Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: crazybulma    04/01/2007    11 recensioni
Vegeta e Trunks. Padre e figlio. Ombra e Luce. Crudeltà e Speranza. Due uomini apparentemente diversi eppure con tante cose in comune, si troveranno imprigionati in una convivenza inaspettata. Un anno, insieme... un intero, lentissimo anno per imparare a conoscersi, in una magica stanza sospesa nel tempo e nello spazio.
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Trunks, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IN YOUR ROOM

 

IN YOUR ROOM

 

 

Chapter 6 – IN YOUR ROOM

 

 

Bulma si affacciò alla finestra, godendo della sensazione di fresco attraverso il tessuto leggero della vestaglia. Illuminata dalla sola luce delle stelle, si ritrovò a pensare a tutta la successione degli avvenimenti di quegli ultimi giorni. Trunks e Vegeta avevano superato il  livello di super saiyan e avevano combattuto contro Cell, senza riuscire tuttavia a sconfiggerlo. Il mostro aveva poi annunciato in diretta televisiva di voler organizzare un torneo di arti marziali…
Il Cell Game.
La posta in gioco era il destino della Terra e dell’intero universo.
Nulla, nella pace notturna della città, lasciava presagire quel che l’indomani sarebbe accaduto, pensò Bulma richiudendo la finestra che l’aveva affacciata al mondo.
Per l’ultima volta?
Questa domanda avrebbe trovato risposta solo il giorno dopo, ed intanto conservava il dubbio e l’angoscia.

 

“Credevo stessi dormendo”.

Si girò verso la porta. Dalla penombra della soglia emerse una figura d’uomo, e la bellezza aliena di Vegeta le esplose in viso. Bulma sentì una vampata percorrerla da cima a piedi come un soffio di fornace, e pregò Dende che dal di fuori non trasparisse niente del marasma che aveva dentro.
”Dormivo. Poi ho avuto un incubo e non sono più riuscita a prender sonno”.
Disse Bulma, e abbassando leggermente la voce aggiunse “Ho visto Trunks morire…”

“Se lasci che quella svitata di tua madre gli faccia da babysitter avrai sempre di questi incubi…”

Bulma cercò di sorridere e lo guardò negli occhi.
”No, stupido! Intendevo l’altro Trunks. Quello grande, quello forte.

Bulma tentò di ricacciare indietro un’immagine di morte ma ogni tentativo fu inutile.
”L’ho visto cadere a terra, vomitare sangue, col petto squarciato e…”
Vegeta ebbe una rapida visione dei suoi occhi pieni di lacrime, ma fu solo per un istante. Immediatamente Bulma Briefs aveva ripreso il solito atteggiamento da donna matura, forte, determinata.
”Proteggilo. Promettimi che domani lo proteggerai!”
”Stai scherzando, vero? La sua forza è simile, se non pari, alla mia. Non morirà per mano di Cell. E’ da escludere. Vegeta sperò che la sua voce fosse più ferma di quanto non lo fosse lui, dentro di sé.

Bulma si rilassò e cercò di allontanare pensieri, presentimenti ed incubi con un gesto secco della mano.

 

“Va bene. Hai ragione tu. Grazie per avermi tranquillizzata un po’, ora credo che riuscirò a dormire…”
”Non sono venuto qui per cercare di farti addormentare, Bulma.”

”Ah, no?” Una pausa. Più lunga del previsto. Il silenzio era assurdo e assoluto all’interno della stanza. Infine Vegeta rispose. ”No.”

Bulma sentì che sarebbe morta di infarto, e che sarebbe comunque stata felicissima di morire così, ora, mentre correva a gettarsi tra le braccia dell’uomo che amava.
”Mi sei mancato, Vegeta.” Mormorò sincera e dolcissima come sempre, affondando la faccia contro il petto del saiyan. Un attimo di riflessione, come per seguire un ricordo. Poi riprese a parlare “Tutti questi mesi, senza avere tue notizie…”
Vegeta riuscì
con difficoltà a rimanere impassibile a quelle parole sussurrate con delicatezza. Sentì un tuffo di rimorso dentro e si maledisse per questo.

”Mesi? Per me è passato più di un anno…”

”Già, dimenticavo! Trunks me lo aveva detto… la Stanza dello Spirito e del Tempo, dove un anno corrisponde ad un solo giorno terrestre”.

“Sai quante volte, mentre ero chiuso in quella Stanza, ho desiderato essere nella Tua Stanza? Proprio come in questo momento…”
Le prese il mento tra le dita, e le alzò il capo per poterla guardare dritta negli occhi.
”E cos’altro hai desiderato, mentre eri lì?”
”Ho desiderato fare questo…”

Vegeta si chinò a mordicchiarle il lobo dell’orecchio, facendola ridacchiare un poco per il solletico.

E poi questo.” Bulma appoggiò la fronte sulla sua spalla, mentre le labbra di Vegeta andavano ad assaggiare il collo candido e delicato della sua donna. E mentre la riempiva di carezze e baci, Bulma si rese conto che aveva bisogno di lui come dell’aria che respirava. Era passato troppo tempo dall’ultima volta in cui erano stati così vicini e Bulma si era disperata nel dubbio che forse non sarebbe mai più accaduto. Ed invece lui la voleva ancora, la desiderava ancora.

 

La voce roca e ansante di Vegeta la ridestò dai suoi pensieri.

“Poi, nei miei sogni, accadeva che io ti guardavo, mentre ti spogliavi per me”.

L’uomo si allontanò un poco, andando a sedersi nel bordo del letto. Bulma non se lo fece ripetere due volte, e con lentezza esasperante slacciò il nodo che chiudeva la sua vestaglia da notte. La sfilò, lasciando che cadesse piano ai suoi piedi, e rimase nuda e splendida davanti ad un Vegeta impietrito ed estasiato. Lui sentì l’eccitazione farsi calda e tendere la tela della patta dei pantaloni. Bulma si avvicinò a lui con la sua andatura leggera e il passo pieno di echi di promesse ardenti. Attirò il suo viso a sé e lo baciò piano. Adesso Bulma era di nuovo parte del suo presente e lui era di nuovo invischiato fino al collo in tutto quello che aveva sempre desiderato fuggire: l’amore.

La tenerezza di quel bacio fu subito tramutata in passione. Si avvinghiarono in una lotta di unghie, lingue e seni… di mani e di pelle calda. Di baci, spinte, sospiri e odori.
E quando esausti crollarono tra le lenzuola bagnate di piacere, Vegeta disse una parola che raramente aveva osato pronunciare nella sua vita.

“Grazie…”

Bulma, che stava lentamente abbandonandosi al sonno, domandò “Per cosa?”

”Per avermi dato un degno erede. Grazie per Trunks.”

 

 

In your room
Where souls disappear
Only you exist here
Will you lead me to your armchair
Or leave me lying here


Your favourite innocence
Your favourite prize
Your favourite smile
Your favourite slave

 

I'm hanging on your words
Living on your breath
Feeling with your skin
Will I always be here

 

I'm hanging on your words
Living on your breath
Feeling with your skin
Will I always be here

 

 

FINE

 

  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: crazybulma