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Autore: LaLunaDispersa    17/06/2012    5 recensioni
Rachel è una piccola bambina sopravvissuta ad un attacco delle "Squadre Alpha".
Steve, mosso da un moto di compassione, decide che sarà Stark ad occuparsi della bambina, almeno fino a che non le troveranno una nuova sistemazione.
La bambina sembrerà prendere in simpatia sia Stark che Steve, contribuendo, oltre a creare scompiglio con la sua vivacità, a far avvicinare i due supereroi fino a ritenerli come propri genitori.
Note: è la prima storia che scrivo siate clementi. Probabilmente cambierò l'introduzione più avanti.
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tutto era finito.
Questa volta si trattava di Pasadena, ma i danni non erano enormi, solo un complesso residenziale.
C'erano ancora dei feriti da soccorrere e alcuni ancora sotto le macerie.
Gli attacchi si fanno sempre più frequenti, non trovi?” domandò Steve, vagando fra le macerie.
Sì... e sarebbero anche divertenti se non ci rimettessero la vita delle persone” rispose Thor, qualche metro più avanti.
Probabilmente” confermò Steve, mentre il dio si allontanava per aiutare Clint.
Steve rimase un attimo fermo a guardarlo allontanarsi per poi tornare a concentrarsi sulla sua ricerca.
Camminò ancora un poco, prima di sentire un fievole lamento provenire da un punto indefinito.
Si guardò intorno, pensando che fosse stato solamente frutto della sua immaginazione.
Poi un altro lamento, questa volta leggermente più forte, si alzò dalle macerie, ma non era ancora individuabile. Questa volta Steve fu convinto che di averlo sentito.
Ancora un altro, questa volta era ben udibile, e Steve riuscì a capire da dove proveniva.
Stark, dammi una mano!” urlò, avvicinandosi ad un cumulo di macerie.
Che succede?” domandò l'altro, arrivandogli vicino senza che l'altro se ne accorgesse realmente.
Aiutami a spostare questo” rispose all'armatura, indicando un masso. Stark lo spostò di lato, rivelando la figura di una piccola bambina che li guardava con il nasino all'insù.
Aveva due grandi occhi azzurri e i capelli castani, lunghi fino alle spalle. Non poteva avere più di sette anni.
Indossava un vestito azzurro, ormai completamente coperto di polvere. Non sembrava impaurita dai due, più che altro stupita e incuriosita.
Steve si chinò per prenderla in braccio, ma lei non si ritirò, cingendo invece con le piccole braccia il collo del soldato.
Stai bene?” le chiese poi lui, mentre la bambina annuiva flebilmente. Poi passò lo sguardo su Stark, che alzò la mano in cenno di saluto.
Io la porto al punto di raccolta. Tu continua a cercare ed evita ad Hulk di fare più danni di quanti non ne abbiano fatti le Squadre Alpha” detto questo, si allontanò lungo la strada che aveva prima creato Thor calciando via i detriti, più per divertimento che per creare realmente un passaggio. Steve non era stato molto d'accordo, ma non aveva detto nulla.
Io mi chiamo Rachel, tu?” disse all'improvviso la bambina, a metà strada.
Steve. Mi chiamo Steve” rispose il soldato, un po' sorpreso dalla ripresa della bambina, che fino a pochi secondi prima sembrava quasi in stato catatonico.
E quello strano?” chiese ancora lei, muovendo le gambe come a dondolarsi.
Quello strano?” domandò Steve, anche se già immaginava a chi si riferisse.
Sì, il tipo vestito di rosso e oro” spiegò la bambina.
Ah. Lui si chiama Tony” la bambina rise, e Steve non capì perché.
Siete tutti e due strani” commentò, stringendo maggiormente la presa sul collo di Steve.
Pero mi piacete” disse poi. Restò in silenzio ancora un poco, guardando davanti a se le persone che si muovevano intorno ai camioncini neri, che nella calura di Pasadina risultavano leggermente deformati.
