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Autore: Nadim    17/06/2012    16 recensioni
Cosa succederebbe nella Hell House , se una notte , uno dei cinque Guns ,tornasse ubriaco?
Beh, scopritelo!
Ps. Arancione per il linguaggio colorito stile Guns .
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un venerdì sera e i Guns N’ Roses avevano deciso di rimanere a casa.
Oddio, non proprio tutti i Guns: Duff ''Il Re delle birre'' McKagan era uscito, forse, per andare a bere e a divertirsi.  
Anche gli altri avrebbero voluto uscire, ma la sera dopo dovevano suonare al Roxy, prestigioso locale a Los Angeles, e volevano sentirsi in ottima forma.
Duff ,però, non aveva mai avuto questi tipo problemi. Oramai aveva fatto l'abitudine alle sue sbronze continue.
Fu proprio suo padre ad insegnargli a bere: quando Duff aveva solo nove anni egli gli porse una bottiglietta di Whisky e gli disse :

“Bevi questo, figliuolo, e dopo cerca di dirmi il tuo nome.”

Ed fu così che Duff cominciò il suo lunghissimo cammino verso l'alcool.

Erano le 2:30 della notte, quando nella Hell House una porta si aprì.

Sì, la Hell House era la casa dei Guns N' Roses, così chiamata per le maledette feste notturne in stile Guns.
In quel momento stavano tutti dormendo.
Slash si trovava sul divano in pantaloncini neri, a torso nudo, con la pancia in giù e la testa nascosta nel cuscino. I suoi riccioli erano tutti scompigliati e un braccio ed una gamba penzolavano dal divano.
Inoltre, era circondato da quattro bottiglie di birra vuote  e circa venti, trenta mozziconi di sigaretta.
Steven era a terra seduto a gambe aperte in un angolino del bagno. Indossava pantaloni di pelle attillati ed era a torso nudo. E russava, anche, a bocca aperta.
Davanti a lui vi era solo una bottiglia mezza vuota di Nightrain.
Axl e Izzy, invece, si trovavano nella loro camera, sul letto abbracciati. Il rosso portava solo dei boxer aderenti, mentre l'altro, era vestito con dei pantaloni di pelle gialli e una camicia color viola prugna, con la sua amata sigaretta incastrata tra e labbra e i suoi scuri occhiali da sole... UN MOMENTO, IZZY DORMIVA CON GLI OCCHIALI DA SOLE E LA SIGARETTA IN BOCCA?!
Naturalmente, la casa era tutta in disordine...il bagno poi...da quanto tempo non si puliva?

Da quella porta vi entrò un Duff completamente ubriaco e privo di ogni facoltà mentale. Duff era bassista del gruppo. Un biondone ossigenato, alto quasi due metri…

“HEY RAGAZZI, IL VOSTRO DUFF E' TORNATOOO!” Urlò, ma nessuno si mosse, anzi, Steven, addirittura, amplificò il suono della sua russata.
Deluso Duff andò vicino al divano, prese una bottiglia di birra vuota e la scaraventò a terra.
“HEY CAZZONI, HO DETTO CHE MCKAGAN E' TORNATO! VI AMO GENTE DI HOLLYWOOD, SIIIIIIIIIII!!!”
Slash si svegliò di colpo, cadendo così dal divano. Fortunatamente, i mozziconi di sigaretta attutirono la caduta.
“Cazzo ,Duff! Ma che hai da urlare?” Disse con voce ancora un po’ impastata dal sonno.
“Amico mio, amore della mia vita. SONO TORNATO!”
Così Duff si accasciò a terra abbracciando il suo amico Slash.
Un gesto che il riccio non ricambiò assolutamente. Cercò, infatti, di liberarsi dalla sua stretta.
“E tutto questo casino devi fare? Cazzo…io stavo sognando una modella mezza nuda! Okei…forse completamente nuda, ma questo non cambia le cose! E poi Duff, quanto cazzo hai bevuto? Puzzi di birra in una maniera esagerata!”

