, ma iniziata Hogwarts ho capito che con
quelle potevo ricattarti.
“Tu
più grande di me potevi aiutarmi davvero tanto. E lo hai fatto.” Sorridi a quei pensieri.
“Narcissa.”
“Si?”
“Vuoi
davvero saperlo chi mi piace?”
“Ovvio,
Lucius, e sono scandalizzata dal fatto che tu non me
ne abbia parlato prima.”
“Sei
tu.” Lo sussurro, ma per me è come se l’avessi urlato.
“Lucius smettila di prendermi in giro. Dimmi chi è!”
Piagnucoli muovendoti sulla panchina in legno scuro e
ferro battuto.
“Cissy non scherzo”
“Oh.”
Sento
da lontano l’urlo “Manca un minuto!!”
Mi
alzo e a grandi passi mi dirigo verso la sala volgendoti le spalle.
Tu
invece sei ancora ferma sulla panchina, avvolta nella tua pelliccia.
Dubbiosa
per quello che vuoi fare.
Ma
ormai non importa.
Te
l’ho detto è questo che conta.
Mi
sento più leggero.
Il
conto alla rovescia è iniziato.
Sento
un grande urlo a una sola voce.
Dieci.
Mi
avvicino ancora di più sentendo il numero precedente.
Nove.
Altri
li seguono ma io non ci bado.
Sento
rumore di tacchi raggiungermi.
Viene
da dietro di me.
Quattro.
“Lucius!”
Mi
giro
“Anche
io.”
Urla
per farsi sentire.
Ancora
troppo lontana
Tre
Dovrei
correrle incontro, forse?
Due.
Inciampa.
Uno
E’
tra le mie braccia.
Con
un gesto fulmineo sono riuscita a prenderla prima che sbattesse a terra.
“Goffa
come sempre.”
Sono
quasi in ginocchio, con lei tra le mie braccia, mentre musiche allegre e luci
colorate esplodono insieme agli auguri strillati da ogni invitato.
Non
parla ancora.
Prende
fiato dopo l’ardua corsa.
Del
resto neanch’io parlo.
Troppo
impegnato a riordinare i pensieri.
Narcissa alza il viso verso il mio.
Sta
per parlare, ma non le do occasione.
Catturo
le sue labbra con le mie.
“Felice
anno nuovo.”
Le
sussurro poco dopo esserci staccati.
“Anche
a te Lucius.”
Dice
sorridendomi, prendendo nuovamente possesso delle mie labbra.
***
Mi era
venuta nostalgia così eccoMi
qui.
coLgo L’oCCasioNe
peR faRvi gLi auGuRi di uN
feLice aNNo NuoVo.
^-^
iNoLtRe RingRazIo
coLoRo cHe HaNNo reCeNsiTo aLL’uLtiMo caPiToLo di
“Questione
di Sangue”
ovveRo
Aurora
Ecco qui la nuova stovia con annessi i
giorni in cui non sono disponibile. Dal 2 al 6 devo uscive
pevchè Paolo Fox ha detto
che i geMeLLi in questo peviodo
tvovevanno l’amove solo se
non vestevanno chiusi in casa.
piccola_lenne uhauahuhauhaauhauh taRLuccHi buhuahahauhuahahah
Angelickall Anche io mi
faccio sempre i viaggi meNTaLi *-* !!!!
coMiuNque Lusius sperava nel suo grandissimo e bellissimo cuLetto a saLvaRLo da queLLa peCCa coMpiuTa
XD
Selvy Hai la fila di gente dietro e
avanti a te che spera di essere lei! XD
de_pi
zuccHeRoso? O_o Wa no sono a dieTa
da oggi in poi faRò la faMe!!!
>_<
Chase E’ VERO!!!
LO E’ LO E’ UN MALFOY!!! ECCOME XD spero che anche questa storiella ti piaccia
#_#
Bad_devil tRaNciui caRa!!!
L’uLtiMo L’hai Letto aLmeNo
e questo è L’iMpoRtaNte =)
KIRA_ASO
eCCoLa qui!!!! Pronta per
voi. Cotta in 5 minuti. Con panatura croccante e
calda più un ripieno di filante formaggio…Ok La sMeTTo =_=
diavolettadark gLasCie caVa *-*
Baci a TuTTi!!!!
e Buon 2007!!
taRtRuGa