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Autore: Sallivergron    15/06/2012    2 recensioni
-Sebastian non farlo ti prego! No Sebastian!- gridò tra le lacrime seduta sul suo letto d'ospedale Santana.
Una storia dedicata a Sebtana. Santana è una modella che trascura tutti e tutto sopratutto il suo ragazzo, dove la porterà il suo comportamento? Scopritelo seguendo questa storia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Santana non so cosa mettermi aiutami!- esclamò Quinn urlando dalla sua stanza
-Sto arrivando!- affermò la latina entrando in camera dell'amica -Eccomi! Qual è il problema?- chiese
-Qual è il problema? Qual è il problema? Guarda non ho nulla da mettere, sicuramente lui sarà bellissimo e perfetto come sempre. Potrebbe anche indossare solo una busta di plastica, gli starebe bene- disse la biondina
-Ah una busta di plastica eh? Comoda per fine serata!- rise Santana
-Che stupida che sei!- affermò ridendo l'altra. 
-Tesoro ho un vestito bellissimo nella mia stanza, io non l'ho mai messo, lo avevo comprato per un'occasione speciale e questa lo è, quindi te lo vado a prendere- disse la mora e andò a prendere l'abito. Nel frattempo in camera della Fabray entrò Alex che si sedette sul letto della donna. 
-Oddio non crederai di indossare uno di questi abiti stasera con il dottorino? Sono orribili, dicono "sono una povera zitella che non fa sesso da anni non provate a toccarmi"- commentò la ragazzina
-Alex!- esclamò Santana entrando nella stanza
-Che ho fatto?- domandò la più piccola
-Quinn questo è l'abito di cui ti parlavo, è davvero bello- esclamò la latina. Aprì il copri abito e lo prese. Era rosso, lungo e bellissimo. Gli occhi della biondina come quelli di Alex si illuminarono.
-Santana è perfetto!- esclamò sorridendo la ragazza abbracciando l'amica. Passarono le ore, Quinn era finalmente pronta. Sam puntuale come un orologio svizzero suonò il campanello. 
-Vado io!- esclamò Alex. 
-No, assolutamente no, vado io!- disse la madre 
-Andateci insieme- concluse la biondina sapendo che se non fosse intervenuta da lì a poco sarebbe scoppiata una lite. Madre e figlia scesero le scale e andarono ad aprire la porta. Sam era elegantissimo. I suoi capelli erano perfettamente pettinati ed era sorridente, i suoi denti erano così dannatamente bianchi, una tonalità di bianco che neanche il dentista hollywoodiano di Santana aveva mai visto. 
-Buonasera!- disse l'uomo educatamente
-Buonasera- risposero all'unisono mamma e figlia. 
-Presumo che lei sia la mamma di Alex, Santana- esclamò l'uomo
-Si, sono io, molto piacere- disse la donna allungando la mano verso di lui per stringegli la mano, ma questi gliela baciò come farebbe un cavaliere alla sua dama. 
-Il piacere è mio. Sapreste dirmi se Quinn è pronta?- domandò il medico
-Certo, è prontissima sta scendendo- rispose Alex. Dopo un minuto la biondina scese elegantemente le scale. Sam la guardava a bocca aperta e quasi con la bava alla bocca. 
-Sei bellissima!- disse guardandola dritto negli occhi e porgendole il braccio da bravo galantuomo. -Vogliamo andare?- chiese
-Certo- rispose la ragazza
-è stato un piacere conoscerti Santana ed è stato un ulteriore piacere vederti Alex, buonasera- detto questo i due medici uscirono lasciando a casa madre e figlia.
 