Chi sono quei tizi?” chiese dopo un po', quando non mancava molto ai soccorsi. Steve non ebbe il tempo di rispondere che una altra domanda invase il caldo.
Cosa stanno facendo qui?”
Aiutano le persone” rispose Steve, ancora più sconcertato dalla vivacità della bambina che aveva cominciato a muoversi in tutti i modi, manco fosse un anguilla.
E perché aiutano le persone?” chiese di nuovo lei, sporgendosi oltre la spalla di Steve. Era peggio d'avere a che fare con un gatto intento in piani di fuga.
Perché sono buoni” rispose, tentanto di non farla cadere, senza avere tuttavia il coraggio di dirle di stare ferma.
Ah, capito” disse la ragazzina, tornando a calmarsi quando un uomo di colore, basso e tozzo, si avvicinò a loro.
Signor Rogers, dia a me la bambina” disse. Steve lo squadrò per un attimo, poi gli passò la bambina che ricominciò a muoversi, sporgendosi oltre la spalla dell'uomo nel tentativo di scivolare via.
Poi torni?” gli chiese, vedendo che non c'era verso di fuggire. Steve rimase basito per un attimo, poi le sorrise ed annuì.
Poi torno” confermò.
Promesso?” chiese lei.
Promesso” disse lui. Ritornò a cercare fra le macerie, insieme agli altri.

Uff, non ci credo! Abbiamo finito!” esclamò Natasha, sedendosi sul retro di uno dei camioncini.
Era sera, di già, era tardi e il cielo si era tinto di rosso.
Questa volta i danni sono stati limitati” considerò Clint.
Ma non possiamo considerarla una vincita” continuò a dire l'uomo, a braccia conserte.
Non si può sempre vincere” disse Steve, attirando su di se lo sguardo azzurro e acceso dell'arciere.
Stiamo perdendo un po' troppo spesso, non credi?” lo precedette Stark.
Questo è un nemico molto più organizzato dei Chitauri” intervenne Thor. L'attenzione generale si spostò su di lui.
Come si fanno chiamare? Le Squadre Alpha?” domandò Stark.
Così dicono. Ma il nome è l'ultimo dei nostri problemi” continuò Natasha.
E non è il nostro attuale. Dov'è Bruce?” domandò poi, sporgendosi un po' per cercare l'omone verde. Clint le lanciò un occhiata, storcendo il naso, ma lei non se ne accorse. O forse lo fece, ma senza darlo a vedere.
Sono qui” disse l'uomo, apparendo a lato del camioncino con un asciugamano fra le mani.
Fury ci consiglia di tornare a casa e riposare... ah, CAP, ti vorrebbe parlare per un attimo. Anche Stark, se puoi” i due citati si lanciarono un'occhiata sconcertata.
Posso rifiutarmi?” chiese Stark, inarcando un sopracciglio.
No, non credo” rispose Bruce.
Certo, con piacere” fece Stark, mettendo su un sorriso falso come una banconota da sei dollari.
Raggiunsero Fury, che congedò per un attimo Maria.
Signor Stark, che onore, non ce lo aspettavamo, anzi, non era necessario” fece Fury, squadrandolo.
Bene, mi fate sentire come Einstein ad un rave, grazie “ Fury non mutò espressione, e tornò a concentrarsi su Steve.
Ti ricordi la bambina che avete trovato fra le macerie?” domandò. Steve sorrise appena.
Certo, la piccola Rachel” rispose Steve, mentre Stark esprimeva tutto il suo disappunto per essere stato ignorato.
Non fa che chiedere di voi due. Soprattutto di te, Rogers” Steve annuì, ricordando cosa aveva promesso alla bambina.
La donna che si occupava di lei, Isobel Farrel, è morta nel crollo del condominio” disse, con una freddezza tale da far rabbrividire sia Steve che Tony.
Non ha nessuno?” chiese Steve.
No a che ne sappiamo” rispose l'altro.
Poveretta” mormorò il soldato, abbassando lo sguardo.
Voglio vederla” disse poi, guardando convito gli occhi... l'occhio... di Fury.
