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Autore: _KazeShini_    16/06/2012    5 recensioni
Questa one-shot parla di Kira Izuru e, seppur indirettamente, di Ichimaru Gin.
In questa FFic Kira parla in prima persona, riflettendo sul suo ex-Capitano.
Temo che sia un OOC, quindi, nel caso il mio sospetto sia fondato, avvertitemi.
Detto questo...Buona Lettura!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gin Ichimaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la prima storia che pubblico, quindi, se non è di vostro gradimento, vi prego gentilmente di non arrabbiarvi col sottoscritto, grazie e buona lettura!^^

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QUANTO AVREI DESIDERATO

 
 
«Ohi, Abarai, che tipo è il tuo capitano?»
«Ed il tuo, Omaeda?»
Ogni qualvolta facevano una simile domanda ad un luogotenente, egli rispondeva elencando le qualità del proprio capitano.
Questo io non potevo farlo e temevo che, presto o tardi, qualcuno mi avrebbe fatto quella fatidica domanda.
«Kira, il tuo capitano che tipo era?»
Quanto avrei desiderato che quella domanda non fosse mai stata posta.
Quanto avrei desideratoammazzare tutti quelli che mi avrebbero fatto una simile domanda.
 
Ho smesso di chiamare quell’uomo “Capitano” da quando ha tradito la Soul Society e mi ha tradito.
Io e Ichimaru Gin non siamo mai stati amici…e neppure conoscenti, a dir tutta la verità.
“Conoscente” è il participio presente del verbo conoscere, indica una persona che tu conosci…io non conoscevo Ichimaru, o, perlomeno, non quello vero, NON il vero Ichimaru Gin, la stessa persona che ha salvato Matsumoto-san, quello che lui stesso non poteva far vedere alle altre persone, che doveva nascondere, perché doveva celare il suo secondo, futuro (fallito) tradimento, architettato per uccidere Aizen Sōsuke.
 
«Kira, il tuo capitano che tipo era?»
A quella domanda io cosa avrei potuto rispondere?!? Avrei dovuto dire tutta la verità? Avrei dovuto dire che, in fondo, Ichimaru Gin non lo conoscevo neanche un po’, che avevo passato più di cinquant’anni della mia vita accanto ad una persona crudele, meschina e senza cuore?
 
Sarebbe stata una bugia.
 
Nonostante cerchi di credere che Ichimaru sia stata solo una persona malvagia e che abbia tradito la Soul Society puramente per ambizione e fama di potere, non riesco a convincermene appieno.
 
Forse perché penso che credere semplicemente nelle apparenze sia troppo scontato.
Forse perché penso che non avrei mai dovuto seguirlo nel suo folle progetto (e che sarei dovuto fuggire a gambe levate appena possibile).
Forse perché penso che abbia avuto veramente dei sentimenti.
Forse perché penso che mi abbia insegnato molte cose sulla vita, che, nessun altro all’infuori di lui, mi avrebbe potuto insegnare.
Forse perché penso che mi abbia insegnato ad odiare.
Forse perché penso che mi abbia fatto imparare che non devo mai eseguire alla lettera gli ordini dei miei superiori senza prima pensare con il mio cervello se questi siano giusti o sbagliati.
Forse perché penso che, dietro quella sua faccia da volpe, nascosto dai capelli argentati che gli coprivano gran parte del volto, si nascondesse un uomo incredibile, capace di rischiare la propria vita e di fare di tutto pur di salvare quello che ama più di ogni altra cosa al mondo, anche a costo di farsi odiare.
Ed anche perché mi conosceva come mai nessuno aveva fatto.
 
«Kira, il tuo capitano che tipo era?»
All’inizio rimasi spiazzato: non sapevo se dire quello che veramente pensavo riguardo Ichimaru o se dire semplicemente quello che lui stesso avrebbe detto, pur di conservare la sua fama di sanguinario, se avesse dovuto rispondere lui a questa domanda.
Mentre pensavo ancora a quale fosse la cosa più giusta da dire, le parole mi uscirono fuori dalla bocca da sole.
«Un sadico.» risposi infine e me ne andai facendo molta attenzione a non voltarmi indietro per non vedere quelli che, poco fa, erano i miei interlocutori.
Non so se quell’aggettivo fosse appropriato per Ichimaru, ma credo che lui avrebbe apprezzato molto il fatto che, anche io, mi ero impegnato a far credere quello che lui voleva sembrare, per il bene di Matsumoto-san, della Soul Society…e mio.
 
«ありがとう、ギン。»        «Grazie per quello che hai fatto, Gin.»
Risi, pensando a come si sarebbe arrabbiato se avesse saputo che l’ho chiamato per nome.
Ah, quanto avrei desiderato che fosse ancora con me e Matsumoto-san: ci saremmo divertiti sicuramente, non è vero, Capitano Ichimaru?

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Ok, temo di essere andato in OOC e credo di aver dato a questa FFic un titolo inadeguato, per questo, se voleste recensire questa storia, magari facendo notare i problemi e le lacune, ve ne sarei veramente grato, perché mi aiutereste a capire dove sbaglio.
Grazie per aver letto la mia FanFiction. ^^
  
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