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Autore: kadyia    05/01/2007    1 recensioni
Parla di Yuri, ammazza demoni, e Kei, un vampiro, che si troveranno prima a combattere l'uno control'altro, ma poi capiranno che tra loro sta nascienso qualcosa, che va al di là della semplice amicizia.
Genere: Romantico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DELL'AUTRICE: Salve a tutti, sono tornata con una nuovissima Fiction che parla di vampiri... spero che vi piaccia, leggete e commentate.(Kady)

L'AMORE VA AL DI LA' DI OGNI BARIERA.

1- capitolo.

Era una normalissima giornata di maggio. Un ragazzo dai capelli, dritti a corna, rossi e gli occhi color ghiaccio, stava seduto sul suo letto che stava sistemando le frecce e limando la lama della spada e del pugnale.

Il cellulare sul codino iniziò a vibrare. Lo prese in mano e con aria scocciata guardo il numero sul display e rispose.

Y: Pronto, qui parla Buio… Chi parla?

R: Sono Saetta uno dei sotto ufficiali della organizzazione.

Y: Cosa vuole da me?

S: Mi hanno detto che per questo lavoro dovevo rivolgermi a lei, tenente Buio.

Y: che genere di lavoro?

S: Una squadra di vampiri sta infestando il mio campo di osservazione e avevo bisogno di più specialisti…

Y: In quanti siete e quanti sono loro?

S:  Siamo in dieci e quei dannati, ogni notte, aumentano, siamo arrivati a contarne cento.

Y: Non ho mai visto un clan così numeroso…

S: Già ma è così!

Y: Ok! Ho capito! Verrò con il primo volo, per…

S: La zona cinquecentoventinove a New York.

Y: Bene, porterò con me venti specialisti credo che con me potranno bastare.

S: Se lo dite voi, mi fido. Ci faccia saper quando arriverete, così vi accompagneremo nell’Hotel, che vi abbiamo prenotato.

Y: Sarà fatto…

Spense la comunicazione, riappoggiò il telefono sul comodino e si mise a preparare le armi necessarie. Venti fialette di vetro di acqua santa, una dozzina di paletti di legno e naturalmente il suo arco dalle frecce benedette, il suo pugnale e la sua spada.

Poi usci…

 

Dopo mezzora di taxi, raggiunse un palazzo imponente. Non appena mise piede sulla zerbino, un raggio infrarosso gli scannerizzò le sue iridi.

C: Verifica occhio verificata…

Y: Buio, ammazza demoni 2

C: Verifica voce affermativa… Benvenuto numero 2, entrate.

Cominciò a percorrere i lunghi corridoi, finché non si trovò dinnanzi a una porta di noce.

Con mano ferma, bussò.

Y: Capo, sono Buio, è permesso?

Ca: Prego entra, sei venuto per quel lavoretto che ti hanno assegnato?

Y: Sì, è così! Mi dia Venti uomini e anche questo gruppo sarà debellato!

Ca: Forse in questo caso, sarà necessario l’ausilio dei tuoi poteri…

Y: Me la sono sempre cavata senza bisogno di essi, e me la caverò anche sta volta!

Ca: E con la chiave?

Y: Quella è al sicuro!

Ca: Tutti sappiamo, che tutti quei clan, ci attaccano, per poter prendere la chiave!

Y: Lo so bene, ma come custode, l’ho sempre custodita nel migliore dei modi!

Ca: Come vuoi… Sei autorizzato a partire!

Y: Grazie signore!

In meno di un’ora radunò una ventina di cacciatori, e si diressero all’aeroporto che gli avrebbe portati sul posto.

Il tempo passò veloce.

Ora si trovavano già all’interno dell’albergo, a cinque stelle, in cui finirono con calma i vari preparativi, in attesa della mezzanotte.

R: Tenente Buio? Scusi, ma i vampiri stanno attaccando!

Y: Certo arrivo subito.

La sua squadra si unì a quella del luogo e tutti insieme partirono all’attacco, trovandosi dinnanzi cento vampiri, dai canini che riflettevano la luce della luna e ad alcuni sgocciolava del sangue.

