4 –
Principe nero.
#018
– nero
Lucy
non aveva mai creduto alle favole, sebbene lei stessa rappresentasse
l'emblema del fanciullo che non vuole mai crescere. Non aveva mai
ritenuto attendibile che i principi esistessero, tanto meno le
principesse. Forse perché lei, fondamentalmente, non lo era.
Nel suo
aspetto non vi era nulla di regale, figuriamoci nel suo carattere!
Non era neanche il tipo da attendere che qualcuno arrivasse a
salvarla dalla sua torre, generalmente pensava di essere lei l'eroe
della favola.
Eppure
quando in Sala Grande si ritrovava ad osservare, di sfuggita,
nascondendosi dagli sguardi altrui, Zeph Nott si rendeva conto che i
suoi modi, il suo portamento erano quelli di un principe.
Aitante,
intelligente, principalmente anche un po' galante. Zeph non sorrideva
mai, notò Lucy. Non era un principe azzurro che correva in
suo
soccorso quando lei ne aveva bisogno. Era semplicemente piombato
nella sua vita, come una mina vagante senza che lei lo avesse
richiesto.
Lo
osservava e si ritrovava ad arrossire.
«Non
posso stare con te», aveva detto lui.
«Perché?»,
aveva chiesto lei.
«Perché
non si può», e con quella frase lui le aveva
voltato le spalle ed
aveva iniziato a camminare nuovamente verso il castello, illuminato
dalla flebile luce lunare. Lucy, per un attimo, per la prima volta
nella sua vita, si era sentita persa, abbandonata. Sapeva che stava
mentendo, sapeva che lui desiderava stare con lei e la cosa era
più
che reciproca. Eppure un dolore lancinante le trafisse il petto e
tutto ciò che riuscì a fare fu urlare il suo
nome, richiamarlo a
lei, come se quel dolore insopportabile potesse sparire solo grazie
alla sua vicinanza.
«Zeph!»
Ed
il ragazzo si voltò di scatto verso di lei, la Grifondoro
che non
credeva nelle favole. Si voltò con la stessa espressione che
probabilmente doveva aver avuto Orfeo nel girarsi negli Inferi al
richiamo della sua Euridice. La stessa paura di perderla, lo stesso
desiderio di rivedere il suo volto.
Lucy
non poteva più avere dubbi. Magari le favole non esistevano,
magari
lei non era vagamente una principessa, ma Zeph era sicuramente un
principe. Il suo principe nero.