LOVE ME MY
ANJEL…
Capitolo
primo: Preludio a un difficile incontro
1.1
Il ritorno a casa
Villa Blaire. Giappone. Ore15.27
Naminé entrò in casa silenziosamente. Gli faceva
uno strano effetto rimettere piede nella propria abitazione dopo tanto tempo.
Era tornata in Giappone ogni tanto, per rivedere le sue amiche, o per far
visita ai suoi nonni. Ma ora che ci pensava veramente quei brevi periodi che
consistevano solo in qualche giorno, non li aveva mai trascorsi in casa
sua…ora invece era tornata per restare. Le cose erano cambiate…o
forse No.
- Dai stupida chiave vuoi aprire questa dannata porta!!!!-
Mormorò Naminé Blaire rivolta alla chiave argentea che non voleva
entrare nella toppa della serratura color oro.
Era stanca, dopo sei ore di viaggiò, era piuttosto
normale, sua zia l’aveva fatta aspettare per tre ore all’aeroporto,
e poi aveva scoperto che per tornare a casa avrebbe dovuto prendere un Taxi,
voleva farsi una bella doccia, e dormire per un po’, ma aveva troppe cose
da fare. Era nervosa e per di più irritata dal comportamento infantile
di sua zia.
-Ah- Naminé sospirò soddisfatta quando
l’ostinata chiave finalmente girò nella serratura.
Si sistemò sulla spalla la tracolla, spostò su di
un fianco l’inseparabile borsa, aprì la porta ed entrò
nella stanza buia.
Automaticamente, la mano destra scorse sulla parete fino a
trovare l’interruttore della luce.
La stanza s’illuminò.
Guardò l’orologio, erano circa le tre e mezza,
aveva ancora tre ore prima che arrivassero gli ospiti, e aveva ancora un mucchio
di cose da fare…decise di iniziare immediatamente.
Il suono squillante del campanello invase tutta la casa, fino a
raggiungere l’orecchio di Naminé, che stava trasportando dei
enormi scatoloni giù dalla soffitta. Li appoggiò con delicatezza
per evitare che gli oggetti delicati che vi erano all’interno si
rompessero, guardò l’orologio, erano, già le quattro poi si
precipitò alla porta.
Quando questa si aprì Naminé si trovo
d’avanti tre ragazze, che avevano la sua età.
Le guardò molto attentamente la ragazza a sinistra, era
quella con i capelli castani, che al sole sembravano quasi biondi, i lineamenti
del viso erano semplici e delicati, gl’occhi scuri, ma per quanto potesse
essere impossibile, Naminé riusciva a vedere i quei occhi, dei riflessi
blu anche se molto scuri.
La ragazza centrale invece, aveva gl’occhi neri, con dei
leggeri riflessi grigi, i capelli erano neri chiari, ai raggi del sole,
sembravano castani. I lineamenti di questa, anche se pur sempre femminili erano
più forti, tra le tre ragazze era la più alta.
La più bassa era quella a destra. Era una ragazza fragile
e bassina, i capelli corvini le scendevano fino sotto le spalle e
gl’occhi verdi, anche se d un verde scuro.
In quei tre volti vedeva chiaramente il volto cresciuto di tre
bambine che avevano condiviso con lei la sua infanzia.
Jennifer Locket,
Patricia Gatsby e Amily Reveal.
Un solo sorriso era chiaro a tutte.
- Buon giorno ragazze,
forza entrate, abbiamo un mucchio di cose da fare…- Disse
Naminé facendo entrare le ragazze con un raffinato segno d’invito
ad entrare.
Jenny, Patty e Amy entrarono tranquillamente, quella casa la
conoscevano bene e sapevano esattamente come muoversi, infatti si portarono
direttamente nel salotto del the.
- Da dove
iniziamo?- Chiese
Patty che non vedeva l’ora di iniziare.
Naminé le aveva chiamate prima della festa che si sarebbe
tenuta la sera stessa per aiutarla a sistemare la casa come si doveva. Quella
festa era troppo importante, se qualcosa andava storto sua zia non
l’avrebbe mai perdonata. Ogni cosa andava sistemata, dalla più
piccola alla più grande. dai tappeti alle tende, dai fiori ai lampadari,
Dai fiori, ai lenzuoli di tutte le camere, dalle saponette in bagno alle foto
sulle pareti.
- Prima portiamo
giù tutti i bauli e tutti gli scatoloni, poi dobbiamo far prendere aria
a casa e dobbiamo pulirla, da cima a fondo, poi bisogna cambiare ogni tenda e
ogni tappeto poi inizia il varo lavoro d’addobbo –
Spiegò il da farsi Naminé
- Ci aspetta un duro
lavoro…Dobbiamo fare tutto questo da sole?-Esclamò Jenny
sconsolata della idea di dover pulire e addobbare quella che non era una villa,
piuttosto era un palazzo reale.
