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Autore: keiko86    17/06/2012    10 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 01 - Faint 

"Ora basta!! Io sono un dio, creatura ottusa! Non subirò altre angherie da parte t...."

Quelle furono le ultime parole che loki, Dio dell'Inganno, riuscì a sbraitare, prima che l'Hulk infuriato lo afferrasse di scatto per una caviglia, e lo sbatacchiasse per tutto il pavimento al pari di uno straccio bagnato.

Alla fine la creatura lo lasciò cadere supino a terra in mezzo alle crepe formatesi, andandosene via tranquillamente con un ironico "Un dio gracile...."

Il dio non potè far altro che rimanere immobile dov'era caduto, stordito e con gli occhi sgranati, riuscendo solo ad emettere un lieve rantolo di dolore.... Sembrava che il suo intero corpo stesse quasi per andare in pezzi, tanto era il dolore che sentiva persino con il solo respirare.

Per un po' tutto ciò che riempì il suo pensiero fu una nebbia rossa dolorosa, condita come sottofondo dai suoni della battaglia che infuriava tutto attorno a lui, tra i Vendicatori, la squadra strampalata di eroi della Terra (più suo frat- Thor) e i Chitauri, il temibile esercito alieno che egli stesso aveva richiamato.

 Ad un certo punto però tutto il frastuono sembrò cessare improvvisamente, così come la luce intensa emessa dal portale.... Capì confusamente che questo doveva essersi chiuso, e che la battaglia era finita.... E che aveva perso di nuovo.

Un brivido lo colse.

Non erano tanto i Vendicatori a preoccuparlo (tranne forse quel maledetto bestione verde, non c'era nulla che quel misero gruppo di mortali potesse realmente fare per nuocere ad un dio come lui, e Thor era dannatamente troppo sentimentale anche solo per provarci seriamente) ma era il nitido e sinistro ricordo della minaccia che il servo di Thanos gli aveva lanciato.... Una volta che avesse perso, non ci sarebbe stato più alcun luogo per lui, in nessun universo, dove avrebbe potuto nascondersi da loro.

Lo avrebbero trovato OVUNQUE.

Lentamente, per non aggravare le sue ferite, riuscì dapprima a rotolare su un fianco, quindi iniziò a strisciare a fatica, un ultimo disperato tentativo di allontanarsi dal luogo della sua sconfitta...
Sforzo presto reso vano quando voltatosi si trovò schierati davanti tutti i Vendicatori al completo, con ogni arma a loro disposizione puntata su di sé.

La sua espressione sbalordita, insieme con il suo stato attuale, ferito ed esausto a terra, doveva essere come un'ulteriore vittoria per loro, così si sforzò di far loro un sorrisetto autoironico (di un'amarezza esasperante... Ma cercò di non curarsene) e se ne uscì con un sarcastico:

"Se per voi fa lo stesso.... Accetterò quel drink!"

Che lasciò sicuramente a bocca aperta Capitan America (e.... Era forse una risatina quella appena accennata da Stark?) e causò invece che gli altri membri del team finissero per fissarlo, se possibile, ancora più rabbiosi di prima (sì, anche Thor).

Dopo qualche secondo di stallo, fu proprio il biondo asgardiano il primo a muoversi verso il dio ferito, non che quest'ultimo si aspettasse qualcosa di diverso.... Afferrato bruscamente Loki per un braccio, lo alzò malamente in piedi mentre il più giovane, dolorante e stordito, si trovò costretto a spemere gli occhi chiusi per ricacciare indietro la prepotente ondata di nausea che lo aveva colpito, e traballò notevolmente sulle gambe.

A quel punto si avvicinò a loro Steve, che con voce seria rese partecipe il dio sconfitto del suo prossimo destino:

"Loki di Asgard, ti sei macchiato di crimini indicibili contro l'umanità, hai scatenato odio e distruzione, e manipolato crudelmente delle persone innocenti per favorire i tuoi piani malvagi! Meriteresti di essere rinchiuso per sempre in una cella, o peggio... Ma tuttavia non starà a noi giudicarti, quanto piuttosto a tuo padre, Odino.... Quindi Thor ti scorterà ad Asgard, dove finalmente sarà fatta giustizia!"

Loki al sentire quelle parole aveva chinato il capo, rassegnato.... Si era immaginato che sarebbe finita così, ma avrebbe solo voluto un momento di tregua....

Solo un po' di respiro....

Non disse nulla in risposta, avrebbe voluto spiegare la sua versione dei fatti, delle minacce ricevute da Thanos.... Ma tanto, si disse, chi avrebbe mai creduto al principe degli Inganni?

"Beh, piccolo cervo? Tutto quì? Non dici nulla?" Fu Stark stavolta a parlare "Nemmeno un monologo su come trornerai e ci distruggerai tutti? Non una minaccina piccina picciò?" finì, ridacchiando, il miliardario.

