Capitolo 1.

<< Ehi, bella addormentata, svegliati. >>.

Emisi un grugnito, insomma chi osava disturbare i miei sogni?! La stessa voce ripetè:

<< Il sole è già alto nel cielo e noi tutti, Niall sopratutto, stiamo morendo di fame. Se non scendi a prepararci la colazione ci avrai sulla coscienza per sempre.>>.

Aprii gli occhi e vidi Harry seduto sul mio letto con un sorriso abbagliante, ormai era ufficiale; Amavo quelle fossette.

<< Buongiorno Harold. >> Mi decisi a parlare e mi allungai in avanti per stampargli un bacio sulla guancia, mi stiracchiai, mi alzai dal letto e mi diressi in bagno, dicendo ad Harry di incominciare a scendere in cucina con gli altri.

In bagno mi lavai la faccia e subito dopo mi diressi di nuovo in camera mia, indecisa su cosa indossare. Alla fine optai per una canottiera bianca, una camicietta da skater blu, un paio di shorts e le mie All Star bianche, non mi truccavo spesso, ma decisi di passarmi un filo di matita sulla palpebra superiore.

Passai davanti allo specchio e mi guardai, avevo i capelli lunghi, di un castano scuro, lisci, gli occhi grandi e azzurri e le labbra piene. Non ero alta ero 1.60, infatti ero scherzosamente chiamata nana, ma ero magra.

Decisi di scendere e trovai i miei migliori amici Harry, Louis, Liam, Niall e Zayn seduti sul divano scherzando allegramente, li interruppi dicendo:

<< Vi preparo la colazione? >> Liam mi sorrise e mi rispose:

<< No, abbiamo già fatto >> Mi sorrise.

Mi buttai su Louis che mi accolse con un 'Buongiorno carotina' e mi stampò un bacio sulla guancia.

<< Hai qualche programma per 'sta mattina, Carol?! >> Chiese Zayn.

<< No niente, a meno che qualcuno di voi non abbia in serbo qualche sorpresa. >>

Il mio telefonò squillò, Abbie, la mia migliore amica. Risposi:

<< Abbie, che c'è? >>

<< C-Carol. >> Balbettò.

<< Abbie, è successo qualcosa? >> Chiesi sopra i suoi sighiozzi.

<< E-Ecco, Andrew mi ha lasciata... >>

<< Arrivo subito, tesoro.>>. Dissi e riattaccai la chiamata.

Niall era allarmato, aveva una cotta per Abbie dai tempi delle elementati, lo tranquillizzai dicendo:

<< Buone notizie – per te almeno – Niall, Andrew ha lasciato Abbie. Hai campo libero. >> Mi sorrise.

Mi misi il cellulare in tasca e dissi:

<< Io vado da lei, torno stasera. Pensate di potervi arrangiare con il cibo o...? >>

<< Tranquilla, per la felicità di Niall andremo da Nando's, vuoi che ti accompagno da Abbie? >> Chiese Harry.

<< No, tranquillo. Liam, bada a questi quattro. >> Sorrisi e mi diressi verso la porta.

Casa di Abbie non era lontana dalla mia, suonai al campanello e quando la porta si aprii la mia vista venne oscurata da una massa di ricci biondi, strinsi a me la mia migliore amica dicendo cose come: 'è tutto a posto' ed 'è lui che ci ha perso'.

Mi raccontò che Andrew l'aveva lasciata perchè lei n on si sentiva pronta al 'Grande passo', dicendole che non era concepibile che una ragazza di 18 anni fosse ancora vergine. La verità?! L'ho sempre reputato un bastardo, ma forse era meglio non dirlo ad Abbie.

<> Disse lei tra i singhiozzi.

<< Come ha potuto farmi questo?! >> Strillo lei serrando i pugni.

Stetti tutto il giorno a casa sua, consolandola e... Cavolo, erano gia le 9.00 di sera!

Abbracciai un'ultima volta la mia migliore amica e uscii, Londra di notte era fantastica, ma non avevo tempo di guardare il paesaggio.

Mentre camminavo, qualcuno mi chiamò:

<< Ehi ragazzina, dove te ne vai tutta sola? Non vuoi un po' di compagnia?! >> Affrettai il passo, ma qualcuno mi sbattè al muro, mi ritrovai davanti un ragazzo, sui 25 anni. Cercai di allontanarlo ma lui fece ancora più pressione sulle mie spalle, mi afferrò un polso, cercai di divincolarmi ma la sua presa aumentò ancora. Mi condusse in una stradina.

<< Lasciami, ti prego, LASCIAMI! >> Strillai tra i singhiozzi.

L'aggressore incominciò a baciarmi il collo, piansi ancora più forte

My Space:

Che dire, prima fanfiction... Siate clementi, vi supplico!

Siate anche obbiettivi e recensite, non ho un ordine preciso con cui postare i capitoli quindi è possibile che oggi ve ne arrivi un altro.... chissà, with love.