- Ma certo che no!!! I camerieri stanno già lavorando da
mezzora.- Rispose sorridendo Naminé
- Sei sempre la solita!- Esclamarono le altre mentre iniziarono
il loro compito.
1.2
chiacchere di spogliatoi
Capo da calcio della Nazionale Giapponese. Ore 18.00
Era una giornata molto fredda, nel campo di calcio gli
allenamenti erano molto faticosi, ma a renderli ancora più pesanti era
stato quel freddo polare che avrebbe congelato chiunque si sarebbe fermato.
Ad un certo punto l'allenatore, entrando in campo, mise fine a
quella tortura:
-Bene ragazzi per oggi è tutto- disse tutto rilassato, i
giocatori smisero di giocare e si diressero fuori dal campo. Tutti tranne
quattro di loro, che si fermarono distesi a terra, incuranti del freddo.
Erano distrutti.
- Ragazzi ho fame! Dov’è Patty con i nostri
panini?- Chiese uno stanco e affamato Benji
- Possibile Benji che pensi solo al cibo? Poi mi chiedo come ci
riesci dopo la faticata di oggi!!!- Sospirò un atterrito Philip, che
faceva fatica persino a parlare
- Patty, passava le vacanza con una sua cara amica che non
vedeva da qualche anno, quindi
niente cibo!- Rispose Holly al migliore amico, che se ne stava straiato
a terra con il cappellino sulla faccia, per nascondere il viso distrutto dalla
fatica.
- Ullala! Sentite quanto è informato il nostro falso
santo!- Ironizzò Julian, con un sorsetto di chi crede di saper tutto
Sorrisetto condiviso da tutti e parole pensate anche dal resto della
squadra…
- E la tua infermiera personale Juls? Forse si è
licenziata perché non la pagavi come desiderava?- Puntualizzò
Benji, notando che stranamente nemmeno Amy, non era presente.
- Se ti riferisci a Amy, carissimo Mr simpatia numero uno,
è andata via per le vacanze natalizie, non appena finita la scuola-
Rispose indifferente Ross.
- Mi dispiace Benji, niente cibo. E prima che me lo chedi Jenny,
non mi ha accennato a dove avrebbe passato le sue vacanze…credo che rimanga
in Francia…-
Benji si limitò a sbuffare…
- E per te Ben? Niente bella tedesca a colpito il tuo cuoricino
da duro? Non dirmi di no perché tanto non ci credo…- Chiese
incuriosito un Holly, che si era ritrovato sempre più a pensare a Patty
dopo una lontananza di un anno da casa.
- Ha proprio sbagliato, amico mio…- rispose
l’interessato alzando il cappello dal suo volto…
- Il nostro ruba cuori, ci vuol far credere che non
c’è nessuno nei suoi pensieri…magari una piccola e esile
biondina, dagli occhioni azzurri, che è venuta a salutarlo
all’aeroporto dopo gli scori mondiali, il quale nome inizia per M e
finisce per A?- Ironizzò nuovamente Julian con l sorrisino che prima era
rivolto a Holly.
- Esattamente- Rispose ancora Price contemplando una piccola
nuvola bianca che passava rapida sopra la sua testa.
- Dai Benji! Pure Holly ha ammesso che c’è una
ragazza, e non una qualsiasi, ma Patty…Puoi dirlo tranquillamente che per
te c’è Maria…- Esclamò Philip guardando, prima
arrossire lievemente il suo capitano e poi passando lo sguardo sul portiere.
- Io potrei anche dirlo, ma mentirei…- Esclamò
Benji alzandosi in piedi e sistemandosi a dovere il cappello.
- Quindi niente ragazza per Price…- Ridacchiò Holly
guardando l’amico con la coda dell’occhio e rassegnato, che oramai
tutti non gli avrebbero dato tregua.
- Non ho mai detto che non c’è…Ho detto solo
che non è Maria, e che non è Tedesca!- Esclamò Benji
ridendo sotto i baffi e incamminandosi verso gli spoiatoi oramai quasi deserti.
Questa affermazione insospettii gl’altri giocatori,che
simultaneamente, con uno scatto felino, s alzarono in piedi e corsero dietro al
portiere, oramai lontano.
Negli spoiatoi non c’era nessuno erano rimasti solo loro,
che in quel momento si stavano godendo una bella doccia calda…
- Dopo gl’allenamenti di oggi ci voleva proprio!-
Esclamò Benji per evitare il discorso che aveva interrotto qualche
minuto prima.
- Già! Oggi Freddy ha esagerato…chissà poi
perché era così nervoso…?- si chiese Philip. Il metodo di
Benji per evitare il discorso di prima era risultato efficace.