"Tanto non mi credereste mai...." fu la amara replica sussurrata che si sentì ricevere.

 "Tu prova!"

Loki alzò lo sguardo, sorpreso, solo per ritrovarsi a fissare un Tony Stark dall'espressione sorniona a fargli ironicamente un cenno, come ad andare avanti.

Scosse la testa, senza parlare. A che sarebbe servito? Non gli avrebbe creduto nessuno in ogni caso....

"Come vuoi...."

Thor lo strinse più saldamente al braccio, immobilizzandolo, Rogers fece lo stesso con l'altro braccio, ed appena Stark si fu posizionato alle sue spalle tenendogli preventivamente una mano sul retro del collo, iniziarono a trascinarlo via.

Fecero appena in tempo a muovere qualche passo, tuttavia, che improvvisamente sembrò che l'intera realtà intorno a loro iniziasse a sfarfallare, mutare, come un canale difettoso alla tv.... Ed inaspettatamente tutti e quattro furono catapultati in un luogo oscuro, freddo e sinistro.

"Ma che cazz...." fu l'ennesimo commento del miliardario, mentre Steve si era limitato a guardarsi attorno sbigottito e nervoso, e Thor aveva immediatamente alzato Mjolnir pronto ad un eventuale scontro, e si era voltato verso il fratello....

Questi era impallidito vistosamente, aveva gli occhi sbarrati, una smorfia di chiaro terrore stampata in viso, e continuava a tremare ripetendo:

"No..... No..... No.... No....."

 Quasi come un mantra.

Aveva capito infatti che l'Altro, il servitore di Thanos, lo aveva trasportato nella propria dimensione..... Si sentì gelare.

Era finita.

"Fratello.... Loki, tu sai dove ci troviamo, non è così?"

Sorpreso, Loki alzò lo sguardo per incontrare gli occhi azzurri del fratello, che lo fissava con un'espressione incerta e preoccupata.

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"Noi.... Questo è il mondo da dove provengono i Chitauri...." si sentì quasi in dovere di rispondere loro.

"Stai scherzando spero!"

"Ah, bene! Dopo tutta la fatica fatta per sconfiggerli e ricacciarli indietro..... Siamo daccapo! Ecchecculo!"

A quelle parole Loki lanciò un'occhiata oltre le spalle massiccie di Thor. Dietro di lui notò con sorpresa anche il Soldato e l'Uomo di Metallo.... Non si era accorto fossero tutti lì.

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"Ehi, Piccolo Cervo.... Ci hai portato ad una riunione non programmata con i tuoi amichetti?"

"Non sono miei amici...." Soffiò, irritato. Quel maledetto Stark lo sava davvero irritando!

"Ah, no?"

"NO! Maledizione, no! No!!" Stavolta si era proprio voltato verso Iron Man, urlandogli quasi in faccia. Stark rimase sorpreso, fece un paio di passi indietro davanti allo sguardo stravolto e allucinato che il dio aveva in quel momento.

"Stai scherzando?"

"Sta mentendo, Tony.... Sta sempre mentendo...." fu il calmo commento di Capitan America.

Loki sospirò.... Non li avrebbe convinti mai. Non lo avrebbe mai fatto.

Asgardiano....

Una voce minacciosa fece sobbalzare improvvisamente il gruppetto, Loki inghiottì nervosamente, mentre gli altri tre iniziarono a guardarsi intorno, preparandosi allo scontro.

"Non preoccupatevi.... Non è voi che vuole... Sono io." Fu la laconica spiegazione di Loki. Ai loro sguardi sbalorditi rispose con un'alzata di spalle.

"E allora che ci facciamo quì, signorino?" Ricominciò Stark.

"Se non mi foste stati così aggrappati non sareste stati trasportati con me..."

"Così potevi scappare meglio, vero?"

"Non siamo quì realmente.... E' solo un'illusione della nostra mente...."

"Ma come.... Ah, giusto. Magia. Non mi abituerò mai a quella roba da stregoni suonati!"

"Hai finito, Stark?" Concluse il dio con un'occhiataccia furente.

Il miliardario rispose solo con una risatina nervosa.

La voce parlò di nuovo, facendo sobbalzare tutti:

Loki, figlio di Odino.... ormai sei diventato inutile per i nostri piani... Non ci hai riportato il Tesseract e il nostro esercito è stato sconfitto!

Il dio in questione emise un rantolo strozzato, facendo voltare Tony. Lo fissò assottigliando gli occhi, studiando le sue reazioni. 

La tua punizione sarà spietata. Verrai stanato, in qualsiasi buco isolato tu possa cercare di nasconderti.... Ti porteremo dal nostro signore, Thanos, e proverai un dolore eterno oltre ogni tua immaginazione! Implorerai, per essere ucciso, ma non ti accontenteremo....