Vogliamo” precisò Stark, senza venir comunque preso in grande considerazione.
Fury annuì, e gli fece strada fino al camioncino dove la bambina era seduta, con le gambe a penzoloni, mentre parlava con Maria. Steve notò che la bambina aveva una parlantina ed una perspicacia non indifferente.
Steve!” urlò la bambina, vedendolo mentre la salutava con la mano, subito seguito da Stark.
E c'è anche il tipo strano!”
Sì, tesoro, i geni sono strani e incompresi” rispose Stark, sorridendole.
Tu saresti un genio?” chiese innocentemente la bambina, creando una crisi di ilarità in Steve.
Sì, e anche con un certo fascino. Lo capirai tra una ventina d'anni” rispose Stark, senza smettere di sorridere.
Stark!” lo richiamò Steve, prendendola in braccio.
Non hai la faccia da genio” continuò imperterrita la ragazzina a minare l'autostima del così detto “genio fascinoso”.
Perché? Che faccia ha un genio?” chiese Stark.
Non lo so, ma sicuramente non la tua” fece la bambina, mentre Steve se la rideva di gusto. Stark lo guardò.
Adoro i bambini” fece. Steve sospirò e scosse la testa.
Steve, mi hanno detto che Isobel non c'è più” disse la bambina, intristendosi un po'. Anche Stark smise di sorridere, avvicinandosi a loro.
Lo so” la bambina sembrò pensarci.
Cosa faccio, ora?” domandò, tornando a guardare i suoi occhi azzurri.
Non lo so, piccola, non lo so” rispose Steve. Poi guardò Stark, che ricambiò il suo sguardo. Stettero un po' così, senza dire nulla.
Tienila un attimo” gli disse, passandogli la bambina.
Sì, ma...” cercò di contestare Stark, senza successo.
Torno subito” disse Steve, andando verso Fury e trascinandolo lontano, in modo che gli altri non potessero sentire quello che si dicevano. Stark li osservò, finché Rachel non attirò la sua attenzione sfregando la guancia sulla sua barbetta.
Punge” si giustificò la piccola, portandosi un dito alle labbra. Lui non poté non sorriderle.
Così, tu ti chiami Rachel” disse, mentre la bambina toccava la sua barbetta.
Si, e tu Tony” rispose la bimba.
Sì, io Tony” confermò lui, lasciando che la piccola giocherellasse con i suoi capelli.
Steve tornò poco dopo con un grande sorrisone che prometteva nulla di buono.
Indovina, indovina, Stark” gli disse, appoggiandogli una mano sulla spalla.
Così mi fai paura” disse Tony.
Terrai tu Rachel, fino a quando non troveranno una nuova sistemazione!”
Posso dire la mia?” domandò Stark.
Nah” rispose l'altro.
Ti sei mai chiesto perché non posseggo animali, ne cani, ne gatti, ne pesci, ne canarini? Io non sono una persona affidabile” ribatté Stark, come se fosse una rivelazione.
Niente da fare” rispose Steve, irremovibile. Rachel passò lo sguardo da lui a Stark, poi si rattrappì maggiormente contro l'armatura.
Posso assumere una baby-sitter?” chiese poi.
Non se ne parla” rispose Steve.
A me non piacciono le baby-sitter” intervenne Rachel.
Le prendo una tata”
No” sbottò secco Steve.
La metto in un collegio”
No”
Di lusso!”
NO!”
La faccio ibernare allora!”
NOO!”
Non posso occuparmene io, ho da fare!” si lagnò Stark.
Le servono dei vestiti puliti e un pigiama” fece Steve, girandogli le spalle e andandosene, lasciando la piccola Rachel a fissare Stark con sguardo truce.
Fatti ibernare tu!” sbottò la piccola. Stark sospirò.
Sarà una lunga giornata...”

 

-Qui è l'autrice:
Come sembra, come storia? Questa è la prima che pubblico in generale.
Che faccio, la continuo?
Spero piaccia, nel frattempo: buona giornata!
Un bacione!

  
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