18/06/2012
3 recensioniAfter all, I'm in love, no?
Elizaveta sospirò, le ginocchia al petto, la fronte posata su di esse, aspettando in silenzio che rientrasse quell’idiota di cui si era innamorata. Lo aspettava tutti i giorni, con la stessa voglia di vederlo varcare quella porta che portava nella stanza dove si univano tutti i giorno o quasi. Questa volta, però, nei suoi occhi traspariva un velo di ansia. Doveva dirgli una cosa importante ma quell’idiota era in ritardo. L’ennesimo sospirò si levò nell’aria e la porta si spalancò, Prussia sulla soglia – E il Magnifico me è arrivato! – esclamò ridendo.- In ritardo come sempre… - sbuffò lei sedendosi sulle ginocchia e osservandolo.
Gilbert si tolse gli stivali e li lanciò ai piedi del letto – Non molto dai… -
- Gil sei in ritardo di un’ora… -
- Appunto per questo! – rise levandosi il redingote e lasciandolo cadere a terra per poi buttarsi sdraiato sul letto, al fianco della ragazza. L’ungherese rimase in silenzio guardando un punto non identificato ai suoi piedi – Elizaveta tutto ok? – chiese mettendosi a sedere, capendo che qualcosa non andava.
- …Si, tutto ok… -
- Sicura? –
- Sicurissima… -
- Uhm… - il prussiano si sistemò dietro la ragazza, insinuando una mano sotto la stoffa del vestito a carezzarle le gambe, le morbide labbra che si posavano sul collo della mora, lasciando una scia infuocati di baci. La ragazza sorrise, decisa a lasciarlo fare, mentre le mani del ragazzo vagavano sul corpo dell’ungherese la quale sussultò quando le mani del ragazzo raggiunsero il ventre.
- Ehi Elizaveta? – chiese fermandosi.
- Gil, tu rimarrai con me vero? –
- EH??? – chiese guardandola stralunato, allontanandosi un po’.
- Nel senso… Non mi lasceresti per un motivo ehm… sciocco vero? –
- Elizaveta… Che mi nascondi? – chiese scrutandola coi suoi occhi rossi.
La mora abbassò lo sguardo – Rispondi… -
- Cos’è che mi diventi tutta così? Cioè, cosa vuoi sentirti dire? – la ragazza rimase in silenzio e Gilbert sospirò – Beh… Non posso assicurartelo… Ma non credo che per una sciocchezza ti lascerei… -
- Sicuro? – fece guardandolo.
Il prussiano si grattò la testa a disagio – Beh… credo… Dopotutto sono innamorato no? – disse cercando di nascondere il disagio.
Elizaveta spalancò gli occhi stupita. Sorrise – È la prima volta che me lo dici… Ora so come ricattarti… - ridacchiò.
- Non provarci… - sbuffò lui evidentemente in imbarazzo – Allora, che mi nascondi? –
- Uhm… La mattina ho la nausea – disse fingendosi tranquilla, benché non lo fosse per niente.
Gilbert alzò le spalle – Ci sta, mangi della roba strana allo spuntino di mezzanotte… -
- Sono voglie Gil… -
- Beh, se hai voglia di mangiare nessuno te lo vieta, solo evita certa roba... ehm… Non adatta alla mezzanotte –
Elizaveta girò gli occhi – Gil, sono incinta! – Gilbert rimase momentaneamente in silenzio, scioccato dalla rivelazione - Gil? –
- …Chi sei tu? –
- GILBERT! – esclamò lei sbuffando.
- O… ok, scusa, scusa… - fece osservando il vuoto. L’ungherese rimase in silenzio, aspettando una qualunque reazione da parte del prussiano.
- N… Non mi lasci per questa sciocchezza vero? – disse, la voce che cercava di nascondere un velo di paura.
- Non è una sciocchezza… Però non ti lascio comunque… - fece guardandola – Dopotutto sono innamorato no? –
Elizaveta sorrise e gli si lanciò addossò baciandolo come poche volte aveva fatto…
Spazio Autore
Oh. Mio. Dio.
Che cosa ho fatto?! O.O
Inizialmente mi piaceva anche! O.O
Il finale però non mi convince…
Sto morendo per il mal di testa, scrivere è stata un’impresa, au revoir!
Cocol_Sasso_97