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Autore: adrianamente    16/06/2012    1 recensioni
"[…]La tua voce" e mostrò di nuovo il Deluminatore "veniva da qui".
"E che cos'é che avrei detto?" chiese Hermione, con un tono di voce tra lo scettico e il curioso.
"Il mio nome 'Ron'. […]"
Hermione diventò tutta rossa.
da "Harry Potter e i Doni della Morte"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Albus Percival Wulfric Brian Silente li aveva osservati per tanti anni fronteggiare la morte di fianco al loro amico di sempre Harry Potter.

Ronald Weasley ed Hermione Granger sembravano terribilmente diversi, lei intelligente e furba, lui impacciato e divertente; il Preside di Hogwarts aveva però capito che nelle loro anime albergavano gli stessi ideali e le stesse paure. Erano coraggiosi, leali e irrimediabilmente testardi.


Aveva visto crescere e nascere un'amicizia insolita fra quei due, litigavano in continuazione, si offendevano e delle volte non si parlavano per giorni interi! Per non parlare del periodo Lavanda Brown!

Quando però il pericolo era vicino si lanciavano sguardi fin troppo eloquenti, i loro occhi sembravano ringraziarsi e dirsi tutte quelle parole che non erano mai state dette.

Quando uno dei due veniva ferito, l'altro stringeva i denti con il corpo carico di rabbia.


Il Professor Silente li aveva visti carichi di gelosia, aveva visto i loro corpi crescere insieme al loro amore che sembrava non voler sbocciare affatto. Era lo stesso amore per cui lui stesso, il più grande mago di tutti i tempi, provava invidia. Erano genuinamente innamorati, le loro mani fremevano al minimo contatto involontario, arrossivano ogni qualvolta (ahimè raramente) si abbracciavano.


Lo aveva capito da tempo, a frenare il Signor Weasley e la Signorina Granger era la paura di perdersi dopo essersi trovati, temevano la guerra, temevano di non essere corrisposti, che l'imbarazzo del rifiuto potesse allontanarli per sempre. Quella stessa paura li univa e li respingeva, era l'equilibrio e il caos che teneva in piedi il loro rapporto.


Una notte, seduto all'immensa scrivania del suo ufficio, dopo l'ennesima fiammata della fedelissima Fanny, decise che era arrivato il momento di illuminare la strada di quei cuori solitari.


Prese una piuma, la intinse nel calamaio e continuò a scrivere sulla pergamena.


A Ronald Bilius Weasley lascio il mio Deluminatore, nella speranza che si ricordi di me quando lo usa.


"[…]La tua voce" e mostrò di nuovo il Deluminatore "veniva da qui".

"E che cos'é che avrei detto?" chiese Hermione, con un tono di voce tra lo scettico e il curioso.

"Il mio nome 'Ron'. […]"

Hermione diventò tutta rossa.


da "Harry Potter e i Doni della Morte"


   
 
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