“Scusami, per i sette anni, perché io non ti conoscevo e non ti conosco ancora.
Scusami, per averti chiesto di stringermi la mano, di aiutarmi a risalire.
Scusami, per le parole, di disprezzo e amarezza, tutte bugie.
Scusami, per l’invidia, perché era quello il sentimento nei tuoi confronti.
Scusami, per gli incantesimi, eri meglio di me e io ti ho provocato sempre.
Scusami, per le risate malvagie, di battute e prese in giro.
Scusami, per le amicizie, tutti bambocci ignoranti, non per mia scelta.
Scusami, per le perdite, dovevo compiere io quella missione.
Scusami, per gli sguardi, quelli di aiuto, non volevo chiederti niente.
Scusami, per gli scherzi, stupidi giochi per farmi notare.
Scusami, per i pugni, mi dovevo convincere.
Scusami, per la musica, era tutta una scusa per farti capire.
Scusami, per lei, era solo una copertura.
Scusami, per quella festa, io nemmeno ci credevo.
Scusami, per questo posto, non volevo doverti dare spiegazioni qui.
Scusami, per il mio sonno, prego Dio che possa farci rincontrare.”

Ed ecco che Harry si inginocchia a terra, davanti al corpo nudo di ogni maschera di Draco.
Solo delle sbarre li dividono o molto di più, lui potrebbe far scomparire quegli ostacoli.
Comincia a infiltrarsi un filo d’acqua gelida e salata tra le labbra di Harry.
E ancora dopo molto, dopo che il suo viso è stato ferito da mille pugnali.
Ecco che decide di continuare. “Non ci può essere nient’altro di peggio.” pensa ma non sa cosa
lo aspetta.

“Ma dopo tutto questo.
Scusami, per l’amore che non ti ho mai confessato.”

Come al solito l’aveva sottovalutato.
Strofina una mano sull’asta di metallo fredda come gli occhi del suo amato.
Aperti a guardare anche senza la vista.
Ormai non c’è niente più di qualche goccia di mare negli occhi.
Una luce comincia ad investirlo, che sia un sogno? In quella prigione oscura niente è reale e niente è falsità…


- Harry? Cosa c’è? –
Allora è ancora lì accanto a lui…
- Era solo un incubo. –
Risponde schiudendo piano gli occhi e richiudendoli ancora più lentamente, per non rischiare
che sia un altro sogno. Si da un pizzicotto di nascosto.
Lui è ancora lì.
- Draco, abbracciami… -
- Va bene. – gli sorride leggermente scorgendo un brillio infantile nei suoi occhi.
Era un incubo, niente era vero…

Proprio come nella prigione oscura.