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Autore: _BlueShadows    17/06/2012    2 recensioni
Crescere è quando percepisci quel sussurro nel petto che ti incita a cambiare.
è quando,nonostante tutto il fango che possono buttarti addosso,cammini a testa alta,insegui il tuo sogno.
Io me ne stavo per accorgere troppo tardi.
E ora un treno mi sta portando via.
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il vento ulula tra gli alberi rompendo il silenzio che ora avvolge il vialetto di casa mia,una villetta di un giallo canarino irritante,tuttavia non riesco a non poggiarmi alle sua mura.Ci sono troppi ricordi che vorrei lasciare al suo interno,farli appassire nel sottoscala,bruciarli nel piccolo camino perennamente sporco di fuliggine...
Afferro con forza la grossa valigia marrone fino a far sbiancare le nocche delle mie mani,il mio cervello non ha ancora impartito l'ordine alle gambe di muoversi e rimango  sotto la soglia ad aspettare il nulla.Quando comincio a solcare a grandi falcate la stradicciola che separa me stessa dal  portoncino di legno, che mi farà uscire completamente dal mio passato, un fiume di emozioni attraversa la mia testa rintronita  e se non fosse per la piccola figura che mi aspetta in strada davanti un vecchio pick up rosso ,rimarrei a fissare le foglie ingiallite dall'autunno perdendomi  in riflessioni che non seguono un filo logico.Bensì credo che vogliano solo incitare la mia mente a rimanere inpigliata nei ricordi.
Il volto di mia madre è più scavato del solito,pallido,sudato,e inevitabilmente sbronzo.Mi avvicino a lei con un sospiro malcelato e le porgo il bagaglio aiutandola ad infilarlo nell'auto.<< credevo che avessimo finito con il prenderci in giro a vicenda >> sbotto alludendo al puzzo di alcol che proviene dalla sua bocca,lei mi fissa con i suoi occhi verdi e smarriti << Emma ti prego è più difficile di quanto pensi.. >> la sua voce è roca,spezzata,e solo ora mi accorgo che probabilmente sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei vista quell'anno.
<< scusami mamma...ho solo paura che potresti stare male.. >>Lei fa un sorriso sghembo poi mi abbraccia stretta,profuma ancora di torta di mele...anche se l'odore di vodka è più forte. <<  ti ho detto che Jake mi controllerà ventiquattro ore su ventiquattro,sarà più bravo di te in questo. >> Penso al viso paffuto e simpatico del nostro vicino, l'uomo che tiene più a cuore la salute di mia madre che la sua e non ha mai nascosto i suoi sentimenti verso di lei,se è per questo.Mi stacco fingendomi oltraggiata, poi scoppio a ridere e le stringo la mano << ricorda che nessuno potrà sostituire la tua assillante figlia ,signora Margareth ,anche se ora vivrò a più di un giorno dal tuo naso. >> dico con tono di superiorità.Vedo per un attimo un ombra balenarle negli occhi poi sbuffa e mi scompiglia i capelli << forza,che è tardi e il treno partirà tra meno di un'ora. >>
M'infilo nel posto del guidatore quando lei mi tira per un braccio:<< sono ancora sobria per guidare,tesoro.Voglio che ti godi il viaggio. >> 
Capisco cosa intende,vedere le strade della mia infanzia per l'ultima volta sarà un duro colpo da sopportare.Osservo il piccolo giardino malcurato della residenza Tomphson ,il barbecue ancora fumante della notte scorsa per salutare amici e conoscenti e il piccolo cuore intagliato nell'albero accanto all'ingresso ,con l'iniziale mia e di mio padre.
Reprimo una lacrima,poi  m'infilo le cuffie nelle orecchie e chiudo gli occhi.

La stazione non è molto affollata,quindi non ci mettiamo molto a raggiungere il mio binario.Tengo in mano il biglietto di sola andata che ho comprato con ill mio stipendio di barista e lo stringo nel palmo senza stropicciarlo,anche se la voglia è fortissima.Quando il treno con uno sbuffo si adagia sulle traversine cigolando,il mio cuore cerca di schizzarmi dal petto.Mia madre si stringe a me e mi guarda ,gli occhi sono lucidi e riesco quasi ad intravedere una lacrima rotolarle lungo le ciglia.
Ora,io non sono il tipo di persona che mostra la sua sensibilità attraverso le lacrime,è una mania che possiedo sin da bambina tenendomi tutto dentro,sfogandomi con la rabbia.Non riesco però a vedere gli altri piangere,soprattutto se una di quelli è mia madre.<< Forza non fare la stupida ... >> balbetto mentre l'acqua riga le mie guancie in fiamme.E in quel momento,Emma la forte,Emma la diciottenne che ha sempre contato solo e unicamente su se stessa, Emma che si era promessa e ripromessa che alla sua partenza non avrebbe cacciato una lacrima dai propri occhi,crolla come un muro.
Riesco a staccarmi dall'abbraccio di mia madre solo all'ultima chiamata del conducente,poi prendo posto vicino al finestrino.Lei,da fuori, si alza sulle punte appoggiandosi  al vetro << ti sei scritta l'indirizzo di Johanna ?Ricordati di chiamare appena arrivi e dimmi se ti trovi bene...oh!controlla subito se quel bastardo di tuo padre ha lasciato un messaggio sul tuo cellulare appena sei in città. >>
Faccio finta di non ascoltare l'ultima frase e le stringo con forza le dita.
Non vorrei lasciarle quando sento il treno muoversi,ma è stesso mia madre a  togliere la presa e, con un sorriso, articola una frase che non comprendo essendo coperta dal rumore assordante della campana di partenza.La saluto tamburellando sul vetro con forza,poi,non appena scompariamo dalla stazione mi siedo poggiando la testa sullo schienale,esausta.
Dopo una decina di minuti che il vagone ha cominciato a sussultare,prendo dalla valigia un quaderno beige sformato dall'enorme quantità di scartoffie infilate a forza al suo interno,raccolgo un paio di graffette cadute a terra,poi con la penna in mano,tremando, do forma ai miei sospiri.
12 ottobre :
Crescere è quando percepisci quel sussurro nel petto che ti incita a cambiare.
è quando,nonostante tutto il fango che possono buttarti addosso,cammini a testa alta,insegui il tuo sogno.
Io me ne stavo per accorgere troppo tardi.
E ora un treno mi sta portando via.

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ok ragazzi,questa è  il primo capitolo di questa "storia"  non so come definire...boh (?) vabbè spero che  continuerete a seguirla...perchè sicuramente scriverò un secondo capitolo..dovremo sapere dove  andrà a finire Emma,no?Spero che vi piacerà...e che questo capitolo vi invogli a sapere il continuo!! :3
p.s: non ho voluto scrivere il nome della cittadina perchè non ho avuto il  tempo di trovarne una che c'entrasse "geograficamente" con il luogo in cui è incentrato quasi tutto il racconto ...
  
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