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Autore: giurama    18/06/2012    0 recensioni
personaggi:
Volturi, Maria, Jasper Hale, Alice Cullen, nuovo personaggio.
Per definizione, i vampiri sono territoriali.
Ma “il Sud” era proprio diviso letteralmente in vari territori... di clan vampireschi. Monterey, Messico... e tutte le zone circostanti.
Si diceva in giro che la il più forte clan fosse un trio di vampire.
Capeggiava una certa Maria.
Incuriosita Morrigàn... o forse dovrei dire Consuelo Baxter, andò a far loro una visita...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Jasper/Maria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Precedente alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'I millenni sono lenti a passare'
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CAP. I 
L'INIZIO DELLA FAMOSA AVVENTURA NEL FAR WEST DI UN'IMPROVVISATA VAMPIRA-NOMADE.
 
 
Si diceva del Far West che o vi si moriva, o vi si diventava ricchi.
Specie in certi paesini vicino alla frontiera con il Messico o con il Texas dove certi briganti contrabbandavano armi o alcol.
Ma c’erano molti altri lavori ovviamente... per esempio il cacciatore di taglie.
 
Morrigàn Parker, inglese di origini irlandese, era una vampira tipicamente europea, ma voleva girare il mondo, e questo “Far West” la incuriosiva parecchio.
Così decise di cambiare il suo nome in Consuelo, e il cognome in Baxter. La credibilità era importante, anche per una vampira.
 
Non aveva voglia tuttavia di andare in quei luoghi inospitali vestita da gran dama, per viaggiare in diligenze e incontrare uomini ben vestiti, e banchieri.
 
D’altro canto... non l’attirava particolarmente l’idea di fare la prostituta. 
Anche se, pensò, avrebbe avuto tutto il “cibo” che le occorreva.
 
Una volta giunta a L.A. rubò un cavallo, un paio di stivali di cuoio, dei pantaloni, una camicia bianca e un cappello da “Cow Boy”.
Pantaloni? Per andare a cavallo come avrebbe potuto fare altrimenti?
 
Sul suo bel cavallo scuro si recò nel paese di S.Miguel, dove sfortunatamente trovò troppi anonimi... (un’intera famiglia di contrabbandieri che di cognome faceva “BAXTER”).
Così decise di viaggiare ancora un po’ fino a un paesino di cui il nome non è conosciuto, nelle vicinanze del Rio Bravo.
 
Fece un nodo a ‘bocca di lupo’ per legare le redini del cavallo alla staccionata, poi si avviò nel Saloon di fronte a lei.
Tutti i presenti si voltarono a guardarla, semistupiti, cominciò a camminare lentamente fino al bancone dove il barista le si avvicinò.
-Questo non è posto per una donna...-
Alzò lo sguardo verso l’omuncolo.
Forse furono gli occhi troppo neri per la sete, forse i tratti del volto così delicati e straordinariamente belli che lo intimorirono.
Con uno scatto tirò fuori il coltello e lo piantò sul bancone. Fu così veloce, che il barista non riuscì neppure a vedere l’arma piroettare nell’aria.
Estereffatto, deglutì.
-C..Cosa le posso dare?-
Balbettò. Se fosse stata umana la nostra Donna Consuelo si sarebbe scolata da sola mezza bottiglia di wiskey, ma dato che i vampiri non bevono (non Wiskey perlomeno), dovette inventarsi qualcosa.
-Non voglio niente, solo... qual è il metodo più veloce in questo paese dimenticato da Dio per diventare ricchi? Per una donna, s’intende... a parte prostituirsi.-
Il barista non sapeva che risponderle.
Lei gli si avvicinò sussurrandogli all’orecchio “parlate apertamente...!”
Lui si schiarì la voce.
-Be’... sinceramente penso che per una donna... l’unico modo sia sposarsi un padrone. Un contrabbandiere...o un banchiere...-
Lei ridacchiò.
-Bene bene... riformuliamo la domanda... come può un uomo diventare ricco da queste parti?- 
Il barista rispose.
-Contrabbanda armi o alcolici...- sussurrò.
Lei annuì.
-Spiegati...-
Lui prese una bottiglia di Wiskey da sotto il bancone e si versò un bel bicchierino.
-I contrabbandieri, vengono dal Texas di solito, passano la frontiera per rifornirsi di armi... o di alcol, qui costano molto meno. Poi ritornano in Texas e vendono la merce agli indiani.-
La donna lo fissò.
-Mhh... sembrerebbe un buon modo per far soldi... E che mi sa dire a proposito dei cacciatori di taglie?-
Il barista bevve d’un fiato il suo bicchiere.
-Oh be’... per conto mio penso che il cacciatore di taglie di per se sia un mestiere orrendo. Insomma viaggiare da un posto a un altro prima di acciuffare uno di quei briganti... si spende tutta la taglia presa. E’ un lavoro senza fine, mi spiego?-
La rossa annuì.
-Ma... avevo sentito di un uomo... be’, due uomini che avevano fatto una gran bella società. Uno portava il malfattore allo sceriffo che gli dava la taglia... poi, al momento dell’esecuzione, sparava con un fucile alla corda e i due scappavano.
In ogni contea la taglia si alzava di volta in volta e si beccavano 1000 dollari in più. Chissà che fine hanno fatto...-
Un sorriso maligno comparve sul volto della donna.
-Credo proprio che tu mi sia stato molto utile. Arrivederci.-
Tirò una moneta di oro vero sul bancone e si riprese il coltello, lasciò così il barista con la moneta d’oro in mano stralunato.
 