- Te lo dico io che cosa ha!- esclamò Julian con un
sorriso sarcastico sul volto. – Quello è nervoso per il gala di
questa sera! Per me, l’allenatrice delle ragazze della nazionale femminile
era la sua ragazza, poi lui è scappato in Germania e lei è
rimasta sola ad aspettarlo, e adesso che è arrivato il momento del loro
rincontro lui non sa cosa dirle, che spiegazioni darle e si sfoga su di noi!-
spiegò il principe.
- Caro Julian, Amy ti fa vedere troppi filmini sentimentali!-
Esclamò Benji ridendo…- Freddy non aveva nessuna donna prima di
partire per
- Ma secondo voi le ragazze della nazionale femminile, quanto
possono essere brave?- Chiese Holly, che non faceva che tormentarsi con questa
domanda, da quando era stato invitato al gala di queste.
- Sono solo ragazze, cosa vuoi che siano capaci di
fare…mi raccomando, se le
dobbiamo sfidare, andiamoci piano…e tu Benji, fagli passare una palla,
almeno non si metteranno a piangere perché perdono!- Esclamò
Philip con entusiasmo…
- Philip! Non ti facevo così!- disse sorpreso Benji
– Ma hai detto la verità!- continuò poi.
Nonostante questo, Holly non si dava pace, aveva un brutto
presentimento…
- Ma a proposito di ragazze….Benji non ci devi dire
qualcosa?- Chiese un sempre e più crudele Philip.
Al povero Benji che in quel momento stava uscendo dalla doccia,
venne un colpo…scivolò inspiegabilmente a terra e a stento
riuscì ad alzarsi, mentre tutte le teste dei ragazzi sbucarono dalla
doccia in cerca di una risposta...
Risposta che Benji però non aveva intenzione di fornire e
silenziosamente e quatto quatto si diresse verso l’altra parte degli
spogliatoi, dimenticando forse che Julian l’avrebbe potuto fermare
facilmente, grazie alla sua velocità e così fece sorprendendo il
povero Price che fu costretto a parlare minacciato da un principe del calcio
che lo avrebbe fermato nonostante ogni suo tentativo di fuga.
- Bhe cosa vuoi che ti dica?- Chiese Benji rivolto a Callaghan.
- Ci sono molte cose che puoi dirci su una ragazza…forza
raccontacele un po’…- rispose l’altro uscendo anche lui dalla
doccia.
- Lei è splendida…ha gl’occhi verdi e i
capelli neri, ha un fisico perfetto, e, anche le curve sono al posto giusto!
È nata in Giappone ed è vissuta qui per qualche anno, poi si
è trasferita in Germania quando i suoi hanno divorziato…-
cercò di descriverla Price, senza descriverla in altri modi, anche se
per lui fu molto difficile.
- Bhe, conoscendo i tuoi gusto, deve essere d’avvero
bella!!!- esclamò Philip soddisfatto di aver ottenuto qualche piccola
notizia da parte del freddo portiere.
- e dove l’hai conosciuta? In Germania vero?- Chiese un
curiosissimo Julian Ross.
- Già!- annui l’altro.
- Ragazzi, mi dispiace interrompere questa bella scoperta, ma
vorrei ricordarvi che siete voi gl’invitati alla festa e che se non vi
muovete arriverete in ritardo…e se succederà…me la pagherete
molto…molto…cara!- Esclamò una voce ringhiante alle spalle
dei giovani giocatori.
- Sì Mister!- Esclamarono in coro i ragazzi trovandosi di
fronte un furibondo Freddy Marschall.
Sotto la vigilanza
del mister i ragazzi si cambiarono velocemente e dopo pochi minuti erano pronti
a raggiungere l’albergo che li ospitava durante tutto il periodo di
allenamento…
- Ragazzi, andate adesso! Nelle vostre stanze troverete il
vestito che vi dovrete mettere questa sera! Andate!- Ringhiò Freddy,
Tutti eseguirono e n fila se ne andarono…l’ultimo della fila era
Benji, e fu proprio lui che venne fermato dal allenatore.
- Benji! Toglitela dalla testa!!!- ringhiò
l’allenatore
- Sì mister!- esclamò Benji, per cercare di
chiudere il discorso più velocemente possibile.
1.3
Ragazze infuriate
Villa Blaire. Giappone. Ore18. 03.
Finalmente era tutto pronto…I pavimenti sembravano degli
specchi da quanto erano stati lucidati e lo stesso valeva anche per i vetri
delle finestre, ogni cosa era a suo posto. Era tutto perfetto!
- Ottimo lavoro ragazze!- Esclamò Naminé
passandosi una mano sulla fronte, era proprio soddisfatta di quel lavoro.
