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Autore: Weird Rock    16/06/2012    5 recensioni
“Quando vorrai prendere in mano un bicchiere di whisky ricordati di dove sono io ora, ricordati di me”
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RICORDATI DI ME

Max, 23 anni, era al volante, Viola, 19 anni, seduta al posto accanto, avevano bevuto troppo quella sera in discoteca. Tutto era sfocato, la Mustang nera sfrecciava sull’autostrada deserta a una velocità da definire folle, vedendola. Pioveva, l’auto slittava, passando da una corsia all’altra come uno sciatore che fa lo slalom tra i paletti. Una curva, un’altra, un’altra ancora, ora erano al casello d’uscita dell’autostrada, Max schiacciò il piede sull’acceleratore puntando alle transenne: sapeva che l’operatore li avrebbe visti e che non avrebbe rischiato di far morire qualcuno per quei miseri 20,06 euro da pagare. Aveva ragione: quelle cazzo di transenne si alzarono e la Mustang sfrecciò lontano, nella notte. La strada ora era stretta, tortuosa e ripida, sotto scorreva il fiume Ohio. Se Max fosse stato in sé non avrebbe percorso quella scorciatoia per arrivare al suo paesino… Un attimo di distrazione, l’auto urtò e ruppe il pericolante steccato “di protezione” in legno e precipitò nel vuoto, un urlo lacerante, di terrore puro e poi il rumore dell’auto che cadeva in acqua.

Il giorno dopo
“INCIDENTE SULLA STATALE O15: UN MORTO E UN FERITO”
Questo era il titolo che i maggiori quotidiani degli Stati Uniti riportavano in prima pagina, sì, parlavano proprio di loro: il morto era Max e Viola lottava tra la vita e la morte attaccata a una macchina destinata a tenere in vita chi è in coma. I medici le davano qualche settimana di vita, ma dopo nove mesi era ancora lì, dipendente da una macchina. La notte del 19 luglio 1988 il medico che si occupava della ragazza, dopo aver avuto i permessi dai genitori e dallo stato, staccò la spina e il cuore della piccola Viola si spense, ma la morte è un inizio, MAI una fine.
Sulla sua lapide il padre decise di scrivere una frase che la figlia gli disse in sogno la notte in cui morì:
“Quando vorrai prendere in mano un bicchiere di whisky ricordati di dove sono io ora, ricordati di me”

SPAZIO AUTRICE
Ciao! Questa Flash è una cacca ma spero che vi piaccia lo stesso. Recensitemi per favore così ne scriverò presto un’altra ^_^
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