“Già ricercato in 9 contee di questo stato è riconosciuto colpevole dei reati di omicidio, rapina manoarmata contro privati, incendio doloso di una prigione di Stato, furto di oggetti sacri, bigamia, abbandono del tetto coniugale, incitamento alla prostituzione, spaccio di monete false, uso di carte da giuoco e dadi truccati pertanto secondo le facoltà noi concesse condanniamo il qui presente Juàn Ramirez De Vueltès alla pena di morte mediante impiccagione. Che Dio possa avere pietà dell’anima sua. Procedere!”
Lo sceriffo alzò la frusta al cielo per colpire il cavallo sul cuale era seduto l’impiccato. 
Un colpo alla frusta, un colpo alla corda, un colpo al capello del vice-sceriffo e di altri due ricconi lì presenti.
Si girò e corse via. Dopo aver percorso alcune miglia intravide il suo “socio” Juàn Ramirez De Vueltè, ancora legato, sul cavallo nero.
Erano nelle vicinanze di Galveston.
-Allora... la taglia!?- domandò Juàn.
La rossa sentì due cavalli avvicinarsi. Due soldati sudista.
Pochi giorni prima da quelle parti si era tenuta una battaglia, la battaglia di Galveston.
Probabilmente venivano da lì quei soldati a cavallo...
Quando si voltò di nuovo la rossa decise di sciogliere la società.
Ovvero, morse il suo ex-socio.
Dopo essersi almeno in parte rifocillata, salì a cavallo e decise di andare a far visita ai reduci della battaglia, l’unica occasione che avrebbe avuto per nutrirsi abbondantemente senza essere accusata dai Volturi.
Le battaglie erano lì’unica occasione per mordere abbondantemente senza scatenare l’ira dei Volturi, infatti non si dava di certo nell’occhio a mordere una ventina di feriti mutilati ai lati degli schieramenti!
Arrivata a Galveston si rese conto che la famosa “battaglia di Galveston” era stata una battaglia navale.
E il Texas e i confederati avevano vinto.
Non le piacevano i confederati, razzisti infami.
Contadini da quattro soldi.
Il nord, i nordisti, la federazione.
Loro erano molto più maturi! (Per essere umani, s’intende!)
Per questo preferiva “mangiare” i confederati.
Ma questa volta sarebbe stato difficile... due soldati attirarono la sua attenzione..
Erano in acqua, probabilmente si erano buttati dalle navi in fiamme. 
Confederati. 
Strano, i confederati avevano vinto...! Quali navi in fiamme?
Non le importava, aveva sete... 
Li morse entrambi uno dopo l’altro. “Troppa sete” Si ripetè...
  
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