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Autore: Moonshade    16/06/2012    2 recensioni
Questa è una storia che ho dovuto scrivere per un contest in un forum. Chiedevano di ispirarsi ad un quadro e a me è toccato la Maya Desnuda. Spero di aver reso l'idea di una plausibile storia d'amore tra un pittore e la sua modella... resta comunque una one short e in poche parole credo comunque di non aver reso l'idea di un bel niente xD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccola lì, era l'ennesima volta. Posava nuda, distesa su un divano di velluto rosso. Ormai aveva perso il conto di quante volte glielo aveva chiesto. Forse era la decima o l'undicesima volta che posava per lui, ma era la prima volta che le aveva chiesto di posare nuda. Tutto questo per imitare i pittori classici, tutto per rincorrere un bello ideale e lui insisteva dicendo che lei era la donna perfetta ed era l'unica che rendeva l'idea di quel canone che lui cercava da tempo. Eppure non si sentiva per niente bella come continuava ad insistere lui. Aveva qualche chilo in più del normale, i fianchi erano poco marcati, il seno spropositatamente grande e i capelli lunghi e mossi che le scendevano morbidi lungo le spalle. Nonostante tutto, lui la continuava a cercare, insisteva dicendole che era stupenda e quei complimenti la gratificavano, la riempivano e la incitavano ad andare avanti e ad insistere in un mondo che non le voleva offrire niente. Continuava a dipingere lui, ignaro dei pensieri che passavano per la testa di Maya. Lei continuava a posare sorridendo beffardamente, come Francisco le aveva chiesto. Sorrideva come non aveva mai fatto, ora era sicura che almeno una persona in quella Terra la voleva, e continuava a crogiolarsi in questa situazione perfetta sperando che quella sensazione non finisse mai, una sensazione chiamata felicità.

Un fiore candido sulla tomba di un ragazzo, Francisco Fernandez. Ecco la sua fine, ecco quello che spetta a tutti gli esseri umani. Ecco la sofferenza che devono subire tutte le persone almeno una volta nella vita. Lui era morto, il creatore di tutte quelle opere che non avrebbero mai visto la luce di una galleria d'esposizione.
Una ragazza giaceva in ginocchio davanti a quella tomba. Piangeva, si disperava. Erano passati mesi dalla sua morte ma lei continua a soffrire per quel decesso che le aveva portato via tutto. Era innamorata e lui l'aveva lasciata sola, senza sicurezze in quel mondo che non la voleva. Aveva tentato numerose volte il suicidio ma ogni volta era riuscita a sopravvivere in un modo o in un altro. Alla fine aveva rinunciato e si era rassegnata a quella vita così crudele. Si alzò, asciugandosi le lacrime e si diresse verso l'uscita del cimitero. Ormai quella vita era diventata monotona e quella routine sembrava non volerle riservare nessuna gioia. Maya era diventata un semplice automa che non provava più sentimenti tranne un grande dolore che le stava distruggendo l'anima.
Camminava tra le tombe, quel posto la faceva riflettere. Guardava quelle pochissime persone che erano venute a trovare i loro cari. Nessuno piangeva, si limitavano a posare dei fiori sulle tombe, a farsi il segno della croce e ad andarsene a testa bassa ma nessuno sembrava soffrire e l'unica in lacrime era proprio Maya.
Ricordava il primo giorno in cui lei aveva incontrato Francisco, da quel giorno la sua vita era cambiata. Era felice, tutto era diventato una favola per lei e tutto grazie a quel quadro, La Maya Desnuda. Erano entrambi al museo d'arte quel giorno e in esposizione c'era una mostra dedicata a Francisco Goya. Fu un attimo, i due si scontrarono e da lì ebbe inizio la loro storia. Fu un colpo di fulmine per entrambi e quel amore che si era creato era troppo intenso. L'uno dipendeva dall'altra e il loro amore era fondato anche da una forte complicità. Ma ormai Francisco era morto. Tutto era finito. Se non fosse stato per la sua malattia al cuore tutto sarebbe andato bene, ma il destino sembrava voler male alla ragazza e così le strappò dalle mani l'unica gioia della sua vita.
Mentre era assorta nei suoi pensieri, si scontrò con un ragazzo. Maya alzò lo sguardo per chiedergli scusa. Rimase incantata da quello che vide: un ragazzo alto, moro, capelli ricci, occhi verdi. Una carnagione mulatta segnava le sue origini spagnole Era troppo assomigliante a Francisco per sembrare solo un caso.
- Scusami, è tutto a posto? - Chiese preoccupato.
- Sì, tutto a posto. Scusa ma ero soprappensiero. - Affermò lei con voce tremante.
- Ho notato - Rispose lui sorridendo. Un sorriso candido, che le ricordava terribilmente quello suo.
- Piacere io sono Lucius, tu come ti chiami? - Chiese il ragazzo porgendo la mano a Maya
- Piacere, Maya. - Disse lei stringendogliela.
- Mi auguro che non ti sia fatta niente, ti posso invitare a bere qualcosa al bar? Giusto per farmi perdonare. -
- Oh, non serve… -
- Insisto, su dai ti porto in un posto dove preparano un caffè che è la fine del mondo! -
- Va bene, se insisti… - Così Lucius la prese per mano e la trascinò via da quel posto che un attimo prima era intrinseco di tristezza e solitudine, un attimo dopo le aveva fatto incontrare quel ragazzo stupendo che le aveva portato un altro spiraglio di luce nella sua vita.

- E questo signori è la Maya desnuda, riproduzione del 2009 dipinta dal pittore Francisco Fernandez. -
I visitatori erano fermi, incantati a guardare con il naso all'insù il quadro del pittore, stupiti e ammaliati dalla figura femminile della ragazza che li guardava dall'alto in basso con fare beffardo. Maya era felice di quegli sguardi ed era finalmente contenta di quello che era riuscita a fare. Lucius era riuscito ad organizzare una mostra, nella galleria di famiglia, dedicata interamente al amore deceduto della ragazza. Maya l'aveva ringraziato un'infinità di volte e gli aveva promesso che avrebbe ricambiato. Ma a lui non interessava, voleva solo che lei fosse felice.
E lei era felicissima di tutto quello che era successo: si era fidanzata con un ragazzo fantastico ed era riuscita a far conoscere il suo Francisco.
- Di questo quadro si racconta una bellissima storia d'amore nata tra il pittore e la ragazza del quadro. - Cominciò lei.
- Quel amore era qualcosa di complicato, troppo difficile da spiegare e troppo particolare per essere compreso da chiunque. Ma loro due vivevano una magia, una favola che non ha avuto mai fine, neanche dopo la morte. -
  
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