La battaglia iniziò. Fu lunga, i demoni erano troppi. Buio, come tutti gli altri, erano allo stremo delle forze. Non c’era altro da fare, se volevamo batterli, era l’unico modo. Slacciò e tolse il medaglione che teneva appeso al collo.

Y: Avete commesso un gravissimo errore a trascinare la battaglia fino a questo punto. Ahahahaha!!!

Un’ombra lo circondò; dalla schiena gli spuntarono due ali, una da pipistrello, l’altra da angelo. Gli comparve l’aureola e la coda da diavolo. Un occhio diventò rosso e i capelli si allungarono. I canini divennero aguzzi e una catena cinse il suo collo e da essa pendeva un ciondolo metà angelo e metà demone.

K: La chiave… Catturatelo! Mi serve vivo e incolume.

Y: Bravo sei perspicace, ma non riuscirai a catturarmi tanto facilmente. Non dimenticare che sono il famoso Buio.

Uccise parecchi vampiri con l’ausilio di sfere energetiche e tirando le sue frecce benedette, ma non bastò.

Gli altri specialisti erano tutti morti e lui, benché trasformato, cedé ai continui attacchi avversari.

Lo addormentarono e lo confinarono in un sotterraneo buio, freddo e umido.

 

I suoi occhi cominciarono ad aprirsi, ma erano pesanti.

K: Era ora che ti svegliassi, chiave!

Y: Dove mi trovo?

K: Nelle mie segrete! Umahahahaha!!!! Non sei forte come dicono. Mi sarei aspettato che tu, da solo, potessi uccidere duecento demoni, ma ora so che mi ero sbagliato.

Y: Le apparenze, spesso, ingannano!

K: Consegnami il ciondolo e sarai libero, Buio, perchè è così ti chiami, vero?

Y: No, quello è il mio soprannome, ma non ti dirò mai qual è il mio vero nome! E scordati il ciondolo!

K: Aaaaaahhhhhmmm… è così?

Allungò la mano e fece per strapparglielo, ma…

K: È incompleto!

Y: Già. Lo hai scoperto adesso?

K: Che mi sf***i forse? Dove hai messo la spada che reggeva in mano il ciondolo?

Y: Non ne ho idea, ma anche se lo sapessi non lo verrei a dire certo a te! Non ho scelto io di dividerlo in parti.

K: Tu sai in quanti pezzi lo hanno diviso?

Y: Si, e non sono l’unico. È tutto riportato nella profezia.

Kei prese il suo cellulare, dalla sua tasca e digitò velocemente un numero.

Dopo qualche istanti di attesa, una voce roca rispose.

K: Darken nelle segrete, ho un compito da assegnarti.

D:

Kei mise via il portatile.

Non passò molto, che entrò un ragazzo, non avrà avuto più di diciassette anni, come Kei e Yuri.

D: Desidera capo?

K: Vai in libreria a fare delle ricerche sulla chiave.

D: Ai suoi ordini Airon! Quanto tempo mi concede?

K: Due giorni.

D: la ringrazio per il tempo ma me concesso. Con il suo permesso mi ritiro.

K: Niente. Puoi andare.

Con un profondo inchino Darken uscì, rilasciandoli soli.

Y: Così il tuo nome è Airon?

K: No, è il mio nike-name!

Y: Dove avete messo le mie armi!

K: Non ti preoccupare sono al sicuro! La tua spada è molto bella.

Y: Non toccarla!

K: Come posso toccarla, se solo con i potere psichici possiamo sollevarla!

Y: Già, la barriera!

 

I giorni passarono lenti. La ricerca sulla chiave era pronta e Darken la consegno ad Airon o per meglio dire, a Kei.

D: È tutto quello che ho trovato!

K: Bene, me lo illustri!

D: allora… La chiave è stata creata per unificare le due forze, quando erano ancora un tutt’uno. Poi a causa di una lite, le due forze si separarono e diedero vita alla battaglia bene contro male. Il custode, si ritrovò al centro, entrambe lo volevano dalla loro parte, così diedero il via ad un genocidio. Il custode per qualche ragione, a noi non nota, si schierò dalla parte del bene; il male si arrabbiò e così lo uccise. Poco prima di morire, lo divise in tre parti, il ciondolo, la spada e lo spirito. Da quel giorno tutte le generazioni dei guardiani stettero dalla parte dei buoni. La chiave ha il potere di aprire la porta che porta ai altri due mondi, il paradiso e l’inferno.

