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Autore: Annabells    17/06/2012    2 recensioni
''I loro sentimenti erano così repressi che ormai sembravano palesi, era come se a furia di nasconderli questi si accumulassero, come se messi in una scatola traboccante. Scatola che veniva aperta ad ogni luna piena, in cui Sirius, non voleva e non poteva nascondere la sua preoccupazione, la sua angoscia mentre Remus perdeva l'uso della ragione, il controllo su tutto.''
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Questa storia partecipa a questo contest: http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10246749&#idm117390981 (scusate il link osceno) che consiglio a tutti! :) Per i miei standard- è lunghissima e spero che possa piacere. Niente Buona lettura e ricordo che non mi appartiene niente e non ricavo niente da ciò! Ma se vorrete commentare mi sentirò ripagata :)

All This And Heaven Too

Remus avrebbe potuto dire tante cose sullo strano rapporto che c'era tra lui e Sirius. Avrebbe  potuto dire che non scriveva di lui perché le parole non gli bastavano, avrebbe potuto semplicemente  dire che l'altro era tutta la sua vita e che lo amava da morire, ma questo era troppo semplice, troppo scontato e purtroppo, Remus non era mai stato semplice.
Del resto, la semplicità non era una cosa cui puoi ambire quando in tenera età diventi un licantropo. Ma anche piangersi addosso era semplice e lui odiava farlo, almeno quanto odiava sentirsi esposto e vulnerabile, almeno quanto odiava provare qualcosa per Sirius.
Quello che c'era tra il licantropo e il rampollo dei Black era un qualcosa di profondo, di viscerale e confuso, terribilmente confuso. Perché non erano mai passati dall'essere amici a qualcosa di più, no,loro  erano sempre stati un gradino più in alto.Ecco, forse, il loro era stato destino ma questo non  rendeva le cose semplici.
Con Lui, Sirius, non aveva la stessa sintonia che condivideva con James: loro erano un continuo litigare per poi ritrovarsi a chiedersi scusa a vicenda a notte fonda su uno dei divani della sala comune. Con Lui, Sirius, smetteva di essere un idiota, non sempre ovviamente, ma quelle poche volte che succedeva Remus non poteva che innamorarsene di più. Sirius inoltre, a sua volta, non era semplice e forse era per quello che nonostante tutto si giravano intorno: entrambi erano annoiati dalla banalità, dalle cose conquistate facilmente e permettetemi il cliché, alla fine si amavano.
I loro sentimenti erano così repressi che ormai sembravano palesi, era come se a furia di nasconderli questi si accumulassero, come se messi in una scatola traboccante.
Scatola che veniva aperta ad ogni luna piena, in cui Sirius, non voleva e non poteva nascondere la sua preoccupazione, la sua angoscia mentre Remus perdeva l'uso della ragione, il controllo su tutto.
E dopo ogni luna piena era come ricominciare da capo: bisognava nuovamente dare un senso a tutto o, trovare il coraggio di domandarsi il vero senso della loro relazione. O doveva dire rapporto?
Perché se Moony e Felpato sapevano di essere legati indissolubilmente questo non valeva per Sirius e Remus, loro avevano troppo da perdere e troppa paura per rischiare.
Non che non ci avessero provato, a dichiararsi o chissà cosa, è solo che, come detto prima, le parole a loro non rendevano giustizia. Erano le prime a prenderli in giro ma Lupin non ci stava e, per questo motivo, da giorni stava cercando di scrivere una lettera.
Una lettera che probabilmente non avrebbe mai visto la luce, o superato le cinque righe o nel peggiore dei casi non sarebbe uscita dal cestino dove ormai si erano raggruppati parecchi fogli appallottolati.
Fogli che una sera, Sirius, preso dalla curiosità, vide e lesse, fogli che, tra deliri e frasi quasi prive di senso, racchiudevano i sentimenti del ragazzo. Fogli che fecero capire a Sirius che avevano sprecato troppo tempo nascondendosi dietro le parole e le paure, che era ora di agire.
Quando Sirius baciò Remus, per la prima volta, non ci fu sorpresa, ma sollievo e gioia, tanta gioia. Remus aveva sempre saputo che sarebbe stato l'altro a fare il primo passo, lui era troppo razionale per farlo, troppo incasinato dalle parole e dai sentimenti che prova.
Non che fosse dubbioso sulla loro relazione, ma semplicemente da perfezionista qual era, avrebbe aspettato le parole adatte.

No, words are a language that doesn’t deserve such treatment
That all of my stumbling phrases never amounted to anything worth this feeling
All this heaven never could describe such a feeling as I’m here
Words were never so useful ’til I was screaming out a language that I never knew existed before




Remus, quanto mi eri mancato!

   
 
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