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Autore: _Boo    14/06/2012    2 recensioni
Sasuke Uchiha alle prese con suo "figlio".
Perchè il vendicatore più temuto al mondo non si arrende mai.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Because the important thing is not to surrender ..


Suo figlio doveva essere il miglior ninja della foglia, ma soprattutto doveva essere un maschio.
Di questo Sasuke Uchiha era più che sicuro.
Itachi, perché il nome lo aveva già scelto, sarebbe stato il ninja più temuto del mondo intero, freddo, infallibile.. letale.
Sua moglie continuava a dirgli di non farsi strane idee, poteva pur essere una bambina.. cazzate.
Una bambina non sarebbe mai stata una vendicatrice.. soprattutto se era la figlia di una noiosa come Sakura Haruno.

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Sua figlioa sarebbe statoa il ninja più temuto del mondo intero, freddoa, infallibile.. letale.
Quando aveva visto uscire Tsunade dalla sala parto con in braccio un fagotto rosa si era subito insospettito,per non parlare poi di quando glielo aveva consegnato battendo le mani e aggiungendo, con un sorriso a trentadue denti – Congratulazioni Sasuke, ecco tua figliA.. è FEMMINA-.
Nonostante gli avevano ribadito più volte che poteva andare a vedere come stava Sakura, Sasuke era rimasto fuori dalla sua stanza per ore, non avrebbe retto il sorrisino ebete sulla faccia di sua moglie mentre lo derideva per il suo errore “di calcolo”. Perché Sasuke Uchiha non sbagliava. MAI.

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Si era definitivamente rassegnato quando  Mikoto, all’età di tre anni aveva lanciato uno dei suoi kunai rischiando di uccidere il cane dei vicini che, povero malcapitato, stava facendo i suoi bisogni sotto all’albero sul quale Sasuke aveva appeso il bersaglio.
Quella bambina era tutta sua madre: poco equilibrio, mira pessima e scarsa intelligenza.
Aveva detto la sua prima parola quando aveva otto mesi, lui aveva sperato fino all’ultimo che dicesse: vendetta, kunai, ninja.. gli andava bene anche papà.
Invece cosa aveva detto? – Na..luto-. TUTTA SUA MADRE.
Non chiudeva la bocca un attimo, parlava anche la notte.. nemmeno Sakura arrivava a certi livelli, lei che di chiacchiere inutili ne sapeva più di tutti, l’unica che la batteva era quella svitata della sua amica Ino.

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Quella non era sua figlia, Sasuke ne era sempre più sicuro mente osservava Mikoto, con il viso premuto contro la vetrata di un negozio di abiti da donna,la bocca così vicina che appannava il vetro.
-Ha preso tutto da te- mormorò in direzione della moglie, che gli camminava di fianco.
La rosa lo prese sotto braccio ridendo.-Forse hai ragione, siamo molto simili-
Lui le riservò un occhiataccia- Siete UGUALI!-

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Sasuke raggiunse Sakura nella camera da letto, era esausto.
Ci erano volute più di due ore per staccare Mikoto da quella stupida vetrina e aveva persino dovuto comprarle della cioccolata per farla smettere di piangere.
Trovò la moglie già sotto le coperte intenta a leggere un libro, si spogliò e la raggiunse avvicinandola con un braccio ed iniziando a baciarle sensualmente il collo e la spalla lasciata scoperta dalla larga maglia che indossava.
-Sasuke sto leggendo- si lamentò lei.
-Finirai domani- mormorò senza staccare le labbra dalla sua pelle.
Sakura si arrese e si strinse a lui accarezzandogli i capelli..
Fu in quel momento che Sasuke ebbe un idea, un idea che avrebbe posto fine a tutti i suoi problemi.
Risalì con le labbra verso l’orecchio della rosa carezzandole il lobo con la lingua –Sakura..- iniziò.
-Dimmi- mormorò lei cercando di trattenere i gemiti che le provocava la mano di Sasuke mentre le sfiorava il bordo delle mutandine con fare possessivo.
-Facciamo un altro figlio-
PERCHè SASUKE UCHIHA NON SI ARRENDE MAI. MAI. 
 

  
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