Mamma: tu non ci vai a quella festa! Chiara: e perché? Mamma: devi badare a tua sorella ! Chiara: a dieci anni è abbastanza grande per stare a casa da sola ! Federica: so badare a me stessa mamma ! non sono più una bimba piccola! Mamma: non ti intromettere ! tu non centri! Federica: come non centro? State litigando per chi mi bada! Mamma: va beh non importa.. Chiara tu oggi fai la babysitter punto! Chiara: che palle! Mamma: chi ti ha insegnato queste parole? Chiara: tu mamma, quando guardi le partite! Mamma: dettagli! Non mi devi guardare quando ci sono le partite! Chiara: e io come faccio a guardare le partite? Mamma: ma ora non stiamo parlando delle partite! Chiara: va beh io vado in camera!-dissi mentre sbattevo la porta. “ dato che devo fare la babysitter per forza a questo punto la faccio in compagnia “ pensai. Allora chiamai la mia unica ragione di vita … SOFIA. Presi il telefono e composi il numero: Chiara: ehi sofi mi aiuti a fare da babysitter a quella peste di mia sorella? Sofia: come ma non dovevi andare alla festa? Chiara: no quella rompiscatole di mia madre non mi fa andare! Sofia: va bene! Tanto sarei dovuta passare comunque ti devo dire una cosa! Chiara: che cosa .. che cosa ? sono curiosaa!!! Sofia: te lo dico quando arrivo! Dopo 10 minuti arrivò Sofia a casa e senza dirmi niente mi diede una busta..Io la presi stranita e l’aprì subito. All’interno vidi che c’era un volantino che parlava di uno stage a Londra. Prima la guardai un po’ sconcertata pensando “ma che cavolo..”, poi però mi misi a urlare come una pazza spaventando mia sorella e il vicinato!Decisi quindi che volevo andarci, così ci pensai tutta la notte e la mattina dopo lo chiesi a mia madre. Lei stranamente disse di si… Sicuramente perché era contenta che me ne andassi..Allora feci le valigie e partì due giorni dopo. Arrivata a Londra non sapevo cosa fare però… ERO A LONDRA CAVOLO!! Solo che non iniziò tanto bene .. Perché un tizio mi fregò il taxi.. Bhè in effetti non è che proprio me l’ha fregato perché lui me l’ha chiesto però io come una fessa gli dissi di si anche se ero in ritardo .. Tutto questo perché mi ero imbambolata davanti ai suoi capelli biondi e occhi verdi! Tizio dagli occhi verdi: ehi scusa posso prendere questo taxi.. Sai sono in estremo ritardo!! Io: emh.. emh.. o-o-o-ok! Va bene prenderò il prossimo! Tizio dagli occhi verdi: ah grazie! Nella mia mente intanto : Grazie un corno io sono in ritardo!! Ma era così carino come potevo dirgli di no.. Ma non mi interessa perché mi devo sempre imbambolare davanti ai ragazzi carini.. Uh mannaggia a me!! Con 15 minuti di ritardo finalmente riuscì ad arrivare alla scuola si St. Patrick..Aprì la porta della mia classe dove c’erano tutti quelli dello stage solo che non feci un entrata molto normale perché.. caddi!Però benomale quella volta era l’aula giusta visto che prima di arrivarci avevo aperto altre 3 classi.. Professoressa: e lei chi sarebbe? Io: emhh.. io sarei , come mi chiamo ??Chiara .. – non riuscì a continuare la frase che la professoressa mi interruppe. Professoressa: ah si ho capito chi sei! Hai 16 anni giusto? Io: si si!- Quando la prof parlò mi sollevò perché ero totalmente sprofondata nella vergogna!! Professoressa: bhè ragazzi .. diciamo che ora vi posso consegnare la chiavi dei vostri appartamen..- la prof venne interrotta dalla porta che si aprì. Era lui .. il ragazzo del taxi..!!Entrò , si presentò (si chiamava Andrea .. che bel nome!!) e finalmente le prof ci diede le chiavi dell’appartamento. L’appartamento si trovava all’interno di un palazzo dove c’erano tutti gli appartamenti dei ragazzi dello stage composto da 20 appartamenti 5 per piano.. Sistemai le mie cose nel appartamento.. non mi sembrava vero che quell’appartamento così bello fosse tutto mio ma soprattutto che fosse gratis..!! Infatti guardando meglio il volantino che mi aveva cambiato la vita notai che c’era scritto :- l’appartamento non è compreso all’interno della borsa di studio.-Io nella mia mente ne stavo urlando di tutti i colori ma nella realtà ero semplicemente rimasta imbambolata! La prima cosa che mi venne , per togliermi dalla mente l’affitto, fu quella di andare a scoprire chi era la mia vicina. Allora bussai alla porta e mi apri una ragazza (menomale .. ) bellissima di nome Brenda.