“Solo cinque o sei o anche sette...bottiglie di birra...o forse otto, sai che non mi ricordo?” Disse staccandosi dal riccio.
“Ok, ok ho capito Duff...andiamo a dormire, su!”
“NO! NON VOGLIO ANDARE A DORMIRE, SU! VOGLIO...VOGLIO...VOGLIO...NON LO SO!”
Rise come un’idiota, ma poi mise subito il broncio come un bambino a cui gli neghi le caramelle. Slash si alzò e cercò di tirarselo di peso ma Duff continuava a protestare e a sbattere i piedi per terra piagnucolando.
“NOOO, NON VOGLIOO LASCIAMI IN PACE BRUTTO MOSTRO!”


Così Slash, rassegnato, chiamò i rinforzi urlando il più possibile, più di quando non stesse già facendo contro Duff. Era strano che si dovevano ancora svegliare tutti e tre, talmente che stava facendo casino.
“HEY CAZZONI! AIUTATEMI A PORTARE A LETTO QUESTO FROCIO.”
Nessuna risposta.
“AXL, IZZY, STEVEN  O ALZATE I VOSTRI FOTTUTI CULI DAL LETTO E VENITE A DARMI UNA CAZZO DI MANO CON QUESTO DEPROVATO OPPURE VI PRENDO A CALCI NEL SEDERE.”
A quelle urla tre voci si alzarono una dopo l’altra.

“MA CHE CAZZO SUCCEDE?”
“SLASH, MA CHE HAI DA URLARE COSI'!”
“FANCULO VAI A DORMIRE”

“NO, DICO SUL SERIO RAGAZZI,  STATE RISCHIANDO DI AVERE IL CULO ROTTO A VITA.”

Piano, piano si aprì una stanza e dalla porta uscirono Axl e Izzy sbuffando.

“Slash…” -iniziò Izzy grattandosi dietro la testa- “…mi sembri una nonnetta isterica.”
“Oh dopo muori Stradlin, ma ora non posso ucciderti. Devi aiutarmi a portare Duff a letto.”
A quel punto Steven uscì dal bagno.

“Che cos’ha? Non può andare da solo?” Chiese il batterista .
“No, perché viene a rompere le palle!” Sbuffò Slash.
I tre si posizionarono davanti a Duff, che intanto era seduto a terra.
“Hey ragazzi! Ma lo sapete che siete proprio carini! Sembrate dei Bambù-pucci -puzzoli MU! Vi voglio tanto beneeee. ABBRACCIO DI GRUPPOOOO!” Disse sbattendo le mani.

“Oddio Slash ma che gli hai dato?” Chiese Axl.
“Si è ubriacato, cazzo! Un pò troppo...”
“Un pò?” -disse ironico Steven- “E’ completamente andato! Dovremo fare dei nuovi volantini per cercare un nuovo bassista.”
“No! Niente più volantini… i volantini portano sfortuna. Guardate qui chi si è presentato!”
Commentò Axl indicando Duff.
“Ragazziiii! Siete bellissimi così, tranne tu Izzy che sembri un pagliaccio...Axl invece tu sei il più sexy con quei boxer!”

Tutti scoppiarono a ridere, Axl escluso.
“Vado a mettermi i pantaloni, non si sa mai.” E così scomparve in camera, ritornando dopo pochi secondi.
“AXL! STAVI MEGLIO PRIMAAA!” Esclamò il bassista.
“Su, forza portiamolo in camera sua.” E così facendo Izzy e Slash lo presero da terra e trascinarono in camera, seguiti da Steven e Axl.

