Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: _Branwen_    16/06/2012    7 recensioni
Il gravoso compito che Itachi porta sulle sue spalle è difficile, molto difficile.
Chissà cos'avrà pensato alcuni istanti prima del tragico sterminio del suo clan.
Magari ricordando tutto della sua missione e del perché lo sta facendo.
Gettando uno sguardo al futuro al suo piccolo otouto...
Ho pensato che Itachi possa aver pensato queste cose, spero possa piacere anche se è il mio primo scritto in questa sezione, buona lettura.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio, Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Last moonlight.


Sto fissando il mio quartiere gettando su esso un'occhiata di disgusto e di grande ribrezzo viscerale e al contempo razionale, intrinseco e radicato.
Non riesco a non ridere tra me e me.
Si tratta di un sorriso sardonico, per nulla ilare, anzi, intriso del nero più profondo e obliante, forse come la pece dei miei occhi, che ora come non mai, avverto spenti e vacui.
Mi sento opprimere da un qualcosa di greve che mi attanaglia il petto; è come se non riuscissi a respirare, sebbene ora stia traendo dei respiri lunghi e profondi, in vista di ciò che mi aspetta.
Come a riprova di quanto ho pensato, sento un affanno e il mio alitare diventa un singulto e avverto un'ombra come se volesse strozzarmi, con rabbia.
Annaspo e mi sento vacillare un attimo: miseramente pregusto il fallimento di tutto questo mio progetto, che, non so come, ho trovato prettamente calzante per la mia persona.
Io... Una spia...
Sarà che forse questo “mestiere” coincide un po' col muoversi nell'oscurità del ninja, quale io dovrei essere ed ecco il perché mi trovo perfettamente calato in una parte probabilmente a me molto congeniale, caratterizzata dalla teatralità più completa, in quanto è difficilissimo dissimulare sempre, in ogni istante, divenendo un tutt'uno col personaggio che interpreti, ben lontano da come siamo noi per davvero.
Eppure, c'è una cosa che tanto immersa nell'ombra non è a mio dire: il mio fratellino.
Lui appare investito di una luce, non meglio definita, contrapposta al mio progressivo spegnermi nei meandri di un abisso senza ritorno nel quale ormai sono invischiato.
La sua sferzante vitalità mi fa rendere sempre conto che forse non tutto ciò che figura nella realtà quotidiana e non possa essere orribile e carica di angoscia.
Angoscia che ormai è parte di me e non voglio che lui la provi, nemmeno per un istante.
Ma cosa sto dicendo?
È logico che da stanotte la proverà, e per colpa mia per di più.
Ma l'ho voluto io, qualsiasi cosa per difenderlo, proteggerlo, salvarlo.
Non ho mai desiderato nulla se non questo.
Anche se ora ho provato ad allontanarlo da me, per dagli almeno un accenno di quello che dovrà fare e che inesorabilmente farà di qui a poco.
Odiarmi.
Odiarmi come non ha mai fatto prima.
Odiarmi non per una semplice rivalità atta a migliorarsi.
Odiarmi non per ricevere attenzioni dai nostri genitori.
Odiarmi non per cercare di capire quale sia il suo posto nel mondo.
No, non sarà nulla di tutto ciò, malauguratamente per lui... E per me.
Sasuke, piccolo otouto, questa notte nulla sarà come prima, noi non saremo come prima.
Viene da chiedermi se lo siamo mai stati, almeno per un breve frangente, davvero due bravi e buoni fratelli.
Saranno per sempre lontani i momenti in cui tu eri in groppa a me beandoti del fatto che ti prestassi attenzioni e premure e compiacendoti di ogni mio atto verso di te, a testimonianza del mio volerti bene.
Dimenticherai pian piano o forse repentinamente che ero il tuo faro, il tuo ostacolo da valicare e superare, e sai perché?
Perché non vedrai null'altro che lei...
Vendetta.
Vendetta contro di me, per ciò che compirò ora.
Vendetta perché penserai che potevi far qualcosa nella tua piccolezza di bambino.
Vendetta soprattutto perché mai ti aspetterai quelle parole che ti dirò, parole che però...
Ho architettato ad arte, come un monologo prestabilito, un canovaccio da seguire.
Ti feriranno, lederanno tutta la fiducia che riponevi in me, il tuo affetto, il tuo guardarmi con gli occhi scintillanti di ammirazione.
Ammirazione per una persona che ti ha mostrato una maschera, ma che nel profondo altro non voleva che gettarla via.
E dico “voleva” perché ho messo da parte il fatto che mi disistimerai ed ancor peggio, ho preferito seguire il mio piano, per vederti crescere, incattivito, frustrato, ma libero.
A differenza mia, che vedrò la libertà solo nel mentre in cui ci affronteremo per l'ultima volta, nella nostra battaglia, che mi servirà per scontare il fio.
Ora basta lasciarmi trasportare dai sentimentalismi.
Prendo la mia katana e mi preparo al meglio.
Questi saranno gli ultimi placidi raggi di luna, presto si tingeranno di sangue...





L'angolo di Layla.
Salve, questa è la prima volta che entro come “scrittrice” in questa sezione.
Se prima di me qualcun altro si era cimentato con questo tentativo di delineare i pensieri di me, allora chiedo venia, non ne ero a conoscenza.
Dico soltanto che Itachi è sempre stato il mio personaggio preferito ancor prima di sapere tutta lo storia che vi è alle sue spalle.
E per me è sempre stato un personaggio dal fascino oscuro, che qui ho volutamente tratteggiato.
Ho voluto elogiarlo così, supponendo i suoi pensieri.
Ora mi congedo, ma ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno questa storia, sperando apprezziate.
Layla_Morrigan_Aspasia.




   
 
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: _Branwen_