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Autore: Queenofsockpuppets    18/06/2012    1 recensioni
un invitato ad un matrimonio fa un incontro singolare...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uno degli invitati al matrimonio caracollo' fuori dal ristorante, passando inosservato: tutti ballavano,si divertivano,bevevano e gridavano.
 Apri' la porta di vetro e si getto' fuori nella calda e afosa aria di quella sera di agosto, cercando affannosamente una sigaretta nella tasca interna del costoso smoking a noleggio che aveva affittato due sere prima. 
Trovo' un pacchetto tutto schiacciato e ne estrasse una, accendendola e tirando una lunga boccata che somigliava un po' ad un sospiro di sollievo.
 Una voce lo fece trasalire: "Tutti uguali i matrimoni,eh?".
 Si volto' di scatto per scoprire a chi appartenesse: una ragazza bionda,con un forte accento tedesco, pantaloni neri e camicetta bianca (la classica tenuta da cameriera),anche lei con la sigaretta in mano.
 "Si'...." biascico' lui. 
La ragazza tiro' una lunga boccata dalla sua sigaretta, lasciando pigramente uscire il fumo dalle labbra in elaborate volute bianche.
 "Non sei di queste parti,vero?" le chiese l'invitato.
 "No" rispose lei: "Venivo dalla Germania. Da Berlino.".
 L'invitato si sedette per terra: adesso che rifletteva, per quanto poteva farlo i l suo cervello annebbiato dai fumi dell'alcol prodotto dall'ottimo vino di borgogna che aveva tracannnato tutta la sera, quella cameriera bionda era li' fuori a fumare da quando lui era arrivato. 
L'aveva vista quando era entrato nel ristorante, quando aveva preso posto a sedere, e perfino durante la cena, facendo correre lo sguardo fuori dai finestroni della sala.
 "Fumi davvero tanto,eh?" le domando' ancora.
 "Si',fumavo molto" gli fece lei, schiva. 
"Ma perche' parli al passato?" insistette l'invitato.
 La ragazza gli rifilo' uno sguardo gelido.
 "Ma perche' non ti fai gli affari tuoi?" ribatte'.
 "Io sono solo una cameriera. Dovrei essere invisibile per te. Esattamente come dovrei esserlo per chiunque altro. Perche' tu riesci a vedermi?". 
L'invitato si blocco': per un attimo ebbe la sconcertante sensazione che quella cameriera dal pesante accento teutonico fosse solo un parto della sua mente ubriaca, e che in realta' stesse parlando con un palo o un lampione o che altro. 
"Parlo al passato perche' io non esisto pił" continuo' la ragazza,sconsolata.
 L'invitato senti' una morsa di gelido terrore stringergli le viscere:non era possibile,forse aveva sentito male,o forse era davvero molto ubriaco,e quella conversazione non stava avendo luogo. 
"Rifletti un secondo" continuo' lei, sempre aspirando dalla sua sigaretta che sembrava interminabile. 
"Perche' nessuno mi richiama al servizio? Sono fuori a fumare da tutta la sera e nessuno mi dice nulla: nessuno che mi chiama,nessuno che mi rimprovera...secondo te come mai?".
Fece una lunga pausa, osservando l'invitato con disprezzo.
"Perche' io non esisto piu'. Sono morta. Sono morta quattro anni fa." termino' la cameriera.
L'invitato scoppio' a ridere: una risata nervosa, in cui si avvertiva una punta di paura. 
"Si',come no" disse,non molto convinto. 
"E allora perche' riesco a vederti?" le domando'. 
"Non lo so" rispose quella,facendo spallucce: "E' proprio questo che mi chiedo anche io.", e detto cio',spari' nell'oscurita':l'invitato riusci' a vedere solo piu' la brace della sua sigaretta nel buio,poi piu' nulla. 
L'aveva vista davvero? O era solo una visione del borgogna? Il pensiero di una cameriera fantasma che fumava una sigaretta fantasma gli provoco' uno spasmo di risatine nervose, ma anche un senso di inquietudine.
Quando i festeggiamenti terminarono,l'invitato avvicino' il capo cameriere.
"Dovreste controllare di piu' il personale" gli disse in un orecchio.
"Per tutta la sera una delle vostre cameriere e' rimasta fuori a fumare, non svolgendo per niente le sue mansioni.".
Il capo cameriere gli lancio' un'occhiata furente: "Chi era?" domando' all'invitato.
"Una ragazza bionda,con un forte accento tedesco..." rispose vagamente quello.
Il capo cameriere sgrano' gli occhi: "Non puo' essere...." mormoro'.
"Quella che ha visto e' Angelica....ma non puo' averla vista...e' morta durante un catering quattro anni fa...travolta dalle plance dei tavoli..."
   
 
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