Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Wren07    18/06/2012    1 recensioni
Affetta da Shipping compulsivo, partecipo all'iniziativa del forum « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest.
Vedi, in tutta onestà, io non sono proprio il tipo eroico che cerchi, e anche se ti andava di provarci con il tipo Mangiamorte in erba per cambiare genere hai chiaramente sbagliato persona
Ambientata durante il sesto anno di Harry.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing, Het | Personaggi: Cho Chang, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Crack, fanon o canon? Slash, Het, Threesome? GOD SAVE THE SHIP! I ♥ Shipping è un'idea del « Collection of Starlight, » said Mr Fanfiction Contest, « since 01.06.08 »

Scritta per la sfida di  Erisa, che aveva chiesto una Theodore/Cho con prompt ‘lacci’ e la frase ‘Sembra che tu non abbia mai accarezzato nessuno’ da inserire in un dialogo.
Beh, è stato un esperimento interessante, ho scoperto di adorare Theodore, anche se Cho probabilmente resterà uno dei personaggi che sopporto di meno in tutta la saga D:

Ah, il titolo è una citazione a Tony Stark/Iron Man.



Just not the hero type

 
La lezione di Pozioni era appena finita e Theodore, dopo aver guadagnato l’ennesima E per il suo Distillato della Morte Vivente, si stava avviando fuori dall’aula, affrettandosi per seminare i compagni di corso della sua Casa.
 
Non aveva mai veramente sopportato il blaterare del gruppetto capeggiato da Malfoy, che per di più in quel periodo alternava deliri su prestigiosi compiti affidatigli dal Signore Oscuro a insulti al Lumaclub da cui era stato escluso, esattamente come lui, a causa dell’incarcerazione dei rispettivi padri avvenuta il precedente giugno.
 
Senza accertarsi del motivo delle risate ebeti che sentiva alle sue spalle, quindi, Theodore attraversò il corridoio quasi di corsa, non fermandosi neppure dopo aver notato i lacci sciolti di una delle sue scarpe rigorosamente nere e lucide.
 
Dopo aver salito le scale mescolandosi con i Corvonero del suo stesso corso, ormai sicuro che gli altri Serpeverde fossero rimasti nei sotterranei, probabilmente per trascorrere un’ora buca in Sala Comune, si avviò verso la biblioteca, con l’intento di dedicarsi allo studio di pozioni più conformi alle sue capacità, che, cosa di cui era assolutamente certo, erano ben superiori alla media.
 
 
Prima di poter mettere piede in biblioteca, però, adocchiò un profilo conosciuto seminascosto in un angolo. Avvicinandosi ancora di qualche passo, riconobbe Cho Chang, la popolare Cercatrice Corvonero del settimo anno.
Un istante prima di svoltare l’angolo, quella che in un altro momento gli sarebbe sembrata un’idea insana si formò nella mente di Theodore: non era la prima volta quella settimana che incontrava nei corridoi la Chang, che in effetti gli aveva anche lanciato degli strani sorrisini. Non era possibile che la ragazza si fosse appostata lì per lui?
No – si disse – non avrebbe avuto alcun senso. Theodore non era che un anonimo Serpeverde, per di più figlio di Mangiamorte, e si aspettava che l’ex ragazza di Diggory, che si diceva avesse avuto una storia perfino con Potter, non potesse che detestarlo.
 
Theodore decise di evitare qualsiasi tipo di interazione passando velocemente e fingendosi occupato a cercare qualcosa nella sua borsa, nella quale quasi affondò la testa quando notò di sottecchi l’ennesimo sorriso che gli rivolgeva Cho, che per una volta, come notò solo allora, era sola, anziché circondata dal solito branco di amiche.
 
Ma proprio quando pensava di aver ormai superato il pericolo, Theodore inciampò nei suoi lacci ancora sciolti e per poco non fece crollare al suolo un’armatura, che naturalmente si premurò di produrre un frastuono che fece voltare la ragazza.
 
« Tutto bene? » domandò Cho, avvicinandosi.
« Sì, non è niente » rispose Theodore bruscamente, come se fosse stata lei a spingerlo, mentre si rialzava in fretta.
 
