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Autore: AmyPond_    18/06/2012    2 recensioni
Alzò lentamente lo sguardo… E li vide: tanti, troppi uomini bianchi in volto avevano preso il posto dei passeggeri sull’autobus. Come poteva essere? Cosa diamine era successo?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Viaggio Verso La Follia Spazio dell'autore:
Ciao a tutti! Questa è la prima storia che pubblico su questo sito... E' abbastanza corta, lo so, però ho voluto comunque condividerla con voi.
Fatemi sapere cosa ne pensate!! :)




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Karen era seduta nel posto centrale dell’ultima fila dell’autobus. Stava ascoltando tranquillamente la musica, persa nei suoi pensieri e nelle sue fantasie. La sua era una vita tranquilla, lo era sempre stata.

Il sole stava lentamente scomparendo, lasciando spazio ad una luna pallida e rotonda, unica fonte di luce immersa in quel cielo nero senza stelle. Neanche dalle case di campagna pareva uscire qualche spiraglio.
Nessuno parlava, quel silenzio era quasi inquietante

Troppo, troppo silenzio.

Poi, fu un attimo. Un telefono che squilla, uno strano odore di bruciato e una cinquantina d’occhi rossi indirizzati verso Karen che, ignara di tutto, continuava a scrivere chissà cosa sul suo cellulare.
Alzò lentamente lo sguardo… E li vide: tanti, troppi uomini bianchi in volto avevano preso il posto dei passeggeri sull’autobus.

Come poteva essere? Cosa diamine era successo?

Karen rimase immobile, totalmente terrorizzata. Aveva paura che, muovendosi, avrebbe aizzato gli zombie.
Passò un interminabile minuto, mentre l’autobus proseguiva verso la sua strada: forse l’autista era sano e ignaro di ciò che stava accadendo alle sue spalle…
Raccolse tutto il suo coraggio, e decise di raggiungere l’autista. Mosse lentamente il braccio destro, quando uno degli zombie accanto a lei iniziò a grugnire, famelico.
Del tutto terrorizzata, la ragazza corse via, cercando di raggiungere i primi posti: gli zombie la strattonavano e la bloccavano, ma lei riuscì a liberarsi. Arrivò ansimante al posto del conducente, le vesti totalmente strappate… Fece per parlargli, quando si accorse che anche in lui qualcosa non andava: i suoi occhi erano di un rosso acceso, quasi demoniaco, molto più terrificante rispetto al colore degli occhi degli altri zombie.
Spacciata, Karen lanciò un urlo disperato che solo lei parve udire: gli zombie, infatti, non si mossero, ma continuarono a guardarla, quasi divertiti.
La ragazza, ormai in lacrime, arrivò a compiere un gesto estremo: prese l’autista per i capelli e lo colpì ripetutamente in faccia, distruggendogli il setto nasale. Poi, con uno sforzo immane, lo fece cadere giù dall'autobus attraverso il finestrino e prese posto al volante.
Mentre gli altri zombie iniziarono ad agitarsi, Karen accelerò al massimo andando fuori strada: lei non si sarebbe salvata, ma almeno avrebbe salvato gli altri da quei mostri. Avvistò un muro, e andò verso di esso a tutta velocità, sterzando pochi secondi prima dell’impatto.

Di nuovo, il silenzio.

Non sapeva dove si trovava, non sapeva come faceva ad avere ancora coscenza di sé. Aprì lentamente gli occhi, e tutto ciò che vide fu sangue, sangue ovunque. Rivolse lo sguardo dietro di lei, verso i passeggeri-zombie, e quello che vide fu straziante; uomini, donne, bambini
I corpi degli effettivi passeggeri - passeggeri, non zombie - privi di vita, con gli occhi ancora spalancati colmi di paura.

Com’era possibile?

Guardò attraverso lo specchietto, e vide delle luci azzurre avvicinarsi.
Tremante, si lasciò cadere sul sedile: nessuno le avrebbe mai creduto.
   
 
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