"No, no, no..... Ti prego, no!!" Esclamò Loki, con una voce nettamente terrorizzata, cadendo suo malgrado in ginocchio.

Sei nostro, lo sei sempre stato, Dio dell'Inganno.... E solo il nostro signore deciderà quando graziarti con la morte, che tanto anelerai... Intanto eccoti un piccolo assaggio di ciò che ti aspetterà, Asgardiano....

Subito dopo quelle parole, un getto luminoso colpì improvvisamente il dio prostrato, e sotto gli sguardi inorriditi e sbalorditi dei tre Vendicatori Loki sembrò come accartocciarsi, urlando a squarciagola con il volto contratto in un'espressione di tremenda sofferenza.

Con un flash luminoso poi si ritrovarono di scatto nuovamente dentro la torre Stark, in mezzo alle macerie del recente combattimento... E di fronte a due sbigottiti Clint e Natasha.

"Ragazzi, cos'è successo?! Un momento fa vi eravate tutti immobilizzati come manichini, e adesso...."

"Sicuri di stare bene?!"

"Io... Noi.... Credo di sì...." fu la replica stordita di Steve.

"Fratello!!! Che hai?!" fu l'urlo di Thor che fece voltare tutti.

Loki era ancora inginocchiato a terra, le braccia avvolte protettive attorno al torace e il capo reclinato, tremante, mentre dal suo corpo partiva ancora qualche scintilla randagia di energia statica, e si disperdevano dei piccoli getti di fumo scuro.

 "Ugh..."

"Fratello!"

Thor, istintivamente protettivo verso colui che malgrado tutto considerava ancora il proprio fratello minore, si precipitò al suo fianco, inginocchiandosi a sua volta e afferrando lo stregone per le spalle. Questi alzò lo sguardo vitreo e perso su di lui, lo fissò per qualche secondo boccheggiando, come se cercasse di parlare ma non riuscisse a trovare la voce...

Quindi dopo aver mormorato a fatica "Aiutami.... Ti prego...." sembrò perdere le poche forze restanti, e si accasciò del tutto contro il torace del fratello maggiore, le mani tremanti che andavano ad aggrapparsi istintivamente al mantello scarlatto di questi.

Il dio del tuono non potè far altro che rimanere inebetito lì, immobile sotto gli sguardi sorpresi dei suoi compagni, mentre Loki andava a nascondere il viso nell'incavo del suo collo, tremando, e sussurrando in tono disperato, ed ancora più impercettibile:

"P-p-per favore.... Non voglio morire... Aiutami, fratello..."

"Adesso mi chiami fratello? Tu, che non fai altro che rinnegarmi? Perchè dovrei crederti? Stavolta non cadrò nella tua trappola, Ingannatore!" Gli urlò di rimando Thor, che con un picco di rabbia lo spintonò con forza, facendolo allontanare da sè, e facendolo ricadere seduto per terra.

In risposta a quella reazione per lui inattesa, Loki sembrò spezzarsi definitivamente, per qualche attimo rimase seduto lì, immobile, guardando costernato l'altro dio, gli occhi enormi sul viso mortalmente pallido. Quindi riprese a scuotere la testa borbottando come una litania:

"Non voglio morire! Mi troveranno! Ti prego, non voglio morire! Non voglio morire! Non voglio morire!!"

Infine, prima che anche uno solo dei Vendicatori capisse che cosa stava succedendo, semplicemente rovesciò gli occhi all'interno delle palpebre e si accasciò di colpo all'indietro, perdendo immediatamente conoscenza e atterrando lungo disteso sul pavimento con un tonfo, e rimanendo infine immobile e silenzioso, il respiro corto e superficiale.

"Ma... E' svenuto? Ma che aveva? Sembrava in preda ad una crisi di panico coi fiocchi!" fu il commento di Clint che riassunse i pensieri di un po' tutti.

Thor, nel frattempo, a quella vista aveva abbandonato immediatamente tutti i propositi di mantenersi a distanza, e era corso immediatamente al fianco del fratello caduto, sollevandolo delicatamente tra le braccia, ed alzandosi da terra, volgendo uno sguardo eloquente ai compagni ed amici.... Che decidessero cosa fare a quel punto, ma lui non avrebbe più abbandonato suo fratello.

Sperò solo, in cuor suo, che stavolta avesse ragione e che quella non fosse solo una macchinazione del dio dell'Inganno, ma una rapida occhiata alla figura pallida, tremante che sorreggeva tra le sue braccia sembrò fugare gran parte dei suoi timori.

Fu Steve a quel punto a parlare:

"Ok, bene.... Ora che si fa?"

Nel silenzio teso generale, fu solo Tony che gli rispose:

"Shawarma per tutti?"

End chapter 01

  
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