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Autore: redspecial    18/06/2012    2 recensioni
Io incrocio di nuovo il mio sguardo con quello del ragazzo, soprattutto quando il preside mi fa notare chi è stato realmente a rubare dalle mie scorte. Ecco allora che i nostri occhi si riallacciano, tu mi squadri con quello sguardo di sfida che ti rende tanto simile a tuo padre, quasi come per affermare: “Te l’avevo detto che non ero stato io a rubarti gli ingredienti”.
Anche io ho quel marchio e sento la stessa sensazione, lo stesso bruciore che deve provocare a lui. Lui ne è estremamente soddisfatto, io no.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bartemius Crouch junior, Harry Potter, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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L’INIZIO DELLA FINE


Eccolo lì, colui il quale si era spacciato per Alastor Moody per un anno intero. A forza di ingurgitare la Polisucco, aveva quasi ingannato il miglior mago del mondo, salvo poi farsi scoprire sul più bello. Troppe cose strane sono successe durante questo anno scolastico, troppi dubbi aleggiano sul Calice di Fuoco, e la posta in gioco troppo alta: il Torneo Tremaghi ha finito col lasciare dietro di sé un’impietosa scia di sangue, giacché Cedric Diggory è stata una vittima inconsapevole di quel gioco perverso che aveva l’unico scopo di far cessare la vita di Potter. Il Signore Oscuro è ritornato, dopo tredici anni da quella drammatica notte, è tornato. E ancora più spietato di prima.
Sento il suo Marchio agitarsi e contorcersi, brucia, ma io devo rimanere impassibile, non far trapelare nulla di ciò che sento all’esterno. Quel giorno di tanti anni fa feci una promessa che, ora, mi accingo ad onorare più che mai. Rivolgo allora il mio sguardo verso il ragazzo constatando che, quegli occhi verdi che ogni giorno mi tolgono il fiato, sono pieni di domande e di carichi rabbia per ciò che è successo. Diggory è morto perché ha afferrato un manico della Coppa assieme a te; non immaginavi che sarebbe stata una delle sue ultime azioni. Questo, Potter, non potevi prevederlo.
Silente continua ad interrogarlo con il Veritaserum che gli ho fatto ingoiare poco prima, lui digrigna ancora i denti come un cane rabbioso. Io incrocio di nuovo il mio sguardo con quello del ragazzo, soprattutto quando il preside mi fa notare chi è stato realmente a rubare dalle mie scorte. Ecco allora che i nostri occhi si riallacciano, tu mi squadri con quello sguardo di sfida che ti rende tanto simile a tuo padre, quasi come per affermare: “Te l’avevo detto che non ero stato io a rubarti gli ingredienti”.
Tacciamo entrambi, troppo presi da ciò che sta capitando nello studio del professore di Difesa, ma continuiamo ad osservarci per interminabili minuti. E’ vero, Potter, questa volta ho sbagliato, non sei stato tu a rovistare nella mia dispensa degli ingredienti. Questa volta hai ragione, anche se non lo ammetterò mai. Rimarrai sempre il ragazzino arrogante perfetto figlio di tuo padre, e i tuoi occhi rimarranno sempre la mia dannazione. Se tu sapessi, Potter.
E’ oramai braccato, ma nonostante ciò ostenta ancora il suo ghigno beffardo. Barty Crouch Jr. non sarebbe cambiato proprio mai. Avrebbe certamente continuato con la sua follia, e anche una volta risbattuto ad Azkaban, avrebbe sopportato virilmente la sua condanna in nome di quella accecante fede che lo lega indissolubilmente al male. Voldemort sarà felice nel sapere di avere ancora qualche servo così devoto, tanto da mettere lui al di sopra di qualsiasi altra cosa.
Con un ringhio ed un sorriso maligno compiaciuto, espone il suo Marchio Nero ben evidente, che si contorce di nuovo, vivo come forse non lo era mai stato. Silente prende senza tanta grazia il braccio del ragazzo, quello che porta gli indelebili segni di ciò che è accaduto questa notte. L’Oscuro Signore è risorto, ed io avrei dovuto presenziare al suo nuovo cospetto, volente o nolente. Anche io ho quel marchio e sento la stessa sensazione, lo stesso bruciore che deve provocare a lui. Lui ne è estremamente soddisfatto, io no. Ecco qual è la differenza, una differenza che soltanto Silente conosce nel profondo.






Angolo autore:

Buonasera! Eccomi qui con un "esperimento", se così lo vogliamo chiamare. Mi frullava in mente da un pò, ci ho messo mano e oggi ho trovato l'ispirazione per pubblicarla. 
Questa shot è una "missing moment" che si riferisce al finale del "Calice di Fuoco", quando Barty Crouch Jr. viene smascherato da Silente, Piton e la McGranitt che piombano nel suo studio. Come dicevo prima, è un esperimento perchè è la prima volta che mi cimento in una "missing moment" e poi perchè è la prima volta che scrivo in prima persona, in questo caso immedesimandomi in Severus. Ho cercato di dare voce ai suoi pensieri catturando anche il momento in cui si scambia un'occhiata con Harry. Detto questo, spero di essere stata all'altezza di ciò che ho voluto esprimere.  Accetto molto volentieri pareri, giudizi, consigli costruttivi e critiche altrettanto costruttive che possano farmi migliorare. A voi l'ardua sentenza! :-)
Un grazie in anticipo va a chi soltanto leggerà e/o recensirà la mia shot!
 A presto, un bacio

Redspecial

  
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