Crack, fanon o
canon? Slash, het o threesome?
GOD SAVE THE SHIP!
I
♥ Shipping è un'idea del «
Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, «
since 01.06.08 »
Prompt:
Sasori/Sakura
"L'amore. È uno strano mix di alchimia e
destino. E nonostante i nostri grandi ideali su chi dovremmo avere
accanto, l'amore, alla fine, sceglie al nostro posto. Sempre.".
Così
perfetta, lontana dalla perfezione
di
slice
L'aria
fredda e umida dei luoghi in cui si incontravano la faceva spesso
svegliare con il raffreddore e qualche doloretto. Per questo, appena
prese coscienza, rimase immobile, con gli occhi sul soffitto di
roccia e il respiro lento. Poi, nonostante il dolore che le
procurava, cominciò a muoversi per riattivare la circolazione
nelle estremità. Con la mente occupata da queste semplici
operazioni si voltò di lato, incontrando gli occhi di
lui.
Sakura trasalì quando trovò quello sguardo
vitreo, eppure ancora così vivo, puntato su di sé.
Sollevò una mano mentre i suoi movimenti venivano osservati
con vaga partecipazione, poi la voce dello shinobi la fermò,
senza particolare inflessione.
“Non toccarmi.”
Non
era sorpresa da quell'ordine, era dispiaciuta di non riuscire a far
altro che ubbidire.
“Non credi che me lo sia meritato, a
questo punto,” e ritirò i piedi nudi sotto la
coperta.
Sasori non rispose. La guardò prendere
l'iniziativa ed accarezzarsi i seni e i fianchi da sola, come le
aveva chiesto più volte, fino a sfiorarsi la femminilità
con la mano affondata nelle mutandine. Senza riuscire a trattenersi,
lasciava che lui ascoltasse il suo piacere e, anche ad occhi chiusi,
Sasori, poteva vedere quelle espressioni estatiche, piene di qualcosa
che il suo corpo di legno non poteva più offrire.
Il tatto
era molto lieve per lui, uno strato di chakra ricopriva il suo corpo
per nascondere il legno e percepiva solo il necessario per poter
combattere. Non per vivere.
C'era stato un tempo in cui aveva
perfino dimenticato cosa volesse dire, vivere, adesso ne aveva
trovato piccoli assaggi, come quello che la sua mano sulla pancia di
quella donna riusciva a trasmettergli. E mentre la sua lingua
annegava dentro di lei, sapeva che quel calore al petto era molto più
di quanto avesse avuto prima di trasformare il suo corpo in un'arma.
Era un attimo eppure sembrava che quel calore potesse durare per
sempre mentre udiva il suo nome in un sospiro e dita piccole si
insinuavano fra i suoi capelli rossi.
Sakura chiuse gli occhi,
esausta, e si lasciò andare al sonno.
I suoi capelli
chiari, bagnati dal sudore, giacevano scomposti sullo zaino, usato
come cuscino, ricadevano sul collo e sulla fronte in ciocche
umidicce. Le mani strette alla coperta formavano delle pieghe,
lasciavano intravedere il solco del piccolo seno e, poco sopra, la
clavicola. Il collo fragile aveva lievi pulsazioni e il mento
presentava una cicatrice, visibile solo da molto vicino. Con la testa
inclinata, poggiata sull'addome della kunoichi, Sasori si soffermò
sulle sue labbra semiaperte, screpolate, e le ciglia chiare, lunghe,
degli occhi chiusi. La caducità di quell'essere era l'apoteosi
della sua imperfezione.
“L'amore.”
borbottò, con una nota di sprezzo per se stesso, che cadde nel
silenzio del gocciolio lì vicino e del respiro profondo della
ragazza, “È uno strano misto di alchimia e destino. E
nonostante i nostri grandi ideali su chi dovremmo avere accanto,
l'amore, alla fine, sceglie al nostro posto. Sempre.”
Chiyo
aveva avuto ragione una volta di troppo.
Owari
500 parole
È stato inaspettatamente facile. ^^'
I personaggi e i luoghi non mi appartengono e non c'è lucro.