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Autore: Princess of the Rose    15/06/2012    4 recensioni
Quella canotta bianca è indecente. Semplicemente, maledettamente, indecente.
[RomanoXVeneziano, Itacest. Se non vi piace, non leggete! ]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: un esperimento. Questa fic è un puro esercizio, quindi non mi aspetto un granché. Volevo esercitarmi a descrivere i sentimenti di un personaggio tramite la gestualità, ricorrendo il meno possibile alla descrizione diretta delle emozioni. Questo è quello che è uscito.
Questa è anche una delle tre idee che la mie mente malata ha partorito per il mio compleanno e che scriverò come sorta di 'autoregalo'. Oltre a questa, ho in cantiere anche una PrussiaXVeneziano (perché il mondo ha bisogno di più PruIta U_U) e una GerIta molto angst (perché il mondo ha bisogno di più Yandere!Germania).
Quando le scriverò? Settembre forse XD? 
Purtroppo, fino a luglio sono impegnata con gli esami di maturità, e in agosto mia madre non mi farà avvicinare al computer. Quindi, il tempo per scrivere è poco (sono indietro pure con le long -.-' e dire che almeno 'La sottile arte di farsi gli affari propri' avrei voluto finirla entro giugno... maledetta matematica >__< )
Oh be', non ho altro da aggiungere... 
Enjoy!

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Non è normale. Non è normale, e quella canotta bianca è oscena. Semplicemente oscena!

<< Ve~ fratellone, non vieni a dormire? >>

Presa singolarmente, non ha nulla di sbagliato. Presa nel suo contesto, Romano ha tutti i motivi per prendere quel pezzo di stoffa e strapparlo in mille pezzi.

<< Si si, arrivo. >>

Veneziano ama dormire nudo; indossa quella maglietta solo e soltanto perché gliel'ha regalata il mangia-patate bastardo numero due, seguendo chissà quale perversa fantasia.

<< Ve~ fratellone! Domani io e Prussia andiamo al luna-park! Ci saranno anche Germania e Giappone e il fratellone Spagna e il fratellone Francia. Viene anche tu si? >>

Quella maglietta è troppo grande: sembra una specie di vestito sul corpo esile del suo fratellino; arriva poco sotto del fondoschiena, e una delle spalline si rifiuta di stare al suo posto. Un piccolo uccellino giallo è cucito sul petto.

<< E ritrovarmi circondato da una massa di bastardi? No grazie. >>

Veneziano si è fatto una doccia prima di mettersi a letto. Quando si aggrappa alla sua schiena, nonostante la canotta si frapponga tra loro, riesce a sentire distintamente quanto morbida e profumata sia la pelle del suo fratellino, quanto sia fresca e ancora un poco umida.

<< Ve~ non fare il difficile! Ci divertiremo tanto insieme. >>

Romano scrolla le spalle per staccarsi di dosso il minore, per poi lanciargli un'occhiata di sufficienza. Veneziano lo guarda implorante, le dita torturano nervosamente il lembo della canotta. E' in ginocchio sul letto, e tutto quello che può vedere delle sue belle gambe sono le cosce sode e lievemente abbronzate.

<< Non mi va di venire. >>

<< Ve~ ti prego fratellone! >> Veneziano si aggrappa al suo braccio, cercando di impietosirlo con lo sguardo da 'tenero cucciolo bastonato e lasciato sofferente sotto la pioggia', il labbro inferiore imbronciato e il mento poggiato contro la sua spalla. Da quella posizione, riesce perfettamente a vedere come quella canotta bianca possa a malapena nascondere le soffici rotondità del suo fondoschiena.

<< I-Io... >>

Quella canotta è indecente; semplicemente e maledettamente indecente. E il folle desiderio di toccare quelle gambe sottili non è normale! E quella canotta è scandalosa!

<< E staccati! Chigi! Va bene, va bene, vengo! >>

<< Yay! Grazie Romano! >> cinguetta felicemente l'Italia del Nord, per poi schioccare un bacio sulla guancia di suo fratello. Quest'ultimo grugnisce infastidito, arrossendo lievemente, per poi spostare le coperte infondo al letto e buttarsi sul materasso.

<< Va a dormire, idiota. Domani tocca alzarci presto, maledizione. >>
<< Ve~ ok! >>

Veneziano poggia la testa sul suo braccio, decidendo di usarlo come cuscino per quella sera, e avvolgendo una gamba attorno al fianco del fratello. La spallina della canotta scende ancora di un poco, lasciando la spalla totalmente nuda e dannatamente invitante. Romano deglutisce faticosamente, cercando di sentirsi infastidito dall'odore dolciastro dei capelli dell'altro.

<< Ve~ fratellone? >>

L'Italia del Sud sbuffa, incrociando poi lo sguardo indecifrabile del minore; tuttavia, per una frazione di secondo, Romano è convinto di vedere una sorta di preghiera in quelle iridi ambrate, una supplica che non ha nulla a che fare con la visita al luna-park del giorno dopo. Ma è troppo stanco per mettersi a fare da interprete di occhiate eloquenti.
<< Che vuoi? >>

Veneziano si avvicina ancora di più, poggiando le testa contro il suo petto e inspirando a fondo. Romano spera con tutto se stesso che l'altro non senta il suo cuore battere all'impazzata.
<< Ve~ niente. >>

L'Italia del Sud sbuffa, sistemandosi il cuscino come meglio può col braccio libero; tutto pur di ignorare l'intossicante calore del corpo del suo fratellino contro la sua pelle.

<< Ve~ fa caldo, stasera eh? >>

Il Meridione si rifiuta di rispondere ad una domanda così stupida - facevano ventitre gradi fuori, certo non poteva far freddo - e a qualunque altro tentativo di conversazione: fra il caldo soffocante, la stanchezza, e il corpo sensuale coperto da un'oscena canotta bianca che gli sta avvinghiato addosso, non ha affatto voglia di mettersi a parlare. Veneziano rimane in silenzio; evidentemente, in qualche modo deve aver compreso che il suo fratellone non era in vena di conversazione quella sera (ancora meno del solito). Si muove leggermente per mettersi più comodo, strusciando accidentalmente la gamba fra quelle del maggiore, non notando l'irrigidimento di questi.

<< Buonanotte. >>

Dormire insieme era un'abitudine; farlo nudi lo era ancora di più, anche se, negli ultimi mesi, per Romano risulta difficile condividere il letto col suo fratellino completamente svestito. Teoricamente, quindi, quella maglietta dovrebbe migliorare la sua 'particolare' situazione, evitandogli quei sogni sconvenienti che lo perseguitano da settimane e che lo costringono a svegliarsi in piena notte.
Teoricamente, appunto.

<< Ve~ fratellone, sei sveglio? >>

Meglio nudo che con quella oscena canotta che gioca ad un continuo e malizioso 'vedo-non vedo'.

<< Sono passati solo cinque minuti, logico che sono sveglio. >>

Meglio nudo che con quel tessuto semitrasparente che mette così ben in risalto la forma longilinea del suo corpo chiaro e profumato di miele, bianco come la sua anima innocente e la sua purezza.

<< Ve~ non rispondevi. >>

Meglio nudo che vederlo con indosso il regalo di un'altra persona, specie se questa è un maledetto crucco mangia-patate che può godere del suo fratellino senza sentirsi un maniaco perverso.

Romano si morde il labbro inferiore con forza. Si concede il lasciar passere un braccio attorno alla vita del fratello, tirandoselo contro. L'odore dolciastro del miele invade le sue narici.

<< Buonanotte Veneziano. >>
<< ... Ve~ 'notte fratellone. >>
 
   
 
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