K: Tutto qui?

D: È tutto quello che ho trovato!

K: A parte in quante parti è divisa la chiave, il resto lo sapevo già! A me interessa sapere dove si trovano le parti mancanti.

D: mi dispiace, Airon, è tutto quello che ho trovato. Ho cercato in tutti i libri che abbiamo in biblioteca.

K: Tu.

Disse indicando Yuri.

(spero che abbiate capito che Kei si trova nelle segrete assieme a Yuri, quando Darken è venuto con la ricerca, anche se era passato molto tempo… Ho voluto precisare. Un bacione.(Kady))

K: Sai dove si trovano vero? Dillo se ci tieni alla pelle!

Si avvicinò a Buio e gli afferrò il collo.

D: Scusi se la interrompo, ma c’è dell’altro. Non serve solo il ciondolo ma anche il custode, per essere precisi, per aprirsi, la porta, deve risucchiare la sua energia. Poi qui dice che la spada della chiave è stata incastonata dentro una pietra che è stata messa sull’elsa di una spada sacra.

Così Airon fu costretto a mollare il collo di Buio. Poi se ne andò seguito da Darken e lasciarono Yuri solo, in quella stanza buia.

 

Il capo dei vampiri ritornò dal rossino.

K: Tieni, mangia. Ti voglio in forze per quando dovrai aprire la porta!

Appoggiò il vassoio con dentro delle cibarie, tutte al sangue.

Yuri lo guardò con aria alquanto disgustata.

(Che cosa ti aspettavi di trovare? Un banchetto? (Kady) Si. Almeno qualcosa di più adatto ad un essere umano, e meno vampiresco! (Yuri) Sono vampiri! Per loro sono squisitezze. Mi sa che ti dovrai adeguare, se no digiunerai. (Kady) Sei tu la scrittrice, non puoi scrivere che mi porta… che ne so… della frutta magari! (Yuri) mi dispiace, ho in servo qualcosa di più bello per te, però un po’… dolorosa. (Kady) Non te l’ha mai detto nessuno che sei sadica? T_T (Yuri) Si, me lo dicono tutti e ne vado orgogliosa! Ahahahahah (Kady) ma dove sono capitato? T_T (Yuri) in una clinica di malati mentali! Ahahahahahah! (Tutti))

Y: Non ho fame!

Disse voltandosi dall’altra parte, trovando un buco più interessante del suo interlocutore.

K: Se te la porto via non mangerai fino a domani!

Y: Da quando ti preoccupi per me?

K: Da quando ha scoperto, che per aprire la porta, mi servi vivo!

Y: Ho detto che non ha fame

Così se ne andò portando con se il vassoio.

Y: “Ma cosa mi è preso. È logico che mi tenga in vita solo perché gli servo! Solo io potevo illudermi che uno come Airon si preoccupi per qualcuno!

. . .

D: Kei che hai?

K: Darken ti ho detto mille volte che non voglio che mi chiami col mio vero nome!

D: Scusatemi, capo, per la mia mancanza…

K: Ti ho detto anche che se siamo soli puoi darmi del tu! Comunque cosa stava dicendo?

D: mi stavo solo chiedendo, che cosa farai a quel ammazza vampiri?

K: Lo terrò in vita, per ora, gli farò aprire la porta e quando non mi servirà più lo ucciderò!

D: Vuoi che me occupi io?

K: No, me ne occuperò personalmente! Devo farlo parlare e ci riuscirò!

D: Su dove abbia nascosto la spada?

K: Si, esatto! Ora sei congedato! Devo sistemare alcune cose!

D: Si signore.

Uscì lasciandolo da solo, che si mise a controllare antiche pergamene riguardanti la chiave. Non sapeva di preciso cosa stesse cercando, ma qualche piccolo particolare che fosse fuggito ai sui occhi e quelli vigili di Darken. Non trovò niente che non sapesse già. Era fuori di se, si alzò buttando a gambe all’aria il tavolo e con tutto ciò che c’era sopra.

K: È impossibile che in tutte queste carte non ci sia qualcosa che riguardi la spada! Aaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!! (urlo)

 

  
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