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Autore: Clarry    19/06/2012    2 recensioni
- Non tirare Penny- gridai invano al barboncino che tenevo al guinzaglio nella mano sinistra.
- E tu Eric non correre!- urlai per la settima volta al dalmata che tenevo, invece, al guinzaglio nella mano destra.
Improvvisamente Eric, labrador giocoso, schizzò via in una corsa pazza trascinandomi dietro di lui! Accadde tutto in un attimo e poi mi persi in un paio di occhi nocciola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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       - Non tirare Penny- gridai invano al barboncino che tenevo al guinzaglio nella mano sinistra. 
- E tu Eric non correre!- urlai per la settima volta al dalmata che tenevo, invece, al guinzaglio nella mano destra.
Nel frattempo Lilly, un chiuaua beige tutto coccole, se ne stava accucciato accanto alla mia gamba senza seguire gli altri cuccioli e cagnoloni che avevo sciolto affinché giocassero nel prato circostante. – Ei peste - dissi giocosamente al Labrador di nome Adam che correva da tutte le parti come un pazzo. 
Dimenticavo: io sono Mary una diciannovenne alta e magra con lunghi boccoli biondi ed un paio di occhi nocciola. Dopo essermi diplomata, lo scorso anno, al liceo classico mi iscrissi all’università che tutt’ora frequento con ottimi voti e per mantenermi e pagarmi gli studi faccio la dog- sitter. 
Mi trovavo seduta su una delle tante panchine di Hyde Park e respiravo la fresca aria mattutina a pieni polmoni mentre osservavo assorta i cinque cani che giocavano e che quel giorno portavo a spasso: Penny, Eric, Lilly, Adam e George. Adoravo i cani, animali così fedeli e dolci: sempre pronti a starti accanto come nessun’altro saprebbe fare. Accarezzavo delicatamente Lilly che era salita sulle mie gambe quando sentìì un certo languorino così decisi di alzarmi e richiamare tutti i cani a raccolta per legarli al guinzaglio ed andare a fare un’abbondante colazione. Mi avviai per il sentiero che conduceva all’uscita del Parco camminando tranquillamente, senza fretta poiché ormai i cani erano affaticati dal gioco e dalla corsa di poco prima. Chiusi gli occhi per qualche secondo lasciandomi guidare da loro, quando Eric con scatto felino si mise a correre all’impazzata senza avere una meta precisa e trascinò me e gli altri quattro cuccioli dietro di lui. Tentai di frenare la sua corsa pazza tirando il guinzaglio con tutta la forza che avevo, ma tutto fu inutile  così finì addosso ad un ragazzo alto e magro dai capelli castani e gli occhi nocciola rovesciandogli il gelato che stava mangiando sulla maglietta. Ora ero davvero furiosa e carica di rabbia per la figura che avevo fatto con l’affascinante ragazzo e richiamai severamente Eric verso di me ammonendolo. Visibilmente imbarazzata chiesi più volte scusa al ragazzo che però sembrava calmo e mi sorrideva in modo rassicurante.
-Scusa ancora-ripetei davvero dispiaciuta
-Tranquilla, non mi sono fatto nulla e questa macchia andrà via di sicuro con un lavaggio- rispose sicuro di ciò che aveva appena detto quel meraviglioso ragazzo che mi aveva fatto perdere nei suoi occhi cioccolato, indicando la macchia di pistacchio che si era spiaccicato sulla sua maglia.
Non riuscii a trattenere una risata osservando la sua maglia macchiata e lui mi seguì a ruota. 
Poco dopo mi disse allegro: - Piacere Liam-
- Piacere Mary- risposi più rilassata
- Quanti cani!- esclamò sbalordito notando   i cuccioli che avevo attorno alle gambe
- Già, sono una dog-sitter- risposi con tono squillante 
-Adoro i cani- aggiunsi accarezzando George, piccolo cavalier nero.
-Anche io- disse Liam sincero e osservandomi con curiosità
-Bhè io devo proprio andare- affermai con un misto di gioia e tristezza nella voce
-Ah già, anche io- mi disse Liam
-Ciao Mary- aggiunse guardandomi al lungo con sguardo penetrante e sereno. Poi si voltò e percorse con passo svelto il sentiero finchè non uscì da Hyde Park.
-Ciao Liam- sussurrai ancora incantata.
Quel ragazzo mi aveva davvero colpita: i suoi occhi, i suoi capelli, quel sorriso disteso che mostrava denti dritti, bianchi, perfetti e quel carattere allegro. 
Dovevo assolutamente rincontrarlo, anche perché dovevo farmi perdonare. 
  
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