Cho fece per andarsene, con un’aria tra l’offeso e il divertito, ma poi si voltò di nuovo e azzardò timidamente: « Io sono Cho Chang comunque, piacere ».
« Theodore Nott » tagliò corto lui, abbozzando un sorriso che risultò tuttavia gelido.
« Vai in biblioteca? » continuò lei, « mi dicevano che sei un genio in Pozioni, io sono negata. Magari potresti darmi una mano, anche se si tratta di roba più avanzata » disse, tendendogli il suo libro di Pozioni.
 
Theodore, pur sbigottito e insospettito per il fatto che Cho Chang sapesse già della sua esistenza, non poté fare a meno di sentirsi tentato dall’offerta, ma continuava a non sopportare l’idea di essere adulato in quel modo da un’ochetta che probabilmente lo riteneva il Tenebroso Serpeverde di turno.
 
« Beh, mi farebbe piacere, ma… » cominciò con occhi indagatori, passandosi il libro tra le mani.
« Vedi, in tutta onestà, io non sono proprio il tipo eroico che cerchi, e anche se ti andava di provarci con il tipo Mangiamorte in erba per cambiare genere hai chiaramente
 
Cho alzò un sopracciglio e disse, cercando a fatica di mantenere la voce ferma per la rabbia: « Be’, chiaramente io non sono il tipo che esce con Mangiamorte in erba e non ho bisogno di nessun eroe ».
 
« Scusa, non intendevo… » si affrettò a dire lui, che era entrato in panico accorgendosi degli occhi lucidi e dell’espressione contorta di Cho. Allora, per un moto istintivo quanto inaspettato anche per lui stesso, Theodore le passò una mano sul volto, che lei, però, scostò subito.
 
« Sembra che tu non abbia mai accarezzato nessuno » disse Cho, con uno sguardo indecifrabile, trattenendo ancora il suo polso.
 
Theodore stava per dirle che no, non aveva mai avuto nessuno da accarezzare prima, ad eccezione di quello stupido Libro Mostro dei Mostri del terzo anno, e probabilmente si aspettava che anche Cho lo avrebbe azzannato come quel libro se lui non avesse fatto nulla in quel momento.
 
Ma proprio allora Cho si avvicinò di più a Theodore, che pur essendo di un anno più giovane era abbastanza allampanato da superarla di alcuni centimetri, e alzandosi in punta di piedi sfiorò le labbra del ragazzo con le sue.
 
Theodore in quel momento non trovò nulla di meglio da fare che rispondere al bacio, ma si staccò velocemente da Cho e rimase a fissarla scioccato per qualche secondo.
« Scusa, ma te l’ho detto, non sarò mai come Diggory o Potter, neanche un po’ » mugugnò poi.
 
Cho si limitò a rispondergli con un sorriso esasperato, ma almeno non lo schiaffeggiò né scappò via urlando, come lui si era aspettato. Poi alzò le spalle con rassegnazione e disse: « Be’, se non credi che non è il tipo eroico che cerco non ho niente da dirti allora, ma la proposta delle ripetizioni in Pozioni è sempre aperta ».
 
« Oh, e hai ancora i lacci sciolti » aggiunse, prima di voltarsi e avviarsi verso le scale, probabilmente diretta alla Torre di Corvonero.
 
Theodore le aveva risposto con un veloce cenno di assenso e l’aveva lasciata andare, ma un attimo dopo realizzò quanto doveva esserle sembrato ridicolo.
 
 
Non fu la prima volta quel giorno che agì seguendo quella che, più che il suo istinto, gli era sembrata una forza soprannaturale. Si voltò di scatto e iniziò a correre per raggiungere Cho, che, ancora ai piedi della scalinata, si voltò meravigliata quando sentì i suoi passi.
 
Theodore le corse incontro sapendo che un attimo dopo avrebbe sentito di nuovo il suo profumo e la pressione delle sue labbra sulle proprie e non si preoccupò dell’eventualità di ricevere uno schiaffo da Cho in cambio di quel bacio, né di cosa le avrebbe detto dopo, né di quale fosse realmente il suo livello di preparazione in Pozioni, né tantomeno di allacciarsi quella dannata scarpa. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Wren07