 
Nel frattempo a casa Lopez-Fabray Santana preparava la cena.
-Alex è pronto scendi!- esclamò la donna. Passarono i minuti e la ragazzina ancora non scendeva. -Alex scendi è pronta la cena!- ma nessuno rispondeva, non una parolaccia, non un insulto provenivano dal piano superiore, così la madre salì le scale sino a raggiungere la camera della figlia. Aprì la porta e la trovò impegnata, si impegnata a baciare il figlio dei vicini. 
-Alex!- esclamò indignata
-Che palle vai fuori dalla mia stanza, subito!- urlò la ragazzina.
-Non se ne parla proprio- contrabatté la donna
-Ehm io vado- disse il figlio dei vicini.
-No Taylor, rimani qui!- ordinò Alex guardando con aria di sfida la madre. 
-Taylor torna a casa e tu vieni a cenare- esclamò la madre
-Si certo- aggiunse sarcastica l'adolescente
-Bene, vorrà dire che sarò costretta a chiamare tuo padre- affermò Santana
-Che paura!- continuò la piccola Smythe
-Ah si, benissimo a tuo fratello farà piacere sapere che ti baciavi in camera con il figlio dei vicini, chissà che dirà- disse la latina
-Non lo farai- esclamò un po' intimorita Alex
-Oh si che lo farò- detto questo la donna prese il telefono.
-Ok, va bene, hai vinto, scendo a mangiare- affermò la ragazzina. Dopo aver aspettato che  Taylor fosse andato via, le due donna scesero e andarono a mangiare. Mentre cenavano il campanello suonò. Alex andò ad aprire. Erano Sebastian e Nicholas
-Che ci fate qui?- chiese la ragazzina
-Posso venire a trovare mia sorella oppure no?- domandò il ragazzo
-Oh si puoi!- rispose la più piccola degli Smythe abbracciando il maggiore
-Si può?- chiese Sebastian entrando in cucina seguito dai due figli
-Certo- sorrise Santana mentre prendeva la sua cena.
-Mangerai solo quella?- chiese l'uomo indicando la coppetta di insalata che la donna aveva tra le mani. 
-Si, devo mantenermi in forma- rispose la latina
-Ok, ho capito, prendi la borsa e andiamo- esclamò Smythe
-Dove andiamo?- domandò Alex
-A cena fuori- rispose il padre
-Oh ok- detto questo l'adolescente prese il cellulare -Io e Nick vi aspettiamo in macchina- 
-No Seb sul serio, non credo sia il caso- disse Santana
-Non dire stupidaggini, andiamo- detto questo i due uscirono da casa e si recarono in un ristorante di lusso della città. 
Passarono una bella serata tra risate e chiacchiere, durante tutto il tempo insieme, Alex aveva bestemmiato pochissime volte e non aveva picchiato nessuno. Santana pensò che le sedute da Sam stessero funzionando. A fine serata Sebastian accompagnò le ragazze a casa. Le ragazze li fecero entrare e mentre gli adulti bevevano un caffé e gli adolescenti litigavano per il possesso del telecomando il campanello suonò. Era l'una di notte. 
-Vado io!- disse Sebastian. Andò ad aprire e vide Quinn impegnata a baciare un uomo, bello, biondo, occhi chiari e sicuramente molto ricco. Si schiarì la voce per far notare la sua presenza. 
-Oh ciao Sebastian!- disse la Fabray sorridente
-Salve, lei deve essere il padre di Alex, piacere Sam Evans, sono lo psicologo di sua figlia- disse Sam porgendo la mano.
-Si, sono io piacere- rispose Smythe stringendogliela da vero uomo. 
-Possiamo entrare?- chiese Quinn
-è anche casa tua se non sbaglio- rispose Seb. I due entrarono. 
-Ciao zia, salve dottor Evans!- esclamò Alex mentre saltava sulla schiena del fratello cercando di rubargli il telecomando.
-Ciao a tutti e due!- esclamò Nick mentre catapultava la sorella sul divano e teneva ben stretto a se l'oggetto della lite.
-Ciao- rispose sorridendo il medico.
-Io e Sam abbiamo trovato un collegio per Alex- disse Quinn sedendosi a tavola.
-è in Inghilterra ma è il migliore, la preside è mia cugina- esclamò Evans
-Quando dovrebbe andare?- domandò Sebastian
-Potrebbe trasferirsi lì anche la settimana prossima se per voi va bene- rispose l'uomo
-No, la settimana prossima è troppo presto, io non credo sia il caso- disse Santana alzandosi e camminando avanti e indietro. Sebastian capendo la situazione andò da lei. La fermò. 
-Santana guardami- disse e la donna fece come le era stato ordinato. -So che non vuoi che vada in Inghilterra, so che non vuoi separarti da lei, ma lo stiamo facendo per il suo bene- 
-Lo so, ma non voglio che parta, se se ne andasse mi mancherebbe troppo. Non so come farei senza lei- esclamò la donna
-Lo so, ti capisco ma dobbiamo farlo- disse l'uomo abbracciandola. 
-Ok allora facciamolo- esclamò la donna. 
 
La settimana dopo erano tutti all'aereoporto per salurare Alex in partenza per l'Inghilterra. 
-Tesoro non posso credere che tu stia per partire!- esclamò Andrea abbracciando l'amica
-Stronza comportati bene così torni presto!- disse Nick abbracciando la sorella e dandole un bacio fra i capelli
-Fa buon viaggo!- esclamò Sebastian sorridendo alla figlia e dandole un regalo.
-Cos'è?- chiese la ragazzina
-Beh ho pensato che per comunicare con noi avresti avuto bisogno di un computer e di un cellulare, così io e anche tua madre ti abbiamo comprato l'iPhone che volevi e il nuovo MacBook Air- disse l'uomo
-Grazie mille!- esclamò la ragazzina abbracciando il padre e la madre.
-Mi mancherai!- esclamò Santana piangendo e stringendola a se.
-Finalmente starò un po' in pace!- disse Quinn con le lacrime agli occhi mentre sorrideva
-Beh piccola peste, ci vediamo al tuo ritorno- disse Sam scompigliandole i capelli. Ormai lui e Quinn stavano insieme. 
 
Giunse per la ragazzina il momento di salire su quell'aereo. Dopo aver salutato per l'ultima volta tutti andò via. L'aspettava una nuova vita, lei aveva sottovalutato quell'istituto, pensava che arrivata lì avrebbe potuto continuare a fare quello che voleva, ma non fu così. Non sapeva che lì sarebbe cambiata, che lì avrebbe trovato l'amore, che da lì non sarebbe voluta tornare.









  
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