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Autore: AbigailLuna    18/06/2012    1 recensioni
Il loro, era uno dei pochi matrimoni Purosangue voluti davvero. Condividevano tutto: gusti, ideali, punti di vista. Poi era arrivato lui, ed era cambiato tutto, fino a farli lentamente sprofondare nella follia... La storia dei Lestrange, sulle note di "The ballad of Mona Lisa", Panic! at The Disco.
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Genere: Angst, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Rodolphus Lestrange
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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GIVE ME A SIGN 
la follia dell’amore

 
 
Il loro, era uno dei pochi matrimoni Purosangue voluti davvero, senza pressioni da parte delle famiglie, non era dovuto a gravidanze impreviste, non era un matrimonio di convenienza, non era una questione economica. Era qualcosa che assomigliava al vero amore. Rodolphus e Bellatrix condividevano tutto: gusti, ideali, emozioni. La loro era un’unione meravigliosa, perlomeno all’inizio. Trascorrevano momenti di pace e tranquillità, quasi di felicità, nonostante i tempi che correvano. E poi… Poi lentamente erano cominciati i problemi. Dopo pochi mesi di matrimonio, lei aveva cominciato a seguire il Signore Oscuro. Oh, no, non era ancora una Mangiamorte, ma ascoltava i comizi e i discorsi di Colui che Non doveva essere nominato, e ogni volta tornava a casa infervorata, entusiasta.
 

She paints her fingers
with a close precision

 
Da quando c’era lui, lei era come ringiovanita, era diventata sempre più bella. Lei si truccava e pettinava in modo diverso prima di andare da lui, e si comportava in modo diverso in sua presenza. Rodolphus non sapeva cosa pensare, non riusciva più a capire sua moglie, era sparita la loro sintonia.
Una sera, era tornato a casa stanco dal lavoro, si era spogliato e aveva abbandonato i vestiti in malo modo.
- Piega il tuo mantello.
- Lo farò domani, Bella. Ora è tardi, voglio dormire. Lo lascio lì, non è un problema se non è al suo posto.
- Io credo che ogni cosa abbia il suo posto. I babbani hanno il loro posto. I mezzosangue hanno il loro posto. E così anche il tuo mantello.
Rodolphus aveva avuto voglia di piangere, quella notte. Non era un uomo debole o emotivo, ma ci sono momenti nella vita, in cui tutta la frustrazione, la rabbia, la tristezza, che hai accumulato si condensano, e riesci a liberartene solo tramite le lacrime. Comunque, nonostante fosse la prima volta da quando erano insieme che non lo accoglieva seminuda sul letto, nonostante gli avesse parlato con freddezza, come se non le importasse nulla di lui, nonostante ormai, non parlassero quasi più, quella notte non aveva pianto. Rodolphus non si era accorto di nulla. Nulla quando lei tornava a casa con le gote rosse dall’entusiasmo. Nulla quando a cena lei parlava solamente di lui e dei suoi ideali, nulla nemmeno quando sentiva i suoi sospiri di piacere, mentre, rinchiusa in un’altra stanza, pensava al Signore Oscuro. Aveva finalmente aperto gli occhi quando lei era tornata a casa, pallida e debole, riuscendo appena a reggersi in piedi, e tuttavia felice. Era tornata a casa e non l’aveva salutato, non l’aveva baciato, non aveva nemmeno parlato con lui. Semplicemente, prima di svenire, aveva sollevato la manica del vestito, svelando un orribile tatuaggio, e aveva sorriso. Quando era rinvenuta, lui le aveva chiesto:
- Quindi lo hai raggiunto?
- Si.
- Anche se sapevi che non volevo?
- Si.
-Te ne stai pentendo?
- No.
- Hai pensato a me, quando sei andata da lui?
-No.
Nemmeno in quel momento aveva pianto. Si era limitato a chiudere magicamente tutte le porte del castello e a impedirle di uscire per raggiungere il suo signore. Bellatrix era una strega potente, ma lo era altrettanto il marito; e lei era stanca e debilitata a causa del Marchio Nero. Così, a causa del dolore e della rabbia, Bellatrix impazzì. Distruggeva tutto quello che le capitava a tiro, ma il suo consorte continuava a rinchiuderla in casa, ben sapendo che l’unica cura per la moglie sarebbe stata quella di aprire la porta.
 

He starts to notice
Empty bottles of gin
and takes a moment to assess
The sin she’s paid for...

 
Bellatrix annegava nell’alcolismo, ma anche se Rodolphus non poteva lasciarla cadere, non poteva neppure liberarla. Fu una discussione capitata per caso in uno dei rari momenti di lucidità della moglia a fargli cambiare idea.
- Se tu avessi la possibilità di essere un’altra persona, a parte te, chi vorresti essere?
- L’uomo che ami, rispose con disprezzo.
- Quindi… Quindi tu vuoi che io sia felice?
- Sì.
- E la mia felicità è la cosa più importante, giusto?
Lui ci aveva pensato, e si era accorto che si stava comportando in modo terribilmente egoista. Faceva soffrire la moglie semplicemente perché non riusciva a accettare il fatto che lei fosse felice fuori dal focolare coniugale.
Aveva abbassato il capo, vergognandosi.
- Sì.
 

