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Autore: Merope Molly Lestrange    16/06/2012    1 recensioni
Dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior.
/Fabrizio De Andrè/
Storia per festeggiare il mio anno su efp, spero vi piaccia.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dai diamante non nasce niente, dal letame nascono i fior.
 -Fabrizio De Andrè

 


Eri  un semplice ragazzo di campagna che amava la vita. Vivevi nella natura e casa tua era un campo di grano.
Ricordi bene le lunge passeggiate in compagnia del meticcio Sancho e ancor di più quelle in compagnia di Eleanor.
Lei era un bocciolo di rosa nel deserto, così bella e così rara.
La portavi sempre al campo dei fiori dove tutti e due vi tuffavate nei colori.
Non puoi dimenticare l’odore di letame nell’aria, l’odore che ti piaceva tanto e che copriva quello dei fiori.
Era aria pura, era libertà.
Ricordi ancora di quando eri piccolo e scherzando le dicevi “ Da grande ti sposerò” e lei rideva. Da ragazzo non glielo dicesti più, ma facesti di tutto per farglielo capire.
Ricordi come se fosse ieri quel bacio rubato in quel campo fiorito, quando le sussurrasti per l’ultima volta
“Da grande ti sposerò”. Lei ti aveva già detto si.
Non ti importava delle pulci tra i capelli nè dei vestiti pieni di terra.
Era il tempo in cui eri un ragazzo che voleva vivere e basta ed ora sei solo un uomo di mezza età che ha perso tutto.
Se qui nel tuo vestito impeccabile che ti rigiri tra le mani i tuoi diamanti, sei solo.
“Non sei più tu Joe. Il ragazzo che conoscevo è morto in quelle miniere”
Ed Eleanor aveva ragione. Sei morto in quelle miniere tanto tempo fa. Sei morto lentamente, senza accorgertene. Guardi la sua foto che hai messo sopra il camino.
Lei ormai ha dei bambini, ma non sono tuoi.
Lei ha dei figli da amare a tu hai solo dei pezzi di pietra che non sono stati altro che la tua rovina.
Sospiri e per un attimo ti sembra di risentire l’odore della campagna, ma poi ti accorgi che è un illusione, che è solo la cenere del camino che si solleva nell’aria.
Ti alzi dalla tua poltrona e dal tavolino afferri un bicchiere di Sherry che butti giù in un sorso.
Riappoggi il bicchiere  e vai alla finestra da dove si estende un panorama arido e triste. E’ sera, ma tu sai bene cosa c’è oltre quel buio.
Hei Joe, quanto tempo è passato dall’ultima volta che hai sorriso ?
Sul tavolino c’è una lettera che non hai ancora il coraggio di aprire. Forse dovresti farlo ora, Joe.
E’ il marito di Eleanor che ti scrive. La leggi e sai che non hai più senso di vivere.
 Eleanor è morta, ma per te  lo è da tanto tempo.
Ti invitano al suo funerale. Ci andrai.
Non le porterai diamanti, ma tornerai in quel campo fiorito e raccoglierai quei fiori per lei.
Non puoi aspettare, non prendi neanche il soprabito che sei già fuori dalla porta.
Aspettami Eleanor… per una volta sarò di nuovo Joe.
Arrivi in quel campo alle prime luci dell’alba, ma non ci sono fiori né campi di grano.
C’è un inferno di cemento… il tuo paradiso non c’è più.
E’ tardi Joe… è tardi da tanto ormai.
 

 
 
*Angolo autrice*
Eccomi qua con questa nuova malinconica storiella.
Festeggio con questa il mio compleanno efpiano, eh si un anno ! u.u
Grazie a tutti quelli che sono arrivati a questo punto.
Vorrei ringraziare soprattutto tutta la gente stupenda che ho conosciuto grazie a questo sito.
La dedico a tutti coloro che in qualche modo hanno conosciuto le mie storie, Grazie.

  
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