Avevano faticato molto, ma ne era valsa la pena.
- Già! Siamo proprio una squadra perfetta!!!!-
Esclamò Patty, gettandosi a terra distrutta.
- Non credo che mai nessuno abbia e dirà il contrario!-
Gli rispose Amy, felice di ritrovarsi tutte lì.
- Abbiamo ancora due ore, cosa facciamo?- Chiese Jenny, che
odiava non far niente.
- Io un piano c’è l’ho!- Disse Naminé
che fra le quattro era quella che sapeva sempre cosa fare. – Io propongo,
un’bel bagno in piscina, poi una bella doccia, e possiamo iniziare a
prepararci, quando avremo finito, i primi ospiti saranno già
arrivati…-
Nessuno obbiettò e così lentamente arrivarono
nella piscina interna…
Quando anche Patty, entrò in acqua, tutte si poterono
rilassare, cullate dal moto a onde del acqua calda, e leggermente salata.
Avevano lavorato tutto il giorno e finalmente si potevano
rilassare.
- Allora ragazze, che novità ci sono?- Chiese
Naminé per parlare di qualcosa.
- Humm, di novità, ce ne sono moltissime, ma quelle che
interessano a te, sono relativamente poche…- Rispose Patty.
- è successo qualcosa con Holly?- Chiese L’altra
insospettita dalla risposta della migliore amica.
Patty sospirò. – No! Ed è questo, il
problema…è da una vita che gli corro dietro e lui niente, mi
dovrò rifare con qualcun altro! Adesso poi che è partito per il
Brasile, lo sento a stento, quando torna, invece è sempre occupato per
via della Nazionale!- disse poi.
- Bhe pensa che io Philip, lo sento solo per lettere, e tra una
e l’altra può passare addirittura un mese, se tutto va bene! Poi
la maggior parte delle volte che io posso tornare in Giappone, e sono davvero
rare, lui è sempre in ritiro! La più fortunata è ancora
Amy!- gli rispose Jenny.
- Non voglio nemmeno più sentirlo nominare quel Julian
del cavolo!- Disse irritata Amy.
- Cos’è successo, avete litigato?- Chiese
incuriosita Naminè, dalle parole del amica.
- Non abbiamo proprio litigato…abbiamo discusso,
animantemnte!- Rispose Amy.
- E che differenza c’è?- Chiese Jenny
- Nessuna…- gli rispose Patty a bassa voce. – E per
quale motivo? Il solito?- chiese lei poi.
- No, li oramai ci ho rinunciato…- Rispose lei rassegnata
– E’ una stupidata! Eravamo d’accordo, che ci saremmo visti
per andare a mangiare un gelato, al nuovo centro commerciale, al ultimo minuto,
mi dice che non può uscire perché aspetta una persona, allora io
ci sono andata con Nico, un amico di mio fratello…arriviamo e chi vedo?
Julian a braccetto con quella stupidissima Alice! E non fu l’ultimo caso!
E ogni volta che è successo mi salutava anche! E poi faceva, finta di
niente! Fino a quando un giorno non ho più resistito e gli ho detto
tutto quello che pensavo, di negativo, su di lui!E lui cosa mi ha risposto?
Allora vai pure con il tuo amichetto Nico! Poi l’altro giorno mi ha telefonato,
e mi ha chiesto se c’ero durante queste vacanze, io gli ho detto di no
perché venivo con voi e lui, mi ha detto di andare pure con Nico e di
farci tutto quello che volevo e mi ha piantato giù il telefono!-
Continuò Amy sempre più irritata.
Naminé scoppiò a ridere, seguita poi da Jenny e
Patty, Amy, era così irritata che non capiva perché le loro
amiche ridessero, ma Naminé le chiarì le idee dicendogli che
quello era proprio amore, il che la fece diventare rossa come un pomodoro, ciò
fece ridere ancora di più le amiche.
Quando finalmente le ragazze si ripresero, e poterono riprendere
il discorso e passare in rassegna il cuore di Naminé, l’orologio
risuonò per sette colpi. Era già passata un’ora, ed era
tempo di prepararsi….
Continua nel prossimo
capitolo
Intitolato: Primi incontri
Ciao Ragazzi!!! Questo è il primo capitolo della storia
ed è diciamo un’introduzione…il prossimo sarà
più o meno come questo, e sarà scritto da Flare…
Il vero divertimento sarà nel terzo capitolo…
Nel frattempo posso dirvi, di far passare il tempo recensionando
questo capitolo più che potete, non importa che siano recensione buone
(che fanno sempre piacere!!!) o cattive ( che ci servono per
migliorare…chi ci conosce sa che noi apportiamo sempre delle modifiche…)
Tantissimi Baci
Lyo