Un anno fa mi sono immaginata tante volte questo preciso momento, eppure, nessuna tra quelle immagini ha rispecchiato anche solo lontanamente la realtà.

Mi vedevo alle prese tra compagne impazzite chine sui libri sparsi e il caldo di inizio estate che più che invogliarci allo studio ci avrebbe portato all’esaurimento. Ma sono sicura che in una vita parallela stia accadendo questo. Sono sicura che in una stanza, afosa di Milano, ci siano 6 ragazze e 4 ragazzi che stiano facendo ciò che probabilmente avremmo fatto noi.

In realtà la mia fatidica “notte prima degli esami” sono impegnata a scrivere la storia che parla di questo momento e delle mie amiche, nemmeno l’ombra. Non so se sentirmi più esaurita per scrivere ciò che sta accadendo o per non avere il coraggio -anzi voglia di piegarmi- di prendere il telefono e dare il fatidico “in bocca al lupo” a quelle che fino a meno di 5 mesi fa, consideravo persone mature. Probabilmente alle volte, dovrei ricordarmi che purtroppo o per fortuna, le cose accadono per un motivo.

Lo so, sto letteralmente delirando, ma credo fortemente che sia colpa degli esami, che in un modo o nell’altro mi stanno conducendo ad una strada ben precisa e per quanto sia un po’ insicura, credo che la seguirò a testa alta, con la convinzione di potercela fare. -lasciate perdere questo flusso di pensieri….sto impazzendo, ve l’ho detto!-

Domani mattina, quando mi alzerò, ci sarà il libro di italiano ad aspettarmi ancora sulla scrivania e una cartella piena di ansia mi attende fuori la porta. Per ora sono tranquilla, Pirandello e Pascoli sono l’ultimo dei miei pensieri, è quella sottospecie di spina nel fianco che altri definirebbero malinconia che per il momento detiene il monopolio dei miei pensieri. Che stanno andando a farsi benedire insieme a quell’amicizia che come volevasi dimostrare, è stata solo una gran fregatura.

Un po’ come il caro e buon governo Giolitti…una gran fregatura, soprattutto da studiare.

Delle volte, mi chiedo come sia riuscire a superare un grande ostacolo. Questo, non è altro che il primo di una lunga serie. Mi chiedo se tutti sentono quella strana sensazione di…vuoto? Nostalgia? Se quando stai per iniziare, quando sai che manca veramente poco…senti che tutto questo ti mancherà, i professori, i compagni che seppur inutili e petulanti hanno vissuto con te le “gioie” e le “tristezze” scolastiche. Questo momento, non tornerà più. Certo, non che gli altri momenti tornino, purtroppo o per fortuna mi ritrovo a dover condividere con il caro e buon vecchio Montale che il passato non torna e anche se un ricordo riprende vita, dopo un attimo, tutto torna nell’oblio e tu…tu sei lo stesso scemo di prima! Una gran fregatura! Ecco cosa sono gli esami di maturità, un tempo infinito che i professori fanno perdere a noi alunni. Come se non bastasse loro tormentarci per anni e anni con verifiche orali e scritte!

Forse, e dico FORSE, se fosse possibile credo che andrei velocemente avanti col tempo, fino alla fine di questa maledetta tortura.



Note Dell'autrice Grazie per il tempo speso a leggere questa corta one-shot, spero vi sia piaciuta, ma anche se non fosse, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate a riguardo.
Vi invito inoltre a fare visita alla pagina di facebook Cerulean Sin. Buona giornata! Un bacio, Cerulean Sin