Durante il ” tragitto”…

“Izzy, io adoro i barboncini, sono così belli!”
“Che cosa dici Duff! Tu odi i barboncini, hai detto che li uccideresti tutti.”
“E' verooo! Io odio i barboncini! Da grande farò il Barboncino-Killer!”
Riuscirono a portarlo in camera e stenderlo sul letto. Casualmente Slash ci si accasciò sopra.
“Ciao Slash! Da quanto tempo amico!” E così lo abbracciò stretto.
“Cazzo, levatemelo di dosso.”
I ragazzi risero.
Duff diede un bacio stampo sulle labbra di Slash, il quale con tutta la forza che aveva, riuscì a liberarsi da quella morsa.

“CHE CAZZO FAI COGLIONE!” Urlò pulendosi le labbra.
“SLASH IO TI AMOOO!”
Risero ancora.
“Slash ti abbiamo trovato la fidanzata!” esclamò Izzy.
Garbatamente, il riccio gli mostrò in tutto il suo splendore il dito medio.


“Andiamo và…” Concluse, poi, il riccio.
“Nooo Slash! Non te ne andare. TU SEI IL MIO SOGNO EROTICO!”
Non c’è da dire che gli altri della band stavano ridendo fino alle lacrime.
“Allora vi lasciamo soli!” disse Axl ridendo.
“Nono, ma che cosa! Io non ci resto con questo maniaco.” aggiunse il chitarrista.
“Ragazzi che confusione…” Disse Steven.
“SARA’ PERCHE’ TI AMO, E’ UN EMOZIONE CHE CRESCE PIANO PIANO STRINGIMI FORTE E STAMMI PIU’ VICINO, SE CI STO BENE SARA’ PERCHE’ TI AMO…DAI SLASH”
“Oddio, portatemi via da qui!”
“SLASH YOU ARE MY SWEET CHILD!!!”


Il bassista continuò a formulare frasi su Slash, sclerando come un pazzo.

“GLI SLASH FANNO MU, MA UNO FA MUMU. SLASH A LATTE CON LE MACCHIE, SUPER GOLOSO, SUPER CREMOSO! VANIGLIA CIOCCO CIOCCO VANIGLIA! HA FATTO MU LO SLASH CON GLI OCCHIALI! SLASH SUPER CREMOSO VAI, MA CHE GOLOSO E’ TUTTO OK! SLASH L’UNICO CON LE MACCHIE SOLO DA DUFFEO!”
E con quest’ultima frase i quattro ragazzi scandalizzati se ne andarono, lasciando il povero Duff, addormentato.

Il giorno dopo.

“Hey, ma che è successo, che mal di testa…” Duff si era appena svegliato e come ovvio che sia, non si ricordava nulla. “Vado in bagno.” Si disse infine.
Entrò in bagno dove vide Slash che faceva la doccia, ma non si scandalizzò più di tanto e fece la sua pipì come dovuto.
Slash uscì dalla doccia non accorgendosi di Duff e quando lo vide ebbe quasi paura. Così, il riccio, corse in camera nudo urlando per la strada tra il bagno e la cameretta:

“NO, DUFF! IO NON TI AMO, NON SONO UNA MUCCA CHE FA MU E NON SONO UN PRODOTTO DUFFEO, NE’ UN SWEET CHILD, ADDIO! E DA GRANDE NON FARAI IL SERIAL BARBONCINO O COME CAZZO SI CHIAMA!”

Duff stranito e preoccupato per l’amico andò dai ragazzi, che stavano facendo colazione in cucina, e chiese:
“Che ha Slash?”
“Mah, niente.” -rispose Axl sospirando e continuò- “Lo dico sempre che deve trovarsi una ragazza, sta diventando isterico, io lo dico… ma non mi ascolta mai!”


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Okei, non prendetemi per una pazza e soprattutto non prendetemi a calci.
E’ una one – shot assolutamente idiota.
Dovrebbe far ridere e invece fa piangere…vabbè.
Siate clementi, mi è venuta in un memento di sclero notturno.
*Sospira*
Non ammazzatemi.
*Si nasconde dentro un barattolo di gelato.*
Ciao!
 

  
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