A lonely speaker
In a conversation
Her words are swimming
Through his ears again

 
Lei non aveva replicato, e aveva ricominciato a delirare. Era diventata completamente legata al suo dolore. Stava cominciando ad esserne dipendente, al punto di provocarselo in qualsiasi modo, pur di sentirsi meglio. Faceva pietà, rinchiusa come una bestia in spazi angusti dai quali non poteva uscire, perché le corde che la trattenevano erano entrate nella sua mente, e non volevano uscirne. Allora, Rodolphus era stato moralmente costretto a liberarla. Era stato straziante, vederla tornare nel mondo vero e proprio. Erano passate poche settimane, eppure Bellatrix aveva completamente perso il lume della ragione ed era regredita al punto di non riconoscere ciò che le stave intorno. Fortunatamente, fu una condizione reversibile, e con l’aiuto di Rodolphus, I Lestrange erano tornati ad essere quelli di prima.
 

There’s nothing wrong
With just taste of what you paid for
say what you mean
Tell me I’m right
And let the sun rain down on me
Give me a sign
I want to believe

 
Mentre Bellatrix si rimetteva in sesto, tramite omicidi, torture, caccie all’uomo, Rodolphus affittava donne per un minuto, un’ora o una notte, nella speranza di far reagire la moglie. Mentre lui violentava povere innocenti, lei torturava babbani. Lui la seduceva e lei lo ignorava. Lui si allontanava ma lei non lo raggiungeva. Era un gioco malato, e Rodolphus era destinato a perdere.
- Almeno ammettilo, che non mi ami più! Aveva urlato lui in uno dei loro frequenti litigi.
- Io non ho mai smesso di amarti, aveva replicato lei indifferente.
Lui aveva scosso la testa, disgustato. Bugie, bugie e ancora bugie.
- Ammetti almeno che ami lui.
- Io venero i suoi ideali e sarei pronta a seguirlo in capo al mondo per aiutarlo nella sua causa; ma non lo amo.
Ancora bugie, sempre bugie. Voleva credere di non essere rimasto solo, oppure che lei lo avesse completamente dimenticato e abbandonato, ma lei glielo impediva. Voleva un segno del destino che gli facesse capire cosa fare, ma non era certo da lei che sarebbe venuto.
 

Oh Mona Lisa,
you’re guaranteed to run this town
Oh Mona Lisa
I’d pay to see you frown

 
E Bellatrix Lestrange diventava progressivamente una delle streghe più potenti ed efferate del suo tempo. Lei faceva il buono e il cattivo tempo ovunque andava, e nascondeva accuratamente le cicatrici della sua prigionia. Era diventata il braccio destro di Lord Voldemort, una donna potente, determinata, e letale. Rodolphus la desiderava come non l’aveva fatto mai, e cercava sollievo tra le strade più malfamate di Nocturn Alley, ma non trovava pace, anzi, si sentiva sempre più nauseato da quelle donne impaurite e pure che non arrivavano nemmeno alla caviglia della sua donna. Perché Bellatrix avrebbe potuto concedersi anche al più oscuro dei signori, ma il suo cognome era sempre Lestrange, e una fede al dito non era una cosa trascurabile. Rodolphus capì che l’unico modo di recuperare sua moglie era seguirla nella sue follia. Ovviamente, anche lui era sempre stato, pubblicamente, dalla parte di Voldemort, ma non aveva mai fatto nulla di radicale. Non aveva mai ucciso nessuno, nessuna tortura, nemmeno una piccola estorsione. Ma quando sentì che stava per perdere sua moglie, si trasformò in una delle peggiori macchine da guerra che il mondo magio avesse mai conosciuto. I Lestrange si macchiarono di terribili delitti, insieme, nel nome dell’amore.
 

He sense something call it desperation
another dollar another day
and if she has the proper words to say
she’d tell but she’d have nothing left to sell him...

 
La passione tra i coniugi era rinata, e con essa l’amore. Certo, era una passione selvaggia, violenta, momentanea, sadica, ma era ciò di cui entrambi avevano bisogno, e amore forse era una parola grossa per definire l’attrito che c’era tra loro, era una sorta di disperata rassegnazione. Erano rassegnati al fatto che non si appartenevano, eppure avevano disperatamente bisogno l’uno dell’altra. Appartenevano allo stesso mondo di violenze, privazioni e torture, e avevano condiviso assieme momenti di inebriante follia, avevano sfiorato e provocato la morte molteplici volte, e tutto ciò aveva creato un legame strano, basato sul bisogno che i loro corpi avevano di sentirsi, toccarsi, sfiorarsi. Si odiavano, si trovavano irritanti, insopportabili, orribili, avevano voglia di picchiarsi di uccidersi di farsi sanguinare, eppure… eppure avevano bisogno l’uno dell’altra. Erano fatti così: si ricattavano, si minacciavano, mentre la vita seguiva il suo corso, tra galeoni bruciati per una causa in cui entrambi avevano smesso di credere, accecati dall’amore, tra feste a cui partecipavano senza nemmeno rendersene conto, tra omicidi compiuti perché si doveva, per amore, ancora un’altra volta. Bellatrix non avrebbe mai ammesso di essere inamorata di Voldemort, ma nemmeno il contrario. Entrambe le opzioni sarebbero state una bugia: non era inamorata, non lo amava, ma sarebbe stata pronta a tutto per lui; e ammettere qualsiasi cosa sarebbe stato umiliante. La stessa cosa valeva per Rodolphus: non poteva dire di amare la moglie, perché in quei mesi che aveva sprecato tra le braccia di sconosciute aveva perso ogni coscienza, ogni sentimento, ma non poteva nemmeno dire di non amarla, perché senza lei, lui, non era nulla, e non poteva fare nulla. Non si piacevano più, anzi, si odiavano, ma nonostante ciò che sostenevano, si amavano ancora